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Stasera in tv: “Star Wars – Il ritorno dello Jedi” su Italia 1

Italia 1 stasera propone Il ritorno dello Jedi (Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi), film di fantascienza del 1983 diretto da Richard Marquand e interpretato da Mark Hamill, Harrison Ford, Carrie Fisher e Billy Dee Williams.

pubblicato 6 Maggio 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 19:36

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Cast e personaggi

Mark Hamill: Luke Skywalker
Harrison Ford: Ian Solo
Carrie Fisher: Leila Organa
Billy Dee Williams: Lando Calrissian
Anthony Daniels: D-3BO
Peter Mayhew: Chewbecca
Sebastian Shaw: Anakin Skywalker
Hayden Christensen: Anakin Skywalker (edizione speciale)
Ian McDiarmid: Imperatore Palpatine
David Prowse: Dart Fener
Alec Guinness: Obi-Wan Kenobi

Doppiatori originali

Frank Oz: Yoda
James Earl Jones: Dart Fener

Doppiatori italiani

Claudio Capone: Luke Skywalker
Stefano Satta Flores: Ian Solo
Ottavia Piccolo: Leila Organa
Oreste Rizzini: Lando Calrissian
Rodolfo Traversa: D-3BO
Marcello Tusco: Anakin Skywalker
Alvise Battain: Imperatore Palpatine
Silvio Spaccesi: Yoda
Massimo Foschi: Dart Fener
Corrado Gaipa: Obi-Wan Kenobi

Scene ridoppiate (1997)

Francesco Prando: Luke Skywalker
Angelo Maggi: Ian Solo

 

Trama e recensione

 

[quote layout=”big”]Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana… Luke Skywalker è tornato al suo pianeta natale Tatooine nel tentativo di strappare il suo amico Han Solo dalle grinfie del malvagio bandito, Jabba The Hutt. Luke non può sapere che l’Impero Galattico ha iniziato in gran segreto la costruzione di una nuova stazione spaziale corazzata ancora più potente della temuta Morte Nera. Una volta completata, quest’arma risolutiva segnerà la fine del pugno di ribelli che lottano per restituire la libertà alla galassia…[/quote]

 

Il ritorno dello Jedi è il terzo ed ultimo capitolo della trilogia originale di Star Wars, anche se in seguito Lucas numererà questo capitolo come il sesto dopo aver girato la trilogia prequel. Lucas continua a supervisionare il progetto in veste di produttore e ad occuparsi del comparto effetti speciali con la sua “ILM”, lasciando la regia a Richard Marquand reduce da La cruna dell’ago, spy-story tratta da un romanzo di Ken Follett con protagonista Donald Sutherland.

La serie comincia inevitabilmente a mostrare la corda, anche se la splendida confezione e la fidelizzazione verso i personaggi, ormai consolidatasi dopo due grandi film, lascia che l’avventura e la meraviglia prendano il sopravvento. In questo terzo film l’aumento degli effetti speciali in maniera esponenziale va a discapito delle dinamiche dei personaggi, che passano in secondo piano e si percepisce forte il bisogno di tirare le fila anche a rischio di ripetersi. Il risultato è comunque godibile e coinvolgente tranne che per un paio di scivoloni: l’eccesso di umanizzazione di Darth Vader, per il sottoscritto un grosso errore a discapito di un personaggio ormai iconico e naturalmente il debutto degli Ewok, personaggi inseriti per accontentare i più piccini, ma che risultano posticci quanto un peluche (quanto può essere credibile un peluche guerriero?). Questi goffi orsetti che popolano la luna boscosa di Endor e rendono le sequenze di battaglia a dir poco surreali diventeranno successivamente protagonisti di due film tv per ragazzi, L’avventura degli Ewok e Il ritorno degli Ewok e di una serie tv d’animazione, Star Wars: Ewok andata in onda per due stagioni.

“Il ritorno dello Jedi” con il budget più elevato della trilogia (32 milioni di dollari) riceve un Oscar per migliori effetti visivi e incassa nel mondo oltre 400 milioni di dollari confermandosi come il minor incasso della saga. Un’ultima curiosità sulla “special edition” del film in cui Lucas torna a far danni con la sua mania da “CG” inserendo una bizzarra e imbarazzante performance canora di due creature che si esibiscono nel palazzo di Jabba. Da segnalare inoltre una modifica che seppur comprensibile proprio non siamo riusciti a metabolizzare. Ci riferiamo all’inserimento nella scena finale dei festeggiamenti al villaggio degli Ewok dell’Anakin Skywalker interpretato da Hayden Christensen nella trilogia prequel; l’attore in versione “Fantasma della Forza” al fianco di leggende della saga come Yoda e l’Obi-Wan-Kenobi di Alec Guinness risulta fuori luogo, anche per il fatto di non aver reso giustizia ad uno dei villain più famosi e amati del cinema di fantascienza.

