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Stasera in tv: “13 Hours: The Secret Soldiers Of Benghazi” su Rete 4

Rete 4 stasera propone “13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi”, dramma d’azione del 2016 di Michael Bay con James Badge Dale e John Krasinski.

28 Febbraio 2021 06:06

Cast e personaggi

James Badge Dale: Tyrone “Rone” Woods
John Krasinski: Jack Silva
Max Martini: Mark “Oz” Geist
Dominic Fumusa: John “Tig” Tiegen
Pablo Schreiber: Kris “Tanto” Paronto
David Denman: Dave “Boon” Benton
Matthew Letscher: ambasciatore Chris Stevens
Toby Stephens: Glen “Bub” Doherty
David Costabile: Bob
David Giuntoli: Scott Wickland
Demetrius Grosse: Dave Ubben
Alexia Barlier: Sona Jillani
Freddie Stroma: Brit Vayner
David Furr: Alec
Peyman Moaadi: Amahl

Doppiatori italiani

Christian Iansante: Tyrone “Rone” Woods
Marco Foschi: Jack Silva
Simone Mori: Mark “Oz” Geist
Giorgio Borghetti: John “Tig” Tiegen
Marco Vivio: Kris “Tanto” Paronto
Stefano Thermes: Dave “Boon” Benton
Mauro Gravina: ambasciatore Chris Stevens
Pasquale Anselmo: Glen “Bub” Doherty
Enzo Avolio: Bob
Francesco Meoni: Scott Wickland
Roberto Draghetti: Dave Ubben
Angela Brusa: Sona Jillani
Daniele Giuliani: Brit Vayner
Marco Bassetti: Alec
Lamine Mohamed Labidi: Amahl

La trama

“13 Hours: The Secret Soldiers Of Benghazi” si basa sul libro omonimo di Mitchell Zuckoff, che racconta il doppio attacco terroristico che l’11 settembre 2012 videro presi d’assalto a Bengasi in Libia l’Ufficio diplomatico degli Stati Uniti e una stazione della CIA esattamente 11 anni dopo i tragici attacchi dell’11 settembre 2001. L’adattamento segue sei soldati americani che hanno combattuto contro i terroristi durante l’attacco che causò la morte di quattro americani, tra cui l’ambasciatore Christopher J. Stevens.

Il nostro commento

Il vituperato Michael Bay, ormai bersaglio designato della critica per il suo cinema muscolare e “iper” sotto tanti punti di vista (azione, patriottismo, estetica e tecnologia) abbandona momentaneamente il lucroso franchise dei Transformers per approcciare una storia vera di eroismo e sacrificio.  13 Hours racconta il doppio attacco terroristico dell’11 settembre 2012 in cui vennero presi d’assalto a Bengasi in Libia l’Ufficio diplomatico degli Stati Uniti e una stazione della CIA esattamente 11 anni dopo i tragici attacchi dell’11 settembre 2001.

Bay non è famoso per la capacità di approfondire i personaggi dei suoi film, spesso volutamente stereotipati, ma in questo caso le persone vere che hanno ispirato il film sono state d’aiuto per costruire un parterre di caratterizzazioni efficaci, schiette e senza fronzoli per un film che ci ha ricordato il Black Hawk Down di Ridley Scott.

Dopo una doverosa parte introduttiva non particolarmente coinvolgente, “13 Hours” entra nel cuore dell’azione, su schermo si scatena l’inferno, e a questo punto l’inconfondibile stile di Bay e la sua dovizia nel riprendere le scene d’azione animano lo schermo e ogni limite intrinseco passa in secondo piano, con buona pace della critica prevenuta e dei detrattori seriali.

Curiosità

  • La pellicola è l’adattamento cinematografico del libro “13 Hours” di Mitchell Zuckoff, che tratta fatti realmente accaduti l’11 settembre 2012, quando un gruppo di militanti islamici attaccò il consolato statunitense a Bengasi in Libia.
  • Il film ha ricevuto una nomination all’Oscar 2017 per il Miglior sonoro.
  • Secondo il produttore Erwin Stoff, il complesso diplomatico e la dependance della CIA sono stati costruiti utilizzando planimetrie reali. “Quello che abbiamo fatto, abbiamo avuto planimetrie reali e immagini satellitari delle strutture originali, e abbiamo avuto i ragazzi. Così li abbiamo costruiti, abbiamo replicato sia la dependance che il complesso diplomatico al centimetro”.
  • Per preparare il suo ruolo di Jack Silva, John Krasinski è passato dal 25% all’otto per cento di grasso corporeo.
  • Il montaggio originale del film durava quattro ore.
  • Mark Geist in un’intervista radiofonica ha detto di essere entrato di nascosto sul set durante le riprese, e di aver preso il posto di Max Martini, l’attore che lo ritrae nel film. Michael Bay non se ne è accorto finché Geist non ha guardato verso la macchina da presa.
  • Glen Doherty era un buon amico di Brandon Webb, che era un istruttore di cecchino per i Navy SEAL. Webb ha allenato sia Marcus Luttrell che Chris Kyle.
  • Michael Bay ha detto di essere stato attratto dal progetto perché ha sempre usato i veterani in tutti i suoi film, come attori e consulenti tecnici, e ha ritenuto che sarebbe stato qualificato in modo univoco per raccontare la loro storia.
  • Glen ‘Bub’ Doherty (interpretato da Toby Stephens) è stato anche uno dei cecchini dei Navy SEAL coinvolti nella missione per liberare il capitano Richard Phillips dai pirati somali nel 2009. Lui, insieme ad altri 2 cecchini SEAL, ha sparato ai pirati somali attraverso una finestrella durante il salvataggio mentre l’imbarcazione ondeggiava complicando il tiro. Tutto senza danneggiare il Capitano mentre era tenuto in ostaggio.

