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Stasera in tv: “Pride” su Rai 3

Rai 3 stasera propone “Pride”, film commedia del 2014 diretto da Matthew Warchus e interpretato da Bill Nighy, Imelda Staunton, Dominic West, Andrew Scott e George MacKay.

pubblicato 28 Giugno 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 18:57

 

Cast e personaggi

Bill Nighy: Cliff
Imelda Staunton: Hefina Headon
Dominic West: Jonathan Blake
Andrew Scott: Gethin Roberts
George MacKay: Joe Cooper
Ben Schnetzer: Mark Ashton
Joseph Gilgun: Mike Jackson
Freddie Fox: Jeff Cole
Paddy Considine: Dai Donovan
Faye Marsay: Steph Chambers
Jessie Cave: Zoe
Monica Dolan: Marion Cooper
Liz White: Margaret Donovan
Karina Fernandez: Stella
Jessica Gunning: Sian James
Lisa Palfrey: Maureen
Menna Trussler: Gwen
Nia Gwynne: Gail
Jack Baggs: Gary
Kyle Rees: Carl
Chris Overton: Reggie
Joshua Hill: Ray Aller
Rhodri Meilir: Martin
Dyfan Dwyfor: Lee
Russell Tovey: Tim
Johnny Gibbon: Johnny
Laura Matthews: Tina
Jordan Metcalfe: Charlie

Doppiatori italiani

Pietro Biondi: Cliff
Ludovica Modugno: Hefina Headon
Fabio Boccanera: Jonathan Blake
Emiliano Coltorti: Gethin Roberts
Flavio Aquilone: Joe Cooper
Andrea Mete: Mark Ashton
Riccardo Scarafoni: Mike Jackson
Davide Perino: Jeff Cole
Franco Mannella: Dai Donovan
Letizia Scifoni: Steph Chambers
Elena Perino: Zoe
Francesca Guadagno: Marion Cooper
Barbara De Bortoli: Margaret Donovan
Perla Liberatori: Stella
Domitilla D’Amico: Sian James
Cristiana Lionello: Maureen
Rita Savagnone: Gwen
Alessandra Cassioli: Gail
Gabriele Lopez: Gary
Paolo Vivio: Carl
Francesco Venditti: Reggie
Nanni Baldini: Ray Aller
Edoardo Stoppacciaro: Martin
Alessio Puccio: Lee
Stefano Sperduti: Johnny
Gemma Donati: Tina
Daniele Giuliani: Charlie
Paolo Marchese: sindacalista

 

La trama

 

Basato su una storia vera, “Pride” è ambientato in piena era Thatcher, durante lo storico sciopero dei minatori inglesi del 1984. Degli attivisti del movimento gay, spinti dalla solidarietà verso chi, come loro, lotta contro il sistema, decidono di raccogliere fondi per gli scioperanti del Galles. I minatori, però, accolgono con diffidenza l’iniziativa, considerando il sostegno di lesbiche e gay inopportuno e imbarazzante. Ma l’incontro fra i due mondi, difficile per non dire esplosivo, si trasformerà in un’entusiasmante amicizia.

[quote layout=”big” cite=”Stephen Beresford – Sceneggiatore]Molte persone non credono a questa storia quando la sentono per la prima volta e lo stesso è successo a me. Ma sapevo anche che, se fosse stata una storia vera, sarebbe stata a dir poco incredibile. Spinto dalla curiosità, anni fa avevo fatto delle ricerche, trovando pochi documenti. Poi mi capitò di leggere un libro con un passaggio dedicato a Mark Ashton, che confermava tutto. A quel punto sapevo che avrei dovuto mettere questa storia su carta. Poi ho scoperto che il movimento LGSM (Lesbians and Gays Support the Miners) aveva prodotto un video in proprio, che sono riuscito a trovare e che è stato l’inizio di tutto.[/quote]

 

