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Stasera in tv: “Star Wars: Episodio II – L’attacco dei Cloni” su Italia 1

Italia stasera propone “Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni”, film di fantascienza del 2002 diretto da George Lucas e interpretato da Ewan McGregor, Hayden Christensen, Natalie Portman, Samuel L. Jackson e Christopher Lee.

pubblicato 8 Aprile 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 20:06

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

 

Cast e personaggi

Ewan McGregor: Obi-Wan Kenobi
Natalie Portman: Padmé Amidala
Hayden Christensen: Anakin Skywalker
Samuel L. Jackson: Mace Windu
Christopher Lee: Conte Dooku / Darth Tyranus
Ian McDiarmid: Palpatine / Darth Sidious
Pernilla August: Shmi Skywalker
Oliver Ford Davies: Sio Bibble
Temuera Morrison: Jango Fett
Anthony Daniels: C-3PO
Silas Carson: Ki-Adi-Mundi, Nute Gunray
Kenny Baker: R2-D2

Doppiatori originali

Frank Oz: Yoda
Ahmed Best: Jar Jar Binks

Doppiatori italiani

Francesco Bulckaen: Obi-Wan Kenobi
Federica De Bortoli: Padmé Amidala
Francesco Pezzulli: Anakin Skywalker
Marcello Mandò: Yoda
Paolo Buglioni: Mace Windu
Walter Maestosi: Conte Dooku / Darth Tyranus
Carlo Reali: Palpatine / Darth Sidious
Roberta Pellini: Shmi Skywalker
Christian Iansante: Jar Jar Binks
Gil Baroni: Sio Bibble
Roberto Pedicini: Jango Fett
Mino Caprio: C-3PO
Gianni Musy: Ki-Adi-Mundi
Elio Zamuto: Nute Gunray

 

Trama e recensione

 

[quote layout=”big”]C’è grande agitazione nel Senato della Galassia. Molte migliaia di sistemi stellari hanno dichiarato la loro intenzione di staccarsi dalla Repubblica. Il movimento separatista, capeggiato dal misterioso conte Dooku, sta rendendo arduo al limitato numero di Cavalieri Jedi mantenere la pace e l’ordine nella galassia. La senatrice Amidala, ex regina di Naboo, fa ritorno al Senato della Galassia per votare su una questione cruciale: la fondazione di un ESERCITO DELLA REPUBBLICA in appoggio ai Jedi in difficoltà…[/quote]

 

Dopo un primo EpiSodio a mezza via tra un videogame e un serie tv d’animazione, in cui i personaggi live-action sembrano esserci capitati per puro caso, il 16 maggio 2002 approda in sala Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni. Questo secondo prequel non cambia registro e i personaggi continuano ad essere un mero contorno per azione ed effetti speciali che riescono anche a sovrastare la storia d’amore tra Padme (Natalie Portman) e Anakin Skywalker (Hayden Christensen). Il giovanissimo campione di “sgusci” del primo capitolo nel frattempo è cresciuto e diventato un apprendista jedi ribelle e impulsivo ma dotato di grande potenzialità grazie ai Midi-chlorian, un altro grosso errore di Lucas con cui nel primo prequel ha cercato di spiegare e dare un contesto “scientifico” alla Forza, svilendone gran parte dell’evocativo impatto mistico con analisi genetiche e “conta dei globuli rossi”. Il volenteroso Hayden Christensen fa del suo meglio per caratterizzare il tormentato futuro padre di Luke Skywalker e Leia Organa, ma questo suo racconto di origine non gli rende giustizia, lo priva di ogni mistero e soprattutto la sua evoluzione / involuzione verso il Lato oscuro manca di vigore e di quel disperante tormento che Christensen non può sostenere e trasmettere e che manca palesemente di maturità interpretativa. Ciliegina sulla torta, anche in questo secondo prequel il Lato oscuro langue e i villain latitano con l’enorme spreco di un attore del calibro di Christopher Lee il cui Conte Dooku, come a suo tempo Darth Maul, non fa testo e non solo, si rischia di ridicolizzarlo in un duello a fil di spada laser trasformando, con l’ausilio dell’immancabile CG, l’ex attempato Conte Dracula in un “acrobata” contrapposto ad uno Yoda qui in versione “Tartaruga Ninja”. Inoltre per la serie al peggio non vi è mai fine, una delle sequenze potenzialmente più intriganti, quella della battaglia nell’arena su Geonosis, che include una variegata squadra di Jedi, si trasforma in una sequenza caotica e sovraffollata di cui si perde ben presto cognizione. In soldoni questo secondo prequel conferma l’andazzo, Lucas ci sta dicendo di dimenticare la trilogia originale e che ormai dovremo accontentarci di guardare un bel videogame concepito ad hoc per una giovanissima generazione da consolle, che però manca di un qualsivoglia elemento interattivo che sia pratico, come quello di un vero videogame, che sia emotivo come si meriterebbe una saga leggendaria come quella di Star Wars.

