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Benedict Cumberbatch sarà Julian Assange nel film sul caso WikiLeaks

L’inglese Benedict Cumberbatch della serie Sherlock sarà Julian Assange nel film hollwoodiano cul caso WikiLeaks. Produce Steven Spielberg.

pubblicato 9 Novembre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 20:23

Benedict Cumberbatch sembra forse l’unico a poter interpretare Julian Assange a livello di “somiglianza”: non c’entra nulla, dite? Mmm, però… Il cinema si è già in qualche modo appropriato della figura del giornalista di WikiLeaks, al centro di casi diplomatici in seguito a divulgazioni di materiali politici segreti e scandali personali. Già protagonista di diverse produzioni televisive e documentari – l’ultimo sarà il nuovo lavoro di Alex Gibney, autore di Taxi to the Dark Side -, e conduttore in prima persona del proprio talk show The World Tomorrow, Assange ora sbarca ad Hollywood: avevate dubbi?

La DreamWorks ha acquistato tempo fa i diritti di Inside WikiLeaks: My Time With Julian Assange At The World’s Most Dangerous Website, libro scritto dall’ex collaboratore Daniel Domscheit-Berg, e di WikiLeaks: Inside Julian Assange’s War On Secrecy, scritto dagli inglesi David Leigh e Luke Harding. A stendere la sceneggiatura della pellicola – ancora senza titolo – troviamo Josh Singer, autore di diversi episodi per serie tv come Lie to Me e Fringe.

In cabina di regia non c’è più Steven Spielberg, ma Bill Condon, regista di Dreamgirls e dei due capitoli di The Twilight Saga: Breaking Dawn. Ad affiancare Cumberbatch ci sarà James McAvoy, che andrà a vestire i panni di Domscheit-Berg. Per il ruolo di Assange in un primo momento si era pensato a Jeremy Renner, mentre per il suo ex collaboratore si era pensato a Joel Kinnaman, star di The Killing e prossimo RoboCop cinematografico.

Julian Assange lanciò il suo sito di denuncia WikiLeaks nel 2006, diventando il nemico numero 1 dei governi di mezzo mondo, divulgando informazioni scomode e “costringendo” il governo americano a perseguirarlo. Daniel Domscheit-Berg incominciò a lavorare a fianco di Assange l’anno dopo, nel 2007, diventando il portavoce di WikiLeaks in Germania.

Domscheit-Berg abbandonò Assange, dichiarando che l’integrità giornalistica di Assange era ormai venuta meno. Secondo alcuni, la separazione tra i due fu anche una delle cause che spinse Assange a divulgare oltre 251.000 documenti diplomatici statunitensi. Nel settembre 2010, Domscheit-Berg aprì OpenLeaks, sito intenzionato ad aggiustare il tiro di WikiLeaks, promettendo più trasparenza. Il progetto ha però avuto una cassa di risonanza ben minore rispetto all’ormai concorrente.

Il film, insomma, molto probabilmente non sarà troppo benevolo nei confronti di Assange. Pare che verrà dipinto come un “nobile crociato” che però ben presto diviene assetato di potere, facendo crescere la sua voglia di vittoria nella “guerra dell’informazione” ad ogni costo. Uhm. Le riprese inizieranno l’anno prossimo, ma la produzione pare doversi piegare soprattutto agli impegni di McAvoy, che ritornerà nel ruolo del Prof. Xavier in X-Men: Days of Future Past di Bryan Singer.

E sicuramente ci sarà da discutere sulla pellicola. Anche perché la situazione di Assange è costantemente in bilico, visto che si trova ancora all’ambasciata dell’Ecuador a Londra, per evitare l’estradizione richiesta dalla Svezia verso gli Stati Uniti. Negli States lo attende una condanna per spionaggio. Ancora dubbi su che tipo di ritratto ne farà Hollywood?

Fonte: Variety