 

Curiosità

  • Il film ha vinto un Oscar speciale per i Migliori effetti speciali a Richard Edlund, Dennis Muren, Ken Ralston e Phil Tippett.
  • Ci sono volute sei persone per lavorare al Jabba the Hutt animatronico realizzato a grandezza naturale per un peso di 907 chili. Il pupazzo di Jabba the Hutt ha richiesto tre mesi per la costruzione ad un costo di 500.000$.
  • Ian McDiarmid ha raccontato che George Lucas originariamente lo aveva scelto per impersonare solo fisicamente l’Imperatore (in modo simile a David Prowse nei panni di Darth Vader). Questo è diventato evidente quando un produttore gli disse che se fosse riuscito ad ottenere il suo timbro di voce abbastanza vicino a quello di Clive Revill (che interpretava la voce dell’Imperatore in “L’Impero colpisce ancora”), Lucas gli avrebbe permesso di usare la sua voce nel montaggio finale del film. Tuttavia McDiarmid sentiva che poteva regalare al personaggio una voce più più malvagia e demoniaca, in contrasto con l’imperatore più aristocratico di Revill. Lucas e persino Steven Spielberg furono così colpiti dalla sua interpretazione che la voce di McDiarmid finì per diventare un tratto distintivo del personaggio.
  • Harrison Ford ha suggerito che Han Solo sacrificasse la sua vita per salvare i suoi amici, ma George Lucas non era d’accordo con lui, poiché voleva che Han interpretasse una parte eroica alla fine.
  • Riguardo al successo di Boba Fett (apparso nei fumetti e diventato un personaggio minore molto popolare), George Lucas ammise di non avere idea che il personaggio fosse diventato così popolare. Lucas ammise che se l’avesse saputo, avrebbe dato al cacciatore di taglie una scena di morte più memorabile. Lucas ha anche preso in considerazione l’aggiunta di una scena di Boba Fett in fuga dal Sarlacc per l’uscita del DVD del 2004. Alla fine però ha deciso di non farlo perché non voleva che gli spettatori fossero distratti dalla trama prevista.
  • Quando Leia viene ferita, se si osserva con attenzione si può vedere Han Solo afferrare accidentalmente il seno di Carrie Fisher prima di correggersi immediatamente.
  • La famosa frase dell’ammiraglio Ackbar “È una trappola!” era originariamente scritta come “È un trucco!”. La battuta è stata cambiata in post-produzione dopo una proiezione negativa.

