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Stasera in tv: “Romanzo Criminale” su Rete 4

Rete 4 stasera propone “Romanzo criminale”, film drammatico del 2005 diretto da Michele Placido e interpretato da Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria, Stefano Accorsi e Riccardo Scamarcio.

pubblicato 14 Giugno 2020 aggiornato 27 Agosto 2020 16:59

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Cast e personaggi

Kim Rossi Stuart: Il Freddo
Pierfrancesco Favino: Il Libanese
Claudio Santamaria: Il Dandi
Stefano Accorsi: Comm. Nicola Scialoja
Riccardo Scamarcio: Il Nero
Jasmine Trinca: Roberta Vannucci
Anna Mouglalis: Cinzia “Patrizia” Vallesi (voce italiana di Claudia Catani)
Roberto Brunetti: Aldo Buffoni
Antonello Fassari: Ciro Buffoni
Stefano Fresi: Il Secco
Eleonora Danco: Filomena, fidanzata del Sorcio
Elio Germano: Il Sorcio
Francesco Venditti: Bufalo
Giorgio Careccia: Fierolocchio
Daniele Miglio: Scrocchiazeppi
Andrea Ricciardi: Ricotta
Leslie Csuth: Il Francese
Toni Bertorelli: Il Vecchio
Roberto Infascelli: Gigio
Donato Placido: Maresciallo Colussi
Massimo Popolizio: Il Terribile
Bruno Conti: Nicolino Gemito
Gigi Angelillo: Zio Carlo
Giorgio Sgobbi: Avvocato Vasta
Gianmarco Tognazzi: Dr. Eugenio Carenza
Franco Interlenghi: Barone Valdemaro Rosellini
Michele Placido: Il padre del Freddo
Virginia Raffaele: la fidanzata di Nicolino Gemito
Claudio Amato: Bernardino Scafa
Brenno Placido: Andrea
Nicolò Malfatti: Il Dandi da giovane
Marco Bauccio: Il Freddo da giovane

 

La trama

 

In un incipit ambientato negli anni ’60 facciamo la conoscenza di quattro ragazzini romani in fuga da un posto di blocco della polizia dopo il furto di un’auto. La fuga dei quattro soprannominati Libano (Pierfrancesco Favino), Freddo (Kim Rossi Stuart), Dandi (Claudio Santamaria) e Grana durerà poco perchè verranno raggiunti dalla polizia e dei tre il Grana avrà la peggio, perdendo la vita a causa delle ferite riportate durante la fuga.

Anni dopo ritroviamo Libano, Freddo e Dandi che riunita la banda decidono di tentare il colpo grosso con un sequestro di persona, per l’occasione vengono reclutate altre vecchie conoscenze del quartiere e l’ambiguo sicario Nero (Riccardo Scamarcio) simpatizzante di gruppi di estrema destra ed esperto di armi.

Il sequestro, su cui sta indagando il commissario Scialoja (Stefano Accorsi), nonostante la morte dell’ostaggio va a buon fine, ma una volta che la banda si riunisce per spartirsi i proventi, Libano propone di creare una cassa comune e darsi allo spaccio di droga su larga scala puntando a conquistare il mercato di stupefacenti e l’intera rete di spacciatori della città, in mano ad alcuni boss locali tra cui il Terribile (Massimo Popolizio) che fiutato l’andazzo proverà anche a farli arrestare.

Non tutti saranno della partita, ma i vecchi compagni di scorribande resteranno tali e comincerà così la scalata alla malavita romana della famigerata “Banda della Magliana”, che dopo aver eliminato la concorrenza stabilirà colegamenti con camorra e mafia diventandone i referenti per la Capitale. L’escalation della banda avrà poi un’ulteriore accelerazione con il supporto di alcuni elementi deviati dei servizi segreti, così anche lo scenario politico degli “anni di piombo” vedrà protagonista l’ambiziosa banda di spietati criminali capitolini.