 

Curiosità

  • Poco prima che Anakin vada a cercare sua madre su Tatooine, ha una conversazione con la senatrice Amidala. Mentre parlano, la telecamera oscilla tra le loro ombre e quella di Anakin assomiglia a quella di Darth Vader. Secondo il commento del DVD, l’ombra simile a Vader che Anakin proietta non era un effetto visivo, ma una coincidenza.
  • Secondo George Lucas, il nascondiglio di Obi-wan nel campo di asteroidi di Geonosis insegna al giovane Boba Fett una lezione che userà poi a suo vantaggio durante l’età adulta. Avendo imparato come Obi-wan si è nascosto da lui e suo padre, Boba conosce il trucco che Han Solo sta usando per nascondersi in L’Impero colpisce ancora, ed è così in grado di trovarlo.
  • Gli archivi Jedi sono modellati sulla biblioteca del Trinity College di Dublino, in Irlanda. Negli Archivi Jedi, molti dei busti, scolpiti da Richard Miller, erano membri dello staff di Star Wars, tra cui George Lucas, il direttore dell’animazione Rob Coleman, i supervisori degli effetti visivi John Knoll e Pablo Helman e il supervisore modelli Brian Gernand.
  • Aayla Secura (Amy Allen) non è stata creata da George Lucas. Aayla Secura è apparsa per la prima volta nel diciannovesimo numero della serie a fumetti “Star Wars: Republic” di Dark Horse Comics (prima parte di “Star Wars: Twilight”). Lucas era così impressionato dal personaggio che decise di averla nel film.
  • Gli attori considerati per la parte di Anakin Skywalker comprendevano Ryan Phillippe, Paul Walker, Colin Hanks, Christian Bale, Heath Ledger, James Van Der Beek, Joshua Jackson, Eric Christian Olsen, Erik von Detten, Chris Klein,  Jonathan Brandis e Leonardo DiCaprio il cui nome scatenò una rivolta dei fan. Alla fine Hayden Christensen ha ottenuto la parte, soprattutto perché lui e Natalie Portman avevano una buona sintonia.
  • Questo è il primo film “Star Wars” in cui Yoda (Frank Oz) è interamente generato da computer. Dopo i test per vedere se uno Yoda in CG fosse possibile, tentativo fallito durante la pre-produzione di Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma, Rob Coleman e il suo team tornarono tre anni dopo e presentarono un filmato a George Lucas che mostrava uno Yoda in CG che esegue la scena in L’Impero colpisce ancora, dove spiega la natura della Forza a Luke Skywalker. Lucas rimase impressionato e decise che la tecnologia era giusta per uno Yoda in CG.
  • Il retroscena di Dex (Ron Falk) lo descrive come ex mercenario ed esploratore. Lui e Obi-wan avevano lavorato insieme in un paio di missioni.
  • Originariamente Hugh Quarshie aveva intenzione di riprendere il ruolo di Capitan Panaka interpretato in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma. Tuttavia l’attore ha rifiutato l’offerta dopo che Lucasfilm ha rifiutato di fargli leggere l’intera sceneggiatura, quindi il suo personaggio è stato riscritto e sostituito con un nuovo capo della sicurezza, il Capitano Typho, interpretato da Jay Laga’aia.
  • Invece di creare un nuovo costume di C-3PO per il film, i designer hanno ridipinto e “invecchiato” quello usato nella trilogia originale.
  • L’inquadratura finale di Padmé e Anakin che si affacciano sul lago di Naboo con R2-D2 e C-3PO alla loro destra è una riproduzione dell’inquadratura finale de L’Impero colpisce ancora, dove Luke e Leia stanno guardando fuori nello spazio dalla nave con R2-D2 e C-3PO alla loro destra.