  • Mark Hamill ha detto di aver avuto un grande problema con la rivelazione che Luke e Leia erano fratello e sorella, arrivando al punto di accusare George Lucas di avere avuto l’idea durante un volo in aereo per raggiungere il set. Lucas tuttavia voleva porre fine alla saga di Star Wars per passare più tempo con la sua famiglia. Lucas ha quindi scelto di combinare il personaggio della sorella segreta di Luke con Leia, risolvendo così la trama della famiglia Skywalker e il triangolo amoroso Han-Leia-Luke in questo film, rendendolo così la definitiva conclusione della saga di Star Wars. Ciò cambierà anni dopo con la vendita di Lucasfilm alla Disney e la produzione di Star Wars: Episodio VII – Il risveglio della Forza (2015), che avrebbe continuato la storia della famiglia Skywalker. La trilogia di sequel prodotta dalla Disney, tuttavia, non integra nessuna delle idee originali di Lucas per i sequel post-Il ritorno dello Jedi.
  • La seconda Morte Nera era circa il 460% più grande della prima.
  • Nella versione DVD del 2004, George Lucas ha spiegato il motivo per cui Yoda confermò a Luke che Darth Vader era suo padre. Lucas si era consultato con uno psicologo infantile durante la realizzazione del film. Lo psicologo disse che se non fosse stato inequivocabilmente dichiarato che Vader era il padre di Luke, gli spettatori di età inferiore ai dodici anni avrebbero respinto la pretesa di Vader di essere il padre di Luke come una bugia. per questo motivo Yoda venne inserito nella sceneggiatura all’ultimo momento, poiché in precedenza il personaggio non era nel film.
  • Originariamente il film doveva essere intitolato “La vendetta dello Jedi”, ma i produttori pensavano che i Jedi non avrebbero cercato vendetta, a causa del loro codice etico. Alcuni poster e cartonati per i cinema sono stati realizzati in anticipo, ma poi ritirati velocemente quando il titolo venne cambiato. Inoltre quando “La vendetta dello Jedi” era ancora il titolo designato, il sequel Star Trek II: L’ira di Khan (1982) venne temporaneamente cambiato in “Star Trek II: La vendetta di Khan” per evitare confusione con questo film.
  • Quando George Lucas ha inizialmente tracciato la trama dell’intera saga di “Star Wars”, ha raffinato il retroscena che aveva usato scrivendo Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza (1977) e ha inventato ulteriori storie per i sequel. Pensando inizialmente che avrebbe diretto due trilogie, alla fine si stabilì su tre. La trilogia originale avrebbe seguito Luke Skywalker mentre diventava un Jedi e combatteva Darth Vader. La seconda trilogia prequel avrebbe seguito il giovane Obi-wan Kenobi e la caduta di Anakin Skywalker. La terza, una trilogia di sequel, avrebbe seguito la sorella gemella di Luke, Nelleth Skywalker. Originariamente, questo film si sarebbe concluso con Luke che sconfiggeva Darth Vader e si imbarcava nella ricerca di Nelleth. Tuttavia la produzione de L’Impero colpisce ancora (1980) e questo film hanno influenzato così negativamente la salute e la vita personale di Lucas (lui e la moglie Marcia Lucas divorzieranno poco dopo l’uscita di questo film), che il regista decise di porre fine al franchise con Il ritorno dello Jedi facendo di Leia la sorella di Luke.

  • Secondo il produttore Gary Kurtz, il trattamento originale si concludeva con Luke Skywalker che camminava da solo ed esausto come l’eroe in uno Spaghetti Western per iniziare una vita da eremita nel deserto di Tatooine. George Lucas ha optato per un finale più allegro per incoraggiare maggiori vendite del merchandise.
  • Diverse battute Ewok sono nella lingua filippina (tagalog). La maggior parte dei dialoghi Ewok, tuttavia, erano ispirate alla lingua kalmyk, parlata dalle tribù buddiste che vivono nella Russia meridionale.
  • Nella più recente Special Edition, il fantasma di Forza di Anakin Skywalker, interpretato da Sebastian Shaw, è stato sostituito da quello di Hayden Christensen di Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (2005). George Lucas pensò che il fantasma di Forza avrebbe dovuto rappresentare Anakin com’era prima di soccombere al Lato Oscuro. Inoltre, in “La vendetta dei Sith”, Anakin era stato orribilmente ustionato e aveva perso entrambe le gambe e la mano sinistra, un aspetto aggiunto dopo la trilogia originale. Nonostante la spiegazione di Lucas, o forse proprio per questo, molti fan si arrabbiarono per il cambiamento e scrissero lettere di protesta a Lucas.
  • La prima proiezione di questo film (usando un montaggio provvisorio) sarebbe stata un disastro, con George Lucas che derise il montaggio affermando che ciò che aveva visto non sembrava un film di Star Wars. Alla fine il montatore Sean Barton ha realizzato un suo montaggio che a Lucas piacque molto, ed è stato questo montaggio da cui è stata realizzata la versione finale.
  • L’energia blu vista dopo la morte dell’Imperatore Palpatine è l’essenza del Lato Oscuro della Forza.
  • Molte idee del copione originale sono state omesse o modificate. Per esempio gli Ewok in origine erano Wookie, il Millennium Falcon sarebbe stato usato all’arrivo alla luna della foresta di Endor, e Obi-wan Kenobi sarebbe tornato in vita dalla sua forma di Fantasma di Forza.
  • Leila che strangola Jabba è un omaggio alla morte di Luca Brasi ne Il padrino. George Lucas ha lavorato come assistente al montaggio di quel film. Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith (2005) mostra invece un omaggio alla famosa sequenza del Battesimo.
  • Il concept artist Ralph McQuarrie era esausto a causa del suo costante lavoro sul film, e il suo odio per l’idea degli Ewok lo ha portato ad abbandonare la produzione.
  • A David Lynch è stata inizialmente offerta l’opportunità di dirigere questo episodio della serie. L’ha rifiutato perché credeva che fosse “cosa di Lucas”. Ha diretto invece Dune (1984). Altri candidati alla regia del film sono stati Steven Spielberg e il regista olandese Paul Verhoeven (Atto di Forza, Robocop).
  • Il regista Richard Marquand sul set si è inimicato molti attori e attrici, con Carrie Fisher e Mark Hamill che lo accusavano di averli trattati in modo terribile, mentre allo stesso tempo lui adulava la performance di Harrison Ford.