 

Il nostro commento

Michele Placido torna dietro la macchina da presa e adatta per il grande schermo un romanzo di Giancarlo De Cataldo e proprio grazie alla solidità della controparte letteraria e ad un casting particolarmente azzeccato, l’attore/regista confeziona un solido “crime” con suggestioni da poliziottesco, qualche intrigante deriva complottista e una schiettezza di fondo nell’approcciare il mondo della criminalità romana che gli permette di toccare punte di realismo davvero sorprendenti.

Il film funziona grazie ad un meccanismo vincente che miscela cronaca giudiziaria, ipotesi complottiste a leggende metropolitane. Il rischio di enfatizzare sino a rendere quasi eroiche queste spietate e tragiche figure criminali viene abilmente schivato con l’inserimento di una sorta di “Don Chisciotte” e strenuo difensore della legalità piuttosto credibile interpretato da Stefano Accorsi, personaggio che alla fine, nonostante anni di regno incontrastato della malavita, riuscirà ad assistere all’auto-distruzione di esistenze borderline destinate sempre e comunque ad un’inevitabile implosione.

Romanzo Criminale segna il passo per un cinema italiano che sembrava ormai aver irrimediabilmente perso il contatto con le proprie radici rappresentate da un cinema di genere sempre più snobbato, un cinema che come ha dimostrato Placido ha ancora molto da raccontare, naturalmente solo se supportato da sceneggiature che sappiano realmente parlare al grande pubblico.

 

Curiosità

  •  Romanzo criminale è tratto dall’omonimo romanzo del 2002 scritto da Giancarlo De Cataldo ed edito da Einaudi.
  • La storia è ispirata alle vicende della banda della Magliana, nome attribuito dal giornalismo italiano a quella che viene considerata la più potente organizzazione criminale che abbia mai operato a Roma e alla quale vennero attribuiti legami con Cosa nostra, Camorra e ‘Ndrangheta ma anche con esponenti del mondo della politica e della massoneria, della loggia P2, dell’estrema destra eversiva, dei servizi segreti e del Vaticano.
  • Michele Placido ha supervisionato anche la successiva serie tv in due stagioni ispirata al film.
  • Il film ha ricevuto 8 David di Donatello tra cui miglior sceneggiatura e miglior attore non protagonista (Pierfrancescp Favino) e 5 Nastri d’argento tra cui miglior film, miglior regia ed un ex-aequo per il miglior attore protagonista assegnato al terzetto Kim Rossi Stuart, Pierfrancesco Favino e Claudio Santamaria.
  • Giancarlo De Cataldo parla del suo romanzo che ha ispirato il film: “Romanzo Criminale abbraccia quindici anni di storia italiana, riportando alcuni degli eventi che hanno reso famigerata una banda di criminali romani tra il ’77 e il ’92 su un piano immaginario. Alcuni hanno detto che Romanzo Criminale sembra sia stato scritto appositamente per diventare un film. Altri sono andati oltre affermando che il libro sembra una sceneggiatura adattata in forma nuova. Considero queste critiche dei complimenti. Le lezioni di sceneggiatura sono state fondamentali per il mio metodo di scrittura. Alcuni mezzi espressivi, i tratti che ho dato ai miei personaggi principali, i dialoghi, l’abbondanza di scene d’azione…tutto questo deriva dai film. Ora, tutto ciò sta tornando nel mondo del cinema, dove ha sempre avuto le sue radici, è una grande fonte di gioia per me. Per quanto riguarda il film, beh, ogni sceneggiatura, anche una che prende spunto da un romanzo che è così esplicitamente “cinematografico”, diventa un tradimento fatale della parola scritta. Ciò che è fondamentale nel libro è destinato a perdersi nella traduzione dalla lingua scritta al linguaggio visivo. Qualcosa che è stato solo accennato nel libro, o nascosto, o nemmeno presente, emerge in modo predominante sullo schermo. Il libro viene modificato, cambia il suo spazio, diventa, nel film, qualcosa di “altro”. In effetti diventa Romanzo Criminale, il film. Grande. Dovrebbe essere sempre così. Questo, e nient’altro, ispira il senso del “tradimento”. E solo una cosa conta in un tradimento: la soddisfazione reciproca dei partner. E io l’ho vissuta sulla mia pelle”.
  • Il regista Michele Placido parla delle fonti d’ispirazione che lo hanno influenzato nel realizzare Romanzo Criminale: “Per raccontare questo tipo di storia, Luca Bigazzi, il direttore della fotografia, e io ci siamo concentrati su passioni ed emozioni e su linguaggio e tecniche da usare per descriverli. Tutto è cambiato nella Roma odierna dal periodo che stiamo descrivendo: autobus, auto, insegne dei negozi, cartelli stradali. Bigazzi ha suggerito di restringere il campo visivo per contenere lo spazio delle inquadrature e utilizzare i primi piani per far emergere le emozioni dei personaggi. È così che emerge la psicologia dei protagonisti, che ovviamente ha richiesto grandi attori con cui lavorare. E mi sembra che davvero tutti, tutti gli attori, siano stati all’altezza del compito, essenziali per il successo, tutti “sono entrati nel personaggio”, sarebbe stato un disastro se avessimo fatto scelte sbagliate. Per i modelli, ho guardato, o un modo migliore per descriverlo, assorbito, quella parte della nostra storia cinematografica che spazia da Leone a Pasolini, non come modelli da imitare, ma come ispirazione per trovare soluzioni individuali per le riprese. La regia e lo standard non sono quelli del grande cinema americano, anche Scorsese e Tarantino hanno ammesso più di una volta di aver visto i nostri film degli anni settanta, sto parlando di alcuni film d’azione di serie B, quelli con Tomas Milian e Maurizio Merli, film duri, film d’azione violenti, che facevano i conti con una realtà che era probabilmente altrettanto dura, un po’ paranoica e dominata dal sospetto. Quello che abbiamo fatto è stato portare sullo schermo i crimini veramente violenti e spietati commessi da quella “scuola romana” della delinquenza.