  • Il videogioco spin-off Star Wars: Bounty Hunter (2002), che è un prequel di questo film, rivela come Jango Fett è stato scelto come modello genetico per l’esercito di cloni. Jango Fett fu assunto, insieme ad altri cacciatori di taglie, dal conte Dooku, per dare la caccia ed eliminare Komari Vosa, l’ex apprendista di Dooku, che Jango Fett riuscì ad eliminare. Il Conte Dooku rivelò che quella missione era in realtà un test e che il cacciatore di taglie che sarebbe riuscito ad uccidere Komari Vosa sarebbe andato con il conte Dooku a Kamino per essere clonato, cosa che Fett accettò, a condizione che potesse avere per sé un clone inalterato, Boba Fett.
  • Terence Stamp ha rifiutato di riprendere il suo ruolo di Cancelliere Valorum a causa dell’utilizzo massiccio di CG riprese con schermi verdi. L’attore a proposito del suo rifiuto ha commentato: “gli attori preferiscono lavorare con attori”.
  • I Kaminoani hanno un’apparenza che ricorda più gli extraterrestri “tradizionali” rispetto agli altri alieni della saga di Star Wars. George Lucas ha dichiarato che il loro aspetto è un omaggio al suo amico Steven Spielberg e al suo lavoro su Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977).
  • Il look dei Clone Trooper della Repubblica è una combinazione dell’armatura Mandaloriana indossata da Jango Fett (in seguito da Boba Fett) e l’armatura indossata dagli Stormtrooper degli episodi IV, V e VI.
  • Il conte Dooku fu inizialmente concepito come un alieno femmina, con illustrazioni trapelate che la ritraevano come una assassina leggendaria, un robot iper-avanzato e in molti altri look. Alla fine George Lucas disse al team che potevano fare un lavoro di progettazione, o scartare il tutto e ricominciare da capo con Sir Christopher Lee, che aveva appena firmato. Hanno fatto la cosa più facile. Uno dei look scartati è stato in seguito utilizzato per ritrarre Asajj Ventress nelle storie dell’Universo Espanso e Star Wars Legends.
  • Il design del fucile dei Clone Trooper è basato sulla mitragliatrice tedesca MG-42.
  • La grande creatura Aiwha, vista ibrevemente mentre vola fuori dalle onde di Kamino, fu originariamente progettata da Ralph McQuarrie per L’Impero colpisce ancora. In quel film, la “balenottera volante” sarebbe stata vista su Bespin. Successivamente è stata proposta per la scena del Sarlaac in Il ritorno dello Jedi e poi per essere usata dai Gungan in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma.
  • Nella traduzione portoghese/brasiliana, i nomi del conte Dooku e del maestro Jedi Sifo-Dyas sono stati cambiati. Il motivo è che, in portoghese, “Dooku” e “Zaifo-Dias” hanno significati osceni. “Dooku” divenne “Dookan” e “Zaifo-Dias” divenne “Zaifo-Vias”. In Portogallo questo cambiamento non stato apportato.