  • Per preparare il suo ruolo come Tyrone Woods, James Badge Dale si è incontrato per la prima volta con il vero Jack Silva. Ha anche conosciuto la madre di Tyrone. Dopo aver visto il film Silva ha detto a James che il film era ben fatto.
  • Michael Bay voleva girare su pellicola. Il direttore della fotografia Dion Beebe ha invece voluto girare digitalmente. Alla fine Bay ha accettato le riprese digitali a causa del numero di scene notturne e dello stretto programma di produzione.
  • Michael Bay ha detto che per le riprese a Malta ha usato una troupe cinematografica che non aveva mai usato prima. Bay ha affermato che una troupe internazionale che lavorava così bene insieme, raccontando una storia incentrata sugli americani, era un omaggio all’universalità della storia.
  • Il personaggio di John Krasinski indossa l’emblema del fumetto The Punisher sul giubbotto antiproiettile. Anche il personaggio di Chris Kyle nell’unità Navy Seal del film American Sniper (2014) ha quel simbolo sui vestiti.
  • Durante la scena della preghiera mattutina, la torre della moschea mostrata proviene dal film Black Hawk Down (2001), quando gli elicotteri volano intorno a Mogadiscio.
  • Pablo Schreiber (che interpreta Kris “Tanto” Paronto) in un’intervista del 13 gennaio 2016 ha rivelato di aver subito tre infortuni durante il corso delle riprese di “13 Hours”. Per rimanere in forma per il ruolo, l’attore ha sollevato parecchio peso finendo per lesionarsi la schiena mentre faceva sollevamento pesi. In seguito si è strappato il legamento collaterale mediale (LCM) del ginocchio e poi un paio di giorni dopo, si è rotto il polso. Schreiber si è rotto il polso quando era seduto sul portellone posteriore aperto di un pick-up. Quando l’autista del camion ha acceso il motore ed è partito, Schreiber è volato via dal retro della vettura cadendo a terra e provocando il suo infortunio. Ha poi dovuto indossare un tutore rigido color pelle per nascondere la ferita. Schreiber ha detto che il tutore è stato poi rimosso in post-produzione, ma ci sono ancora alcune scene in cui è visibile. In particolare le scene in cui gli agenti stanno sorvegliando la dependance.
  • Mark Wahlberg era la prima scelta per ritrarre Tyrone “Rone” Woods, ma ha rifiutato a causa di impegni precedenti.

  • Questo è il terzo film drammatico di Michael Bay basato su eventi reali dopo Pearl Harbor (2001) e Pain & Gain – Muscoli e denaro (2013).
  • Il 7 gennaio 2016, il regista premio Oscar William Friedkin ha twittato: “13 Hours è un film potente che solleva questioni importanti a cui è necessario rispondere”.
  • John Krasinski, David Denman e David Costabile hanno recitato nella serie tv The Office (2005).
  • I capelli di Michael Bay si sono bruciati durante le riprese di una sequenza d’azione a Malta.
  • Il giorno prima della cerimonia, l’Academy ha deciso di annullare la nomination all’Oscar di Greg P. Russell, parte del team candidato per il miglior sonoro. La decisione è stata presa perché Russell ha violato i regolamenti dell’Academy, dal momento che ha contattato i membri votanti per renderli consapevoli del suo lavoro nel film e della sua nomination. Il regolamento della campagna vieta le attività di lobbying telefonico. Russell condivideva la sua nomination con altri sound mixer, Gary Summers, Jeffrey J. Haboush e Mac Ruth, che sono rimasti tutti qualificati per il premio.
  • Dopo aver trascorso 24 ore insieme, il vero Jack Silva ha detto a James Badge Dale che era l’uomo giusto per raccontare questa storia e che si fidava del suo istinto.
  • Il vero Sean Smith era un appassionato videogiocatore. Il suo gioco di ruolo online multiplayer preferito (MMORPG) era EVE Online, dove ha raggiunto uno status quasi leggendario con un personaggio di nome “Vile Rat”. La sua morte ha portato a diversi tributi online della comunità.
  • Il film costato 50 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 69.

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La colonna sonora

  • Le musiche originali sono del compositore scozzese Lorne Balfe (Terminator Genisys, Ghost in the Shell, Mission: Impossible – Fallout).

TRACK LISTINGS:

1. Hero
2. Welcome to Benghazi
3. Downtime’s the Worst
4. Burn Them Out
5. Calling Home
6. Engage Direct
7. The Last Resort
8. All the Gods
9. The Teams
10. Forgotten
11. All the Hells
12. Going Home
13. 13 Hours

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