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Taking Tiger Mountain: trailer del film ritrovato e restaurato con protagonista Bill Paxton

Ritrovato e restaurato “Taking Tiger Mountain”, il film perduto da oltre 40 anni con protagonista il compianto Bill Paxton.

pubblicato 18 Gennaio 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 21:41

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

 

Perduto da oltre 40 anni, è stato recentemente ritrovato e restaurato il film Taking Tiger Mountain, primo ruolo per il compianto Bill Paxton, attore scomparso nel 2017 e noto al grande pubblico per ruoli in diversi film horror e di fantascienza come Aliens, Frailty, Predator 2 e Il buio si avvicina.

A seguire trovate la trama del film che sarà presentato in un’edizione supervisionata e diretta dal co-regista originale del film, Tom Huckabee.

 

In un futuro distopico, il renitente alla leva americano Billy Hampton (Bill Paxton nel suo primo ruolo), 19 anni, viene sottoposto a lavaggio del cervello e programmato da femministe militanti per assassinare il ministro gallese della prostituzione. Diretto involontariamente verso il suo obiettivo, lungo la strada incontra anomalie della società come lui, tra cui un bambino selvaggio, una prostituta gentile, un delinquente sadomasochista, un androgino che si strugge per amore, un mercante di droghe hippy e una ninfomane muta, mentre respinge i predatori che lo vorrebbero ridurre alla schiavitù sessuale. Alla fine è costretto a concentrarsi sulla sua missione e affrontare il terribile dilemma che tormenta la sua psiche: uccidere o non uccidere.

 

Il coregista Tom Huckabee ha rilasciato la seguente dichiarazione che spiega come il film è stato realizzato e l’incredibile retroscena che ne ha segnato le riprese.

 

[quote layout=”big”]Nel 1975, Kent Smith, 29 anni, e Bill Paxton, 19 anni, hanno prodotto circa la metà di un lungometraggio in Galles con un cast e una troupe dilettanti e un budget di 20.000$. La sceneggiatura di Smith era basata sul rapimento del 1973 di John Paul Getty III. La loro scorta di negativi da 35mm in bianco e nero era composta da “cortometraggi” da Lenny di Bob Fosse. La loro macchina fotografica era una vecchia Arriflex adattata per Techniscope, un formato a schermo largo che richiedeva metà budget rispetto al Cinemascope. Intendevano girare in Marocco, come dettato dalla sceneggiatura, che era influenzata dal lavoro di William Burroughs, completo di droghe illegali, perversione polimorfa, intrighi internazionali e paranoia esistenziale. Huckabee e Paxton sono partiti per la Spagna, dove hanno noleggiato un’auto e hanno attrraversato il Mediterraneo fino a Tangeri, dove sono stati arrestati per aver tentato di girare un film senza il permesso del governo. Kent ha poi ottenuto la loro liberazione pagando una tangente. Tornato in Spagna, Bill ricordava di avere amici in Galles sui quali poteva contare. Trascorsero le sei settimane successive in Galles a fare casting e ad assemblare la troupe, adattare la sceneggiatura alle location, a correre e girare. Influenzati dal cinema italiano, non hanno registrato alcun suono sul set, con l’intenzione di registrare i dialoghi in seguito con doppiatori professionisti di Hollywood. Finito il denaro sono tornati a Los Angeles, dove ho avuto il privilegio di vedere tutte le dieci ore dei loro quotidiani. Kent tentò per diversi anni di raccogliere fondi per finire il film, ma senza successo. Quattro anni dopo, nel mio ultimo anno di scuola di cinema all’UT Austin, persuasi Kent a darmi in affitto il filmato, da cui ho raccolto 60 minuti di riprese provocatorie. Dopo aver riunito un piccolo gruppo di studenti, docenti e professionisti locali, abbiamo riscritto la storia ambientandola in un futuro distopico, aggiungendo temi come il femminismo militante, sconvolgimenti geopolitici e il controllo mentale. Sono state girate nuove scene e il suono è stato creato da zero. L’influenza di William Burroughs divenne più pronunciata, a cui aggiunsi il contrappeso di Valerie Solanas, autrice dello S.C.U.M. Manifesto (SCUM è l’acronimo di Society for Cutting Up Me). Di Burroughs mi sono assicurato l’uso del testo del suo romanzo “Blade runner, un film” che è stato inserito nella sceneggiatura. Completato nel 1983, Taking Tiger Mountain è stato distribuito brevemente da Horizon Films e proiettato negli Stati Uniti dalla catena di cinema Landmark. Nonostante alcune recensioni positive, la maggioranza dei critici l’ha giudicato un nobile esperimento con sprazzi di brillantezza, fatalmente imperfetto e con il suo retroscena molto più interessante del film stesso. Il mio critico interiore si è allineato con gli oppositori. Tuttavia, attraverso i decenni, ho creduto che esistesse un buon film che potesse nascere dal materiale originale. Nel 2016, Etiquette Pictures ha acquisito i diritti digitali e ha trasferito l’originale Techniscope in 4K. Questo mi ha ispirato a rivisitare il progetto con l’obiettivo di creare una versione che fosse valida come la storia dietro la sua realizzazione. Nella misura in cui è stato ottenuto, il film merita considerazione come una nuova entità. [/quote]

 

“Taking Tiger Mountain” sarà presentato in anteprima domenica 10 febbraio all’Oxford Film Festival, e in seguito verrà pubblicato in home video.

 

 

Fonte Dread Central