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Tre Volti: trailer italiano del film di Jafar Panahi

Tre Volti: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Jafar Panahinei cinema italiani dal 29 novembre 2018.

pubblicato 28 Novembre 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 14:39

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Dopo l’Orso d’Oro per Taxi Teheran, Jafar Panahi torna alla regia di Tre Volti, film premiato a Cannes per la migliore sceneggiatura. La famosa attrice Behnaz Jafari riceve il video di una giovane che implora il suo aiuto per sfuggire alla propria famiglia conservatrice e tiranna. Bahnaz abbandona le riprese del film a cui sta lavorando e si rivolge al regista Jafar Panahi per risolvere il mistero del video e raggiunge la ragazza. Inizia così un viaggio in auto verso il nordovest rurale dove ogni incontro è pieno di fascino e ironia.

 

 

La trama ufficiale:

Una celebre attrice iraniana riceve l’inquietante video di una ragazzina che la implora di aiutarla a scappare dalla sua famiglia conservatrice. A quel punto la donna si rivolge all’amico cineasta Jafar Panahi, chiedendogli di darle una mano a capire se si tratta di una manipolazione. Insieme, intraprendono il viaggio verso il villaggio dove abita la giovane, tra le remote montagne della regione del nord-ovest dove le tradizioni ancestrali continuano ancora oggi a dettare le norme della vita dei luoghi.

 

 

NOTE DI REGIA

 

La genesi del progetto

Il film nasce da una situazione che, malgrado non sia nuova, è letteralmente esplosa negli ultimi tempi con l’avvento dei social network, che sono estremamente utilizzati in Iran e rappresentano una ricerca esasperata di contatto, in particolare con le personalità del mondo del cinema. Jafar Panahi, malgrado la sua condizione ufficiale di regista bandito nel suo Paese, è uno dei destinatari maggiormente preso di mira da simili richieste, in particolare da parte di giovani che vogliono fare un film. E come la maggior parte delle persone che ricevono molti messaggi dai loro fan sui social network, risponde soltanto di rado ad essi, ma gli è già capitato di percepire una sincerità, un’intensità che lo hanno spinto a porsi delle domande sulla vita di coloro che inviano questi appelli. Un giorno, ha ricevuto su Instagram un messaggio che gli è sembrato più serio e nello stesso momento i giornali parlavano di una ragazza che si era tolta la vita perché le avevano proibito di fare cinema. E così ha immaginato di ricevere su Instagram un video di quel suicidio e si è chiesto come avrebbe reagito in una circostanza simile.

 

 

Una strada stretta e tortuosa

Questa idea ha incrociato in Jafar Panahi il desiderio di ripercorrere la storia del cinema iraniano e gli ostacoli incontrati in forme diverse e in periodi diversi dagli artisti che l’hanno scritta. Da questa fusione è nato il progetto di evocare tre generazioni, quella del passato, quella del presente e quella del futuro, attraverso i tre personaggi delle attrici. Componendo i tre racconti è emersa l’immagine della strada stretta e sinuosa, che è una rappresentazione concreta di tutte le limitazioni che impediscono alle persone di vivere e di evolvere.

 

 

Le Riprese

Come di consueto, Jafar Panahi ha interamente scritto la sceneggiatura nei minimi dettagli, anche se poi durante le riprese appone sempre qualche modifica in funzione della situazione. Una situazione che si è rivelata particolarmente favorevole al progetto, per un cineasta che ritrova una ventata di libertà dopo alcuni film (THIS IS NOT A FILM – IN FILM NIST, CLOSED CURTAIN, TAXI TEHERAN) confinati in interni – appartamenti, case, automobili. Infatti, le riprese si sono svolte in tre villaggi, luoghi di nascita rispettivamente di sua madre, di suo padre e dei suoi nonni, in un ambiente familiare e protettivo che ha notevolmente facilitato le sue scelte registiche. Utilizzando una videocamera molto sensibile che gli era stata mandata da sua figlia che risiede in Francia, ha potuto lavorare in esterni persino di notte senza dover ricorrere a un’attrezzatura pesante. I tre villaggi si trovano nel nordovest del paese, nella regione azera dell’Iran, dove la gente di campagna è particolarmente legata alle tradizioni e la vita presenta aspetti ancora molto arcaici. I comportamenti degli abitanti nel film sono conformi a quanto avviene ancora oggi in quest’area. La strada tortuosa che vediamo sullo schermo esiste tuttora, malgrado oggi la gente preferisca percorrere un’altra strada, più larga e asfaltata.