Curiosità

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  • Basato su una storia vera, il film descrive un gruppo di attivisti gay e lesbiche guidato da Mark Ashton e Mick Jackson che hanno raccolto fondi per aiutare le famiglie colpite dallo sciopero dei minatori britannici nel 1984, all’inizio di quella che sarebbe diventata la campagna “Lesbians and Gays Support the Miners”.
  • Il film presentato al Festival di Cannes 2014, nella sezione Quinzaine des Réalisateurs, è stato premiato con la Queer Palm.
  • Il film ha vinto un BAFTA per il Miglior esordio britannico da regista, sceneggiatore o produttore a Stephen Beresford e David Livingstone.
  • Sebbene l’appartenenza politica di Mark Ashton non sia stata menzionata nel film, una bandiera comunista può essere vista appesa al muro del suo appartamento nella sequenza di apertura. Nel film, può essere visto indossare spillette rosse sui risvolti della giacca, e gli viene anche gridato “commie” quando sale su un palco in un bar gay.
  • Al momento dell’uscita del film, le ultime miniere di carbone rimaste nel Regno Unito stavano chiudendo. Non è più accettabile bruciare carbone a causa della legge sui cambiamenti climatici del 2008. L’ultima miniera di carbone profonda del Regno Unito a Kellingley, nello Yorkshire, è stata chiusa nel dicembre 2015.
  • Alcune delle persone reali raffigurate nel film fanno apparizioni cameo nella scena di Westminster Bridge: Reggie Blennerhassett e Ray Aller (interpretato da Chris Overton e Joshua Hill), Gethin Roberts (interpretato da Andrew Scott) e Gethin’s Mum (interpretato da Olwen Medi) , Mike Jackson (interpretato da Joseph Gilgun).
  • Mentre c’erano più di 1.000 miniere di carbone nel Regno Unito durante la prima metà del 20° secolo, nel 1984 erano rimaste solo 173 miniere ancora operative.
  • Il governo britannico aveva già deciso di chiudere le miniere di carbone molto prima dello sciopero del 1984, poiché l’industria non era più considerata redditizia. Molti credono che lo scioperostesse solo combattendo contro l’inevitabile. Quasi il doppio delle miniere di carbone erano state chiuse sotto Harold Wilson (1964-70, 1974-76) rispetto a Margaret Thatcher. Tuttavia, le perdite di posti di lavoro erano molto più grandi sotto il governo Thatcher. Il 43% dei lavori minerari fu perso negli anni ’60 sotto Wilson, mentre l’80% fu perso sotto la Thatcher. Inoltre, poiché il tasso tendenziale di crescita economica era inferiore a quello della Thatcher rispetto a Wilson (appena il 2,8% rispetto al 3,4%) e la disoccupazione era considerevolmente maggiore negli anni ’80 rispetto agli anni ’60, i minatori licenziati avevano meno opzioni di lavoro alternative.
  • Lo sciopero dei minatori di carbone, iniziato nel marzo 1984, era considerato illegale in Inghilterra e nel Galles, in quanto non era stato effettuato alcuna votazione nazionale. Una votazione del NUM scozzese (Unione Nazionale dei Minatori, sindacato britannico) ha decretato che lo sciopero era invece legale in Scozia.
  • Nelle interviste per promuovere il film, Bill Nighy ha detto che l’emancipazione di uomini e donne gay nel Regno Unito negli anni post-Thatcher è stata una delle più grandi cose che siano successe nella sua vita.
  • Una drag queen al concerto indossa un cartello che la identifica come “Martha Scargill”. Questo è un riferimento a Arthur Scargill, che era presidente del NUM durante lo sciopero.
  • Il film è ambientato quattro anni prima che il governo Thatcher introducesse la “Sezione 28” del Local Government Act, che vietava la promozione dell’omosessualità ai bambini come una relazione familiare accettabile. L’atto è stato infine abrogato dal governo laburista di Tony Blair e il leader conservatore David Cameron si è poi scusato per le politiche anti-gay del suo partito, prima di sostenere e introdurre il matrimonio gay come Primo Ministro nel 2014.
  • Il film è stato criticato per non aver usato attori gallesi e per la quasi totale assenza di personaggi di minoranze etniche.
  • Benché non menzionati in nessun punto del film, c’erano 2000 minatori in sciopero nel bacino del Kent, che si trovava a sole 75 miglia a sud-est di Londra.

 

La colonna sonora

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  • Le musiche originali del film sono del compositore Christopher Nightingale alla sua prima colonna sonora cinematografica.
  • La canzone ‘For a Friend’ che accompgan i titoli di coda è stata scritta per il vero Mark Ashton. Il brano è stato scritto e interpretato da The Communards, i cui membri Jimmy Somerville e Richard Coles erano entrambi amici di Mark.

 

stasera-in-tv-pride-su-rai-3-6.jpgTRACK LISTINGS:

1. Queen – I Want to Break Free
2. Shirely and Company – Shame Shame Shame
3. Bronski Beat – Why
4. King – Love & Pride
5. Frankie Goes to Hollywood – Relax
6. Soft Cell – Tainted Love
7. Pet Shop Boys – West End Girls
8. Culture Club – Karma Chameleon
9. Grace Jones – Pull Up to the Bumper
10. Dead or Alive – You Spin Me Right Round
11. Wham – Freedom
12. Smokey Robinson – I Second That Emotion
13. The Style Council – Walls Come Tumbling Down
14. Heaven 17 – Temptation
15. Joy Division – Love Will Tear Us Apart
16. Tears for Fears – Pale Shelter
17. XTC – Making Plans for Nigel
18. Fun Boy Three – Our Lips Are Sealed
19. Billy Bragg – Power in the Union
20. Pete Seeger – Solidarity Forever
21. Frank Solivan – Great Divide
22. Frankie Goes to Hollywood – Two Tribes
23. New Order – Blue Monday
24. The Communards – for a Friend
25. ABC – All of My Heart
26. Sylvester – Do Ya Wanna Funk
27. Ub40 – Red Red Wine
28. Tom Tom Club – Genius of Love
29. Pete Shelley – Homosapian
30. Human League – Hard Times
31. Simple Minds – I Travel
32. Kirsty MacOll – a New England
33. The Associates – Waiting for the Loveboat
34. Japan – Ghosts
35. Blancmange – Living on the Ceiling
36. Bananarama – Robert de Niro’s Waiting
37. The Redskins – Keep on Keeping on
38. Lloyd Cole & The Commotions – Are You Ready to Be Heartbroken
39. Christopher Nightingale – Across the Bridge
40. Christopher Nightingale – Autumn Montage
41. Christopher Nightingale – Homecoming
42. Bronwen Lewis – Bread & Roses