 

La colonna sonora

  •  Le musiche originali del film sono di Paolo Buonvino (Piazza delle Cinque Lune, Il mio miglior nemico, L’ultima ruota del carro).
  • La colonna sonora include brani disco-music anni ottanta, rock, canzoni italiane degli anni settanta e una cover di “I Heard It Through the Grapevine” di Marvin Gaye reinterpretata da Giorgia.

CD 1

1. Queen – Another One Bites the Dust
2. Equipe 84 – Io ho in mente te
3. Paolo Buonvino – Mattanza
4. KC & The Sunshine Band – Shake Your Booty
5. Anna Oxa – Un’emozione da poco
6. Paolo Buonvino – Freddo
7. The Pretenders – I Go to Sleep
8. Sweet – Ballroom Blitz
9. Paolo Buonvino – Bologna
10. Franco Califano – Tutto il resto è noia
11. Gabriella Ferri – Sinnò me moro
12. Paolo Buonvino – Notte di attesa
13. Paolo Buonvino – Scialoja

CD 2

1. Mauricio Venegas – La amistad
2. Queen – Tie Your Mother Down
3. Luciano Pavarotti – Nessun dorma
4. Patty Pravo – La bambola
5. Paolo Buonvino – Dandi
6. Plastic Bertrand – Le monde est merveilleux
7. Dani Siciliano – Same
8. Paolo Buonvino – Libanese
9. KC and the Sunshine Band – Please Don’t Go
10. Franco Califano – Me ‘nnamoro de te
11. Paolo Buonvino – Servizi Segreti
12. Paolo Buonvino – Da bambini
13. Giorgia – I Heard It Through the Grapevine

 

 

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