  • Nel familiare poster cinematografico che pubblicizza il film, le braccia che si presume appartengano a Luke Skywalker sono mostrate mentre sollevano una spada laser accesa verso il cielo stellato. Ma le braccia non identificate nella foto non sono quelle di Mark Hamill, ma appartengono a George Lucas.
  • Molti spettatori hanno commentato l’incapacità della principessa Leia di vedere i fantasmi di Forza di Obi-wan Kenobi, Yoda e, cosa più importante, suo padre, Anakin Skywalker. Nel romanzo di Star Wars, “La Tregua di Bakura”, che si svolge immediatamente dopo questo film, Anakin appare a Leia, per chiedere il suo perdono.
  • Secondo il canone di Star Wars, Luke durante la sua adolescenza era già stato nella fossa del Sarlacc.
  • Si dice che sia stato girato un finale diverso, ma scartato in seguito, caratterizzato dal (tanto atteso) matrimonio tra la principessa Leia Organa e Han Solo. Nei libri dell’Universo Espanso di Star Wars la coppia si sposa e ha anche dei figli.
  • Secondo un’intervista rilasciata nel maggio 2004, Irvin Kershner afferma che Richard Marquand non ha diretto tutto questo film, ma sono stati l’assistente alla regia di Kershner e George Lucas a subentrare dopo che attori e attrici non hanno risposto molto bene alla direzione di Marquand. Pare che il rapporto tra Marquand e George Lucas fosse pessimo. Tuttavia George Lucas in un’intervista ha affermato di aver lavorato abbastanza bene con Marquand.
  • Come parte dell’Universo Espanso di “Star Wars Legends” è stato spiegato che Boba Fett è sopravvissuto alla fossa del Sarlacc e ha continuato a combattere Han e Luke per molti anni dopo gli eventi di questo film.
  • Sir Ben Kingsley, David Suchet, Alan Webb e Lindsay Anderson furono considerati per il ruolo dell’imperatore Palpatine. Se Alan Webb fosse stato scelto, sarebbe morto poche settimane dopo l’inizio delle riprese.
  • Questo film originariamente includeva una scena di tempesta di sabbia avvenuta dopo il salvataggio di Han. Venne tagliata perché non era necessaria, ed era frenetica da girare, ma l’idea per la scena venne poi usata in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999).
  • Tutti i droidi visti nel palazzo di Jabba sono uguali a quelli visti sul trasportatore degli Jawa in Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza.
  • George Lucas aveva una politica di sceneggiatura che è la stessa dei romanzi ufficiali odierni. Qualsiasi personaggio della trilogia non può essere ucciso in alcun modo, il che spiega la ragione per cui all’epoca respinse la proposta di Harrison Ford di uccidere Han Solo. Tuttavia Lucas ha acconsentito allo scrittore R.A. Salvatore di uccidere Chewbacca nel romanzo “Vector Prime” (ambientato ventuno anni dopo questo film).
  • Una delle parole che C-3PO usa per comunicare con gli Ewok è “naboo” che è il nome del pianeta della regina Amidala in Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999).

