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Filmmaker 2018 ai nastri di partenza, apre Frederick Wiseman

Film d’apertura del Filmmaker Festival 2018 è Frederick Wiseman con Monrovia, Indiana, primo di 82 film presenti nel corso dell’edizione di quest’anno

pubblicato 16 Novembre 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 14:53

Si rinnova l’appuntamento con il Filmmaker, Festival milanese che indaga per vocazione il cinema del reale, definizione forse va ma centrata, partendo dal linguaggio. Una manifestazione particolare, che chi scrive ha sempre guardato con un occhio di riguardo anche in relazione a quanto di ostico, “difficile”, questo Festival propone.

D’altronde, come già detto, al Filmmaker tocca l’indagine, il lavoro sporco, quello della proposta rispetto a ciò che è ma che non si sa ancora, o che forse sarà. Nondimeno un appuntamento trasversale quanto al pubblico che vuole intercettare, attento all’evoluzione ma al tempo stesso anche solo curioso rispetto a come nuovi e/o giovani cineasti guardano il mondo attraverso questo mezzo.

Si comincia stasera con un maestro come Frederick Wiseman, di cui viene proiettato il suo ultimo lavoro, presente all’ultima Mostra, ossia Monrovia, Indiana. Ed è il solito Wiseman, osservatore se non imparziale quantomeno discreto, che riesce a documentare la qualsiasi quasi facendo dimenticare della macchina da presa, stavolta proiettandoci nel «qui ed ora» di un’America, intesa come Stati Uniti, che sembra “nuova” solo in quanto si è aperta al mainstream dopo aver portato alla Casa Bianca Donald Trump. Degli USA diversi, complessi, un contesto a sé stante non solo rispetto a quello ben più familiare e patinato delle metropoli, ma proprio perché alieno da quella visione del mondo che siamo soliti appiccicare a certo Occidente.

Da dopodomani si parte col Concorso, inaugurato dall’italiano Antonio Di Biase col suo De Sancto Ambrosio, in cui il regista pescarese osserva quanto accade attorno alla Basilica di Sant’Ambrogio, a Milano, adottando il punto di vista del campanile. Intuizioni particolari, questo è ciò che dal Filmmaker ci si aspetta anzitutto: non sempre cose nuove da vedere ma soprattutto nuovi modi per vedere cose che magari già conosciamo.

A questo indirizzo trovate il programma per intero, per un totale di 82 titoli, di cui 16 in anteprima assoluta e 11 in anteprima italiana. Fino al 24 novembre, tra Cinema Arcobaleno e Spazio Oberdan.