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Cineblog Consiglia: Accordi e Disaccordi

Accordi e Disaccordi (Sweet and Lowdown, Usa, 1999) di Woody Allen; con Sean Penn, Samantha Morton, Uma ThurmanStanotte Sabato 17 novembre alle 02:55 su Canale5Il film narra le vicende professionali e sentimentali di Emmet Ray (Sean Penn), immaginario chitarrista jazz degli anni ’30, ossessionato dalla ricerca di un successo che non riuscirà mai a raggiungere

17 Novembre 2007 09:49

Accordi e Disaccordi (Sweet and Lowdown, Usa, 1999) di Woody Allen; con Sean Penn, Samantha Morton, Uma Thurman

Stanotte Sabato 17 novembre alle 02:55 su Canale5

Il film narra le vicende professionali e sentimentali di Emmet Ray (Sean Penn), immaginario chitarrista jazz degli anni ’30, ossessionato dalla ricerca di un successo che non riuscirà mai a raggiungere totalmente, anche a causa della presenza del virtuoso musicista Django Reinhardt (grande chitarrista gitano), che lui ammirava ed invidiava allo stesso tempo. Ray, gran bevitore e schiavo del biliardo, passa le ore che non dedica al jazz coltivando le più anomale e strampalate passioni (guardar i treni che passano, sparare ai ratti nelle discariche)…

Il titolo inglese si potrebbe tradurre con “dolce e basso” (disonesto, indegno), un modo per sottolineare l’ambivalenza del personaggio, protagonista di questa commedia dolce, malinconica e delicata. Allen si conferma acuto osservatore e geniale ricercatore di uomini e cose, di vite d’artista, relazioni, spiriti melanconici votati alla musica, al mistero dell’arte. Già in “Zelig” (1983), Woody Allen ricostruiva l’esistenza d’un immaginario personaggio degli anni Trenta, servendosi di finte testimonianze ed opinioni di personalità realmente esistenti, ripetendo il gioco qui in “Accordi e disaccordi”.

Emmet Ray, il virtuoso chitarrista di cui il film ricostruisce la vicenda umana e artistica (nella forma del falso documentario), è un eroe atipico della filmografia di Allen: spaccone donnaiolo e dai molti vizi (è alcolista e cleptomane), è magistralmente interpretato da Sean Penn, perfetto nel ruolo dell’allucinato protagonista. La musica gioca un ruolo essenziale in tutta la pellicola, definendo il tono del racconto e sposandosi alla perfezione con il dettaglio scenografico (l’ambiente è quello delle maggiori città americane negli anni Trenta). Ottime luci e colori del cinese Zhao Fei (Lanterne rosse). Un film bellissimo, che lascia agli spettatori la consapevolezza di aver assistito ad una magica porzione di storia del cinema.