  • “Ewok” è derivato da Miwok, un termine per una serie di tribù native americane indigene della California del Nord, dove sono state girate le scene di Endor.
  • Questo film ha luogo un anno dopo Star Wars: Episodio V – L’impero colpisce ancora (1980).
  • La fonte di energia della Morte Nera è chiamata “Hypermatter Reactor / Reattore di Ipermateria”. È la fonte di energia standard per tutti i veicoli spaziali dell’universo di Star Wars.
  • Secondo i membri della troupe, Ian McDiarmid non era la scelta originale dello studio per interpretare l’Imperatore Palpatine. Si diceva che Sir Laurence Olivier doveva interpretare la parte, ma alla fine rifiutò. Frank Finlay, Harry Andrews e Sir John Gielgud sono stati considerati per il ruolo. Non è stato fino a quando lo studio ha visto la performance di McDiarmid in Il drago del lago di fuoco (1981) che è stato scelto come imperatore Palpatine.
  • Carrie Fisher aveva davvero a cuore il benessere di Warwick Davis durante le riprese, dato che l’attore sul set doveva indossare un pesante costume da Ewok. Fisher ha fornito a Davis biscotti e latte al cioccolato tra una ripresa e l’altra. Davis ha poi commentato “Era tutto ciò che un Ewok di undici anni potrebbe desiderare”.
  • Un anno dopo l’uscita di questo film, gli Ewok avevano i loro film spin-off, L’avventura degli Ewok (1984) ambientato tra “L’impero colpisce ancora” e “Il ritorno dello Jedi” e Il ritorno degli Ewok (1985) ambiento dopo “Il ritorno dello Jedi. Nel primo film gli Ewok acconsentono ad aiutare i fratelli Towani a salvare i loro genitori dal gigante Gorax, dopo che la loro navicella spaziale si è schiantata su Endor, lasciandoli bloccati.
  • Il pianeta “Sullust” è menzionato per la prima volta in questo film (e più tardi in altre parti della saga di Star Wars). Questo nome deriva da “Sallust (ius)”, un importante scrittore dell’antica Roma.
  • Nonostante sia un Jedi, Luke in questo film mostra diversi tratti che potrebbero attirarlo verso il Lato Oscuro, come la Forza utilizzata per strangolare, adirarsi con Darth Vader dopo che quest’ultimo ha minacciato di portare Leia al Lato Oscuro e l’indossare vestiario nero. Un’altra cosa che mostra una tendenza di Luke verso il Lato Oscuro è sul galeone di Jabba, quando attacca aggressivamente e con eccessiva foga tutti gli scagnozzi di Jabba. Tuttavia, nonostante Yoda abbia insegnato a Luke che gli Jedi non usano mai i loro poteri per attaccare, secondo il romanzo originale basato sul film, l’attacco è permesso solo quando un Jedi è in evidente inferiorità numerica.
  • Il suono viscido di Jabba the Hutt è stato realizzato principalmente utilizzando un casseruola di formaggio fuso.
  • Quando Darth Vader salva Luke Skywalker uccidendo l’Imperatore Palpatine, realizza la profezia Jedi. Distrugge l’incarnazione del Lato Oscuro e ritorna alla luce. Nel fare ciò, porta equilibrio alla Forza, proprio come ha predetto la profezia.
  • Questo film ha incassato 527 milioni di dollari nel mondo da un budget di 42 milioni (nella cifra totale sono inclusi 40 milioni della sua seconda uscita nel 1997).

La colonna sonora

  • Le musiche originali del film, candidate ad un Premio Oscar, sono del pluripremiato compositore John Williams (Indiana Jones, E.T. l’extraterrestre, Lo squalo, Jurassic Park, Salvate il soldato Ryan, Superman, Harry Potter, Mamma ho perso l’aereo).
  • Il figlio di John Williams, Joseph Williams, cantante del gruppo pop / rock dei Toto, ha collaborato ad una parte della colonna sonora e ha scritto testi per le canzoni degli Ewoks.

TRACK LISTINGS:

 

Disc 1

1. 20th Century Fox Fanfare
2. Main Title/Approaching The Death Star/Tatooine Rendezvous
3. The Droids Are Captured
4. Bounty for a Wookiee
5. Han Solo Returns
6. Luke Confronts Jabba/Den Of The Rancor/Sarlacc Sentence
7. The Pit of Carkoon/Sail Barge Assault
8. The Emperor Arrives/The Death of Yoda/Obi-Wan’s Revelation
9. Alliance Assembly
10. Shuttle Tydirium Approaches Endor
11. Speeder Bike Chase/Land of the Ewoks
12. The Levitation/Threepio’s Bedtime Story
13. Jabba’s Baroque Recital
14. Jedi Rocks
15. Sail Barge Assault (Alternate)

Disc 2

1. Parade of the Ewoks
2. Luke and Leia
3. Brother and Sister/Father and Son/The Fleet Enters Hyperspace/Heroic Ewok
4. Emperor’s Throne Room
5. The Battle Of Endor I
6. The Lightsaber/The Ewok Battle
7. The Battle Of Endor II
8. The Battle Of Endor III
9. Leia’s News/Light of the Force
10. Victory Celebration/End Title
11. Ewok Feast/Part of the Tribe
12. The Forest Battle (Concert Suite)

 

 

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