  • Le creature aliene che attaccano Obi-wan, Anakin e Padmé nell’arena su Geonosis, sono un Acklay, un Reek e un Nexu.
  • Il Maestro Jedi Sifo-Dyas era in origine solo un alias per Darth Sidious, noto come Sido-Dyas, ma nella sceneggiatura è stato inserito con un errore di battitura. George Lucas preferì il nuovo nome, e il punto della trama su di lui venne cambiato, per trasformarlo in un vero Jedi scomparso. Nessuno dei film ha mai rivelato se il Maestro Sifo-Dyas fosse o meno responsabile per l’ordine dell’esercito di Cloni, o se qualcun altro avesse usato il suo nome, ma la questione è stata successivamente affrontata nel decimo episodio della sesta stagione della serie animata Star Wars: The Clone Wars (“The Lost One”).
  • Il romanzo ispirato alla sceneggiatura de Il ritorno dello Jedi afferma che Owen Lars era il fratello di Obi-wan, invece del fratellastro di Anakin, come finalmente mostrato in questo film.
  • Il nome del pianeta “Geonosis” è preso dalla parola greca usata in tempi antichi “gnosis”, il cui significato è “conoscenza”.
  • Un primo accenno alle “Guerre dei Cloni” risale all’originale Star Wars (1977) quando l’ologramma della Principessa Leia menziona che Obi-wan aveva servito suo padre durante il conflitto. I fan dovranno aspettare venticinque anni per avere un assaggio delle “Guerre dei Cloni” in questo film, e un altro anno per vedere Star Wars: Clone Wars (2003).
  • Nel retroscena del conte Dooku viene rivelato che lasciò l’ordine Jedi e rivendicò il suo diritto di nascita come “Conte di Serenno”.
  • La sequenza d’azione della Fabbrica di Droidi su Geonosis è stata influenzata dal videogioco del 1998 Apocalypse. Nell’ottavo livello del gioco, il protagonista principale Trey Kincaid (Bruce Willis) si fa strada nella fabbrica della Warfighter Inc., nella quale i robot sono progettati e costruiti.
  • La famosa boy band degli *NSYNC ha filmato una scena nei panni di alcuni Jedi, ma sono stati tagliati dal montaggio finale.

  • Anthony Daniels (C-3PO) appare in un cameo come cliente umano nel bar, quando Anakin e Obi-wan inseguono il killer che ha tentato di uccidere la senatrice Amidala, l’attore è visibile subito dopo che Obi-wan aziona la sua spada laser.
  • Ahmed Best (Jar Jar Binks) appare in un cameo come un cliente umano nel bar, in cui Anakin e Obi-wan inseguono il killer che ha tentato di uccidere la senatrice Amidala.
  • Secondo il canone di Star Wars, i predoni Tusken che rapirono Shmi Skywalker erano al soldo del conte Dooku, che a sua volta lo aveva fatto su ordine del suo Maestro, Darth Sidious, ma questo non è mai stato rivelato sullo schermo. In Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith, il cancelliere Palpatine avrebbe dovuto rivelarlo ad Anakin durante la sua lotta con il conte Dooku, ma questa rivelazione venne lasciata fuori dal montaggio finale.
  • Jar Jar Binks quando fa le veci della senatrice Amidala propone la mozione che conferisce a Palpatine poteri supremi. Ciò significa che Jar Jar, il personaggio più odiato di Star Wars, è indirettamente responsabile della caduta della Vecchia Repubblica e del quasi annientamento dell’ordine Jedi.
  • Nel romanzo di Star Wars, “Tatooine Ghost”, viene raccontato che il massacro di Anakin dei predoni Tusken è diventato parte del loro folklore. La battaglia viene commemorata con una danza al suono di una spada laser.
  • Con un budget stimato di 115 milioni di dollari, questo è stato il film di Star Wars più costoso fino all’uscita di Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della Forza (2015) che ha fruito di un budget stimato di circa 260 milioni di dollari.
  • “L’attacco dei cloni” ha incassato nel mondo circa 650 milioni di dollari, circa 350 milioni in meno del precedente “La minaccia fantasma” che ha superato il miliardo d’incasso.

La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono di John Williams compositore storico della saga di Star Wars. Williams che ha composto colonne sonore iconiche per Superman, Indiana Jones, Lo squalo, E.T. l’extra-terrestre, Incontri ravvicinati del terzo tipo, Jurassic Park e Harry Potter ha composto le musiche dell’intera saga di Star Wars (Trilogia originale, Trilogia Prequel, Trilogia “Il risveglio della Forza” e il tema principale dello spin-off “Solo: A Star Wars Story”).

TRACK LISTINGS:

1. Star Wars Main Title / Ambush on Coruscant
2. Across the Stars
3. Zam the Assassin / The Chase Through Coruscant
4. Yoda and the Younglings
5. Departing Coruscant
6. Anakin and Padme
7. Jango’s Escape
8. The Meadow Picnic
9. Bounty Hunter’s Pursuit
10. Return to Tatooine
11. The Tusken Camp and the Homestead
12. Love Pledge and the Arena
13. Confrontation with Count Dooku / Finale

 

 

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