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Le Invisibili: trailer italiano della commedia campione d’incassi in Francia

Le Invisibili: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sulla commedia di Louis-Julien Petit nei cinema italiani dal 18 aprile 2019.

pubblicato 19 Marzo 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 20:34

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Teodora Film ha reso disponibile un trailer italiano di Le Invisibili, la commedia campione d’incassi francese in arrivo nei cinema italiani il prossimo 18 aprile.

Diretto da Louis-Julien Petit, il film si ispira al lavoro sul campo di Claire Lajeunie, che ha dedicato un libro e un documentario alle donne senza dimora di Parigi, ma offre anche un ritratto straordinario delle assistenti sociali e delle volontarie impegnate ad aiutarle, spesso “invisibili” loro stesse agli occhi della società.

Il film è interpretato da Audrey Lamy e Corinne Masiero affiancate da moltissime attrici non professioniste con un passato reale di vita per la strada.

[quote layout=”big” cite=”Louis-Julien Petit – Regista]Ispirandomi alla tradizione del cinema sociale britannico, da Full Monty a Pride, ho capito che un genere come la commedia sarebbe stata la scelta migliore per raccontare la storia di queste donne. Volevo fare un film luminoso, pieno di speranza e focalizzato sulla coesione del gruppo, sul modo in cui ci si aiuta reciprocamente per fronteggiare le avversità.[/quote]

 

 

Le Invisibili: trailer e trama della commedia campione d’incassi in Francia

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Il 18 aprile Teodora Film porta nelle sale italiane Le Invisibili, la commedia campione d’incassi in Francia con oltre 10 milioni di euro al box office.

Imperdibile commedia degna del miglior Ken Loach, capace di unire impegno e divertimento per affrontare un tema quanto mai attuale, il film vede protagoniste quattro assistenti sociali dell’Envol, un centro diurno che fornisce assistenza alle donne senza fissa dimora. Quando il Comune decide di chiuderlo, si lanciano in una missione impossibile: dedicare gli ultimi mesi a trovare un lavoro al variopinto gruppo delle loro assistite, abituare a vivere in strada. Violando ogni regola e incappando in una serie di equivoci, riusciranno infine a dimostrare che la solidarietà al femminile può fare miracoli.

Diretto da Louis-Julien Petit, il film si ispira al lavoro sul campo di Claire Lajeunie, che ha dedicato un libro e un documentario alle donne senza dimora di Parigi, ma offre anche un ritratto straordinario delle assistenti sociali e delle volontarie impegnate ad aiutarle, spesso “invisibili” loro stesse agli occhi della società. Il cast sensazionale include nomi celebri, come Audrey Lamy e Corinne Masiero, e moltissime attrici non professioniste con un passato reale di vita per la strada. “Ispirandomi alla tradizione del cinema sociale britannico, da Full Monty a Pride – afferma il regista – ho capito che un genere come la commedia sarebbe stata la scelta migliore per raccontare la storia di queste donne. Volevo fare un film luminoso, pieno di speranza e focalizzato sulla coesione del gruppo, sul modo in cui ci si aiuta reciprocamente per fronteggiare le avversità”.

 

 

NOTE DI REGIA

 

Fragili e combattive: Claire Lajeunie ha diretto per il canale France5 il documentario Femmes Invisibles – Survivre à la rue, scrivendo poi il libro Sur la route des invisibles, sempre dedicato alle donne senza fissa dimora e in qualche modo complementare al film. In entrambi racconta gli incontri, le sorprese, le domande e il lungo rapporto instaurato con queste donne. Il libro mi ha subito colpito: era di gran lunga lontano dall’approccio che mi sarei aspettato a un argomento del genere, perché le donne che vi sono ritratte hanno storie incredibilmente complesse, sono commoventi ma a volte anche divertenti, malgrado il dramma della loro situazione. Con la mia produttrice, Liza Benguigui, abbiamo acquistato i diritti per farne un film, nella convinzione che queste donne, insieme fragili e combattive, sarebbero state un soggetto perfetto.

Immergersi in quel mondo: Come già accaduto per i miei film precedenti, sapevo che avrei dovuto immergermi completamente in quel mondo per provare a capirlo e raccontarlo nel modo più accurato possibile. Per più di un anno ho incontrato donne senza fissa dimora in vari centri sparsi per la Francia, e, al tempo stesso, ho avuto modo di conoscere le assistenti sociali, in gran parte donne, familiarizzando con il loro lavoro. In poco tempo ho capito che mi sarei dovuto concentrare su entrambi i gruppi e sulle loro interazioni, perché entrambi sono in modi diversi “invisibili” nella nostra società.

Non professioniste: Le donne rappresentano fino al 40% delle persone senza fissa dimora in Francia. Tendiamo a non farci caso perché vivono molto appartate, per proteggersi dalla violenza della strada. Spesso si camuffano diventando virtualmente “invisibili”. Pochi mesi prima dell’inizio delle riprese abbiamo avviato una grande operazione di casting, allo scopo di scritturare attrici non professioniste per le parti delle senza dimora. Volevamo trovare circa cinquanta donne che avessero vissuto davvero per la strada in un periodo della loro vita. Durante le audizioni, ognuna di loro aveva circa un’ora per raccontare senza filtri la propria vita davanti alla cinepresa, poi abbiamo organizzato dei workshop per osservare al meglio le dinamiche di gruppo. In ogni caso è stato chiesto ad ognuna di scegliere come soprannome quello di una donna che ammiravano e sul set non abbiamo mai conosciuto i loro veri nomi. Erano Edith (Piaf), Lady D, Simone (Weil), Brigitte (Macron), ecc. Anche grazie all’opportunità di nascondersi dietro un nome e una personalità diversi, hanno quasi dimenticato la presenza della cinepresa sul set, riuscendo a trovare il coraggio di esprimersi con più libertà. A parte Sarah Suco (Julie) e Marie-Christine Orry (Catherine), tutto il cast delle senza dimora è composto da attrici non professioniste.

Il 3 aprile “Le Invisibili” aprirà in anteprima a Roma il festival Rendez-Vous, da nove anni il più prestigioso appuntamento dedicato al nuovo cinema francese.