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Libero: trailer italiano del documentario su Cédric Herrou

Libero: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film documentario di Michel Toesca nei cinema italiani dal 31 gennaio 2019.

pubblicato 30 Gennaio 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 21:29

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

 

Il 31 gennaio Wonder Pictures porta nei cinema italiani Libero, il documentario diretto da Michel Toesca. “Libero” narra la toccante storia di Cédric Herrou, un contadino della Val Roja che offre ospitalità ai migranti che cercano di superare il confine fra Italia e Francia. In questo limbo chiuso fra due Stati, le politiche sull’immigrazione rendono impossibile l’ingresso sul territorio francese, così Cédric, grazie all’aiuto di amici e volontari, sfida con coraggio le istituzioni. Osservando senza filtri questa situazione drammatica, LIBERO denuncia, o meglio, urla ai quattro venti l’urgenza di un intervento immediato su una situazione sempre più difficile.

[quote layout=”big” cite=”Michel Toesca – Regista]La sceneggiatura del documentario è stata scritta di giorno in giorno. Giravo da solo, la mia camera sulla spalla, improvvisando continuamente. A volte, in situazioni particolarmente tese e caotiche e grazie all’aiuto di pochi complici, abbiamo girato con i telefonini. La facilità d’uso degli strumenti impiegati mi ha permesso di essere in grado di operare in qualunque momento e rimanere sempre a fianco dei protagonisti delle varie scene, che si trattasse di rifugiati, soldati o agenti di polizia.[/quote]

 

Grazie al modo in cui il documentario è stato girato, “Libero” riesce a trasmettere l’importanza di quanto narrato e di quello che accadeva proprio in quei momenti. Una vicenda che ci fa riflettere su una questione più che mai attuale, un atto di resistenza che permette allo spettatore di avvicinarsi a una battaglia narrata attraverso la quotidianità.

Il regista Michael Toesca racconta come ha incontrato Cédric Herrou e perché ha deciso di raccontare la sua storia.

[quote layout=”big”]Sono nato a Nizza e da piccolo visitavo la Val Roia. Cedric ha vissuto lì per circa 20 anni. Ci siamo incontrati nei primi anni Duemilae andavamo d’accordo. Nel 2008, mi sono trasferito nella valle con la mia famiglia. È stato allora che siamo diventati amici. È stato lui a venire da me. Ho iniziato a girare nel 2015, principalmente in Italia. A quel punto, i migranti non erano ancora arrivati in Val Roia. Erano confinati a Ventimiglia, una città che visitavo di frequente e dove li ho incontrati per la prima volta. Certo, sapevo quello che stava succedendo in Grecia e a Lampedusa, ma la stampa non prestava attenzione a quanto stava succedendo in quella parte dell’Italia e questo mi intrigava. Dato che spesso viaggiavo portando con me la mia telecamera, ho iniziato a filmare quello che stava accadendo là. Ho passato molto tempo con gli immigrati a Ventimiglia. Ho fatto molte interviste. Li ho seguito per tunnel e sentieri. Poi ho girato in collaborazione con associazioni italiane. Considera che all’inizio nessuno sapeva davvero cosa fosse legale o illegale, quindi tutti agivano indipendentemente dagli altri. Continuando nelle mie peregrinazioni, ho iniziato a stabilire connessione tra le varie iniziative. È stato a quel punto che Cédric mi ha detto che anche lui stava aiutando i migranti. Al tempo non aveva alcun tipo di copertura da parte della stampa e così ho iniziato a filmarlo.[/quote]