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Bogside Story: nuova clip in esclusiva per Cineblog del documentario sul “Bloody Sunday”

Bogside Story: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film documentario di Rocco Forte e Pietro Laino nei cinema italiani dal 20 settembre 2018.

pubblicato 19 Settembre 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 16:28

 

Il 20 settembre arriva nei cinema d’Italia, con Distribuzione Indipendente, il documentario BogSide Story e oggi possiamo proporvi una nuova clip in esclusiva per Cineblog con uno stralcio del film diretto da Rocco Forte.

“Bogside Story” rievoca la pacifica Marcia per i diritti civili del 30 gennaio 1972, a Derry, culminata con il massacro tristemente noto con il nome di Bloody Sunday. Attraverso i murales dei Bogside Artists e le testimonianze di chi era presente, il giornalista Fulvio Grimaldi torna in Irlanda del Nord, quarantacinque anni dopo aver documentato il Bloody Sunday, per narrare un viaggio tra passato e presente intriso di arte, storia e profonde emozioni.

 

[quote layout=”big” cite=”Rocco Forte – Regista]Il documentario si concentra sul fenomeno dei murales “che arricchiscono e impreziosiscono, facendone acquisire importanza storica” la città di Derry nell’Irlanda del Nord. L’idea nasce proprio da un viaggio in Irlanda, grazie al quale ho scoperto l’esistenza di questi murales: la reazione emotiva che hanno suscitato in me, la loro bellezza e potenza, in quanto strumenti di comunicazione sociopolitica e arte contemporanea, mi hanno spinto a creare “Bogside Story”.[/quote]

 

 

Bogside Story: trailer, foto e poster del documentario sul “Bloody Sunday”

 

Il 20 settembre arriva nelle sale italiane, con Distribuzione Indipendente, il documentario Bogside Story scritto e diretto da Rocco Forte e prodotto da Megapixell di Pietro Laino.

 

L’autorevole giornalista Fulvio Grimaldi – unico fotoreporter italiano a documentare la pacifica Marcia per i diritti civili del 30 gennaio 1972, a Derry, culminata con il massacro tristemente noto con il nome di Bloody Sunday – torna in Irlanda del Nord, quarantacinque anni dopo, per testimoniare alla terza inchiesta sul Bloody Sunday. Una volta a Derry, scopre che sulle mura esterne delle case del Bogside – il più importante quartiere cattolico della città – sono dipinti dei murales che raccontano gli eventi più significativi della recente storia nordirlandese. Affascinato dalla potenza comunicativa delle opere, una delle quali ispirata proprio a una sua fotografia divenuta icona della Domenica di Sangue, Fulvio entra in contatto con i Bogside Artists, gli autori dei murales, e con le persone che furono coinvolte negli eventi dipinti. Un viaggio tra passato e presente intriso di arte, storia e profonde emozioni; gli incontri, i ricordi e le testimonianze determinano una drammatica immersione nella realtà di quel luogo e ne raccontano la sua storia: Bogside Story.

 

Il documentario include interventi di Fulvio Grimaldi,The Bogside Artists (William Kelly, Tom Kelly, Kevin Hasson), Father Edward Daly, John Hume, Michelle Walker, Betty Walker e Linda Nash.

 

 

Il periodo che si è privilegiato seguire è stato proprio quello a ridosso della giornata di commemorazione per le vittime del Bloody Sunday: la prima volta ci si è concentrati a raccogliere le testimonianze dei protagonisti dei murales e il racconto degli artisti, la seconda sul ricordo di Fulvio Grimaldi e l’incontro con i Bogside Artists, davanti al murale che ritrae il suo iconico scatto fotografico. In entrambe le occasioni si è avuto modo di documentare la marcia che ogni anno si svolge lungo tutto il Bogside per terminare davanti al monumento in memoria delle vittime.

[quote layout=”big”]“Sunday Bloody Sunday” intonava Bono nell’83, riecheggiando la tristemente nota Domenica di Sangue del 30 gennaio 1972, a Derry, quando l’esercito britannico aprì il fuoco su una manifestazione pacifica per i diritti civili uccidendo quattordici persone, tutte disarmate. Oggi nel quartiere di Bogside, a Derry, tutto è ancora vivo grazie alla potenza espressiva di numerosi murales che tappezzano edifici e abitazioni, per lasciare un segno indelebile, per non dimenticare. L’arte dice sempre la propria e non tarda mai agli appuntamenti con la storia, ce lo ricorda “Bogside Story”, un documento prezioso e necessario, un’emozionante ricostruzione dei fatti tra storia, arte e politica, capace di rinnovare senso di solidarietà e rispetto per le diverse identità.[/quote]

 

NOTE DI REGIA

 

Il documentario si concentra sul fenomeno dei murales “che arricchiscono e impreziosiscono, facendone acquisire importanza storica” la città di Derry nell’Irlanda del Nord. L’idea nasce proprio da un viaggio in Irlanda, grazie al quale ho scoperto l’esistenza di questi murales: la reazione emotiva che hanno suscitato in me, la loro bellezza e potenza, in quanto strumenti di comunicazione sociopolitica e arte contemporanea, mi hanno spinto a creare “Bogside Story”.

Il conflitto in Irlanda del Nord viene spesso definito come “terrorismo irlandese” e raramente come lotta per la liberazione nazionale. La lotta nell’Irlanda del Nord va al di là degli atti di violenza rappresentati nei media internazionali. Tra le innumerevoli azioni civili che ne sono succedute, la più affascinante, di cui è doveroso tenere conto e memoria, è proprio il fenomeno dei murales del Bogside. Tre artisti (William Kelly, Tom Kelly e Kevin Hasson), armati solo di barattoli di colore e pennelli, hanno utilizzato i grandi muri degli edifici del quartiere come fossero le loro tele. Le opere d’arte che sono nate, su quella che viene indicata come la “People’s Gallery”, rompono il silenzio e penetrano la coscienza storica sugli avvenimenti accaduti nel Bogside, per assicurarne memoria oltre che una sorta di giustizia sociale.

Narratore d’eccellenza della tragica giornata della Domenica di Sangue, Fulvio Grimaldi, che invece di raccontare attraverso i suoi scatti una pacifica marcia per i diritti civili nella Free Derry si è ritrovato scomodo testimone di un disastro sociale e politico. Una delle sue foto è diventata proprio il murale con cui gli artisti non vogliono far dimenticare l’accaduto.

A dare una delle sue ultime testimonianze, il compianto Padre Edward Daly, colui che in prima linea ha tentato di mettere in salvo la comunità durante la sanguinosa giornata. A lui si aggiunge anche la preziosa opinione del premio Nobel John Hume, che grazie al suo impegno politico è artefice e figura più rappresentativa del processo di pace per l’Irlanda del Nord.

La storia di Derry, la storia degli eventi accaduti nel quartiere del Bogside – ricordati da questi incredibili murales, approfonditi e impreziositi dalle testimonianze, per la maggior parte inedite, di chi li ha vissuti e dagli artisti stessi – è un’esperienza che ogni persona dovrebbe avere la possibilità di conoscere e divulgare. Per questo si è deciso di realizzare il documentario, per dare avvio a una ricerca dell’anima e della coscienza collettiva su una comunità con una pesante storia di discriminazione, affinché ogni spettatore possa allontanarsi, dopo la visione, con un rinnovato senso di solidarietà e un maggiore rispetto per le diverse identità.