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La Patente: Intervista a Daniele Grifoni

Il 31 agosto scorso è uscito il film italiano La Patente di Alessandro Palazzi. Ne riparliamo perché la pellicola ha ricevuto diverse critiche positive e verrà riproiettato in alcune sale per una settimana a partire dal 25 ottobre (per maggiori informazioni vi rimando alla pagina Facebook del film). Oggi Cineblog vi regala un’intervista al giovane

di carla
pubblicato 25 Ottobre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 20:51

Il 31 agosto scorso è uscito il film italiano La Patente di Alessandro Palazzi. Ne riparliamo perché la pellicola ha ricevuto diverse critiche positive e verrà riproiettato in alcune sale per una settimana a partire dal 25 ottobre (per maggiori informazioni vi rimando alla pagina Facebook del film). Oggi Cineblog vi regala un’intervista al giovane Daniele Grifoni, nel cast del film.

1. Ciao Daniele, raccontaci di cosa parla “La Patente”.
La patente mi piace definirla una commedia corale. Centrata sulla vita di due trentenni romani, precari all’interno di una scuola guida.
Credo sia una commedia brillante, che mette in risalto la società odierna, tra precariato,mancanza di stabilità nelle relazioni umane e confusioni sessuali.

2. Che personaggio interpreti?
Il mio personaggio si chiama Alessandro, ragazzo molto timido, introverso impaurito dai rapporti d’amore. Innamorato follemente di Serena, compagna di classe e per lei sarà disposto a tutto pur di corteggiarla. Sarà vittima di uno spiacevole incidente che lo porterà a riflettere su delle questioni esistenziali.

3. Il film parla anche di precariato. Hai mai fatto lavoretti saltuari?
Assolutamente si, mi è capitato più volte di lavorare come cameriere.

la-patente-6 4. Un attore, secondo te, fa parte del precariato?
Credo che in questo lavoro, purtroppo certezze e continuità non ne hai. Guardando anche la società e i problemi economici che stiamo vivendo in questo periodo, il lavoro dell'”artista” è decisamente precario. Con questo però non voglio demoralizzare nessuno. Bisogna lottare per i propri obbiettivi

5. Hai la patente? Ti ricordi ancora della scuola guida e dell’esame?
Si ho la patente. Ma non sono un ottimo pilota. Ricordo molto bene le lezioni e l’esame scritto e pratico. In questo esame della mia vita sono stato molto fortunato.

6. Hai recitato anche in “Scusa ma ti voglio sposare”, che ruolo avevi? Come lavora Moccia come regista?
Avevo il ruolo dell’amico della protagonista. è stata una delle prime esperienze che ho avuto e la ricordo con piacere.

7. Il film più brutto che hai visto?
Non ci sono brutti film, ma secondo me solo “piccoli” film con poca passione per l’arte cinematografica.

8. Il tuo film cult del 2012.
Ho avuto il piacere di vedere Hunger di Steve Mc Queen uscito nelle sale italiane nel 2012 ma in realtà prodotto nel 2008. Mi ha colpito molto la regia, la tematica e l’interpretazione di Fassbender. Mentre un film italiano visto di recente è Reality di Matteo Garrone, mi ha interessato molto il modo in cui il regista ha trattato la tematica del “sogno”.

9. Hai già un fan club con ragazzine urlanti?
No non ne ho ancora uno.

10. Cosa consigli ai ragazzi giovani che vogliono diventare attori?
Credo che essere attori oggi sia molto difficile. Il mio consiglio, essendo anch’io un attore giovane, è quello di studiare tanto. Cercare di essere responsabile nel lavoro, portare un rispetto e un’umiltà in ogni occasione lavorativa che si ha.

Ringrazio Daniele e vi rimando al trailer del film.