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La città che cura: trailer del documentario di Erika Rossi

La città che cura: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul documentario di Erika Rossi nei cinema italiani dal 9 maggio 2019.

pubblicato 7 Maggio 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 19:33

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

 

Il 9 maggio Lo Scrittoio e Tico Film portano nelle sale d’Italia La città che cura della regista Erika Rossi, un documentario vincitore della Borsa di Sviluppo Premio Solinas Documentario per il Cinema 2017 e inserito nella sezione Documentari Fuori Concorso della 30° edizione del Trieste Film Festival.

Il documentario, che deve il titolo al libro “La città che cura. Microaree e periferie della salute” (Collana 180 Edizioni Alphabeta Verlag, 2018) di Maria Grazia Cogliati Dezza e Giovanna Gallio, racconta un progetto di salute sul territorio di eredità basagliana in una periferia come tante, quella di Ponziana a Trieste, in cui la solitudine e le difficoltà rendono la vita degli abitanti sempre più difficile. Attraverso le vite di Plinio, un anziano pianista ipocondriaco che non vuole più uscire di casa, di Roberto che affronta la fatica di vivere dopo un grave ictus, di Maurizio che paga lo scotto di una vita di eccessi, ci si accosta all’innovativo progetto di salute pubblica presente nel quartiere secondo cui “curare” significa creare relazioni, conoscere le persone e i loro bisogni, stare insieme e condividere i problemi di ogni giorno: così si aprono nuove opportunità, nuovi scenari di vita in cui mettersi nuovamente in gioco.

Il progetto di salute pubblica raccontato nel film è un’esperienza che non ha eguali in tutta Europa. Ciò che si mette in pratica da dieci anni nella città di Trieste, implica una nuova visione del mondo, un’attitudine, un modo di essere, che accomunano tutti coloro che sono parte attiva del progetto: qui si affronta un nodo centrale del ‘fare salute’, la formazione di operatori e tecnici capaci di mettersi in discussione e di riportare l’attenzione sulle vite delle persone, senza vederle solo attraverso la lente della malattia. Il fatto che la salute delle persone passi attraverso il loro benessere emotivo e relazionale è un concetto tanto semplice e intuitivo, quanto innovativo e rivoluzionario nelle sue implicazioni.

NOTE DI REGIA

L’accesso alla salute non è uguale per tutti: la condizioni in cui le persone nascono e invecchiano influenzano le reali possibilità che quella persona ha di curarsi e guarire. Il fatto che la salute delle persone passi attraverso il loro benessere emotivo e relazionale è un concetto tanto semplice e intuitivo, quanto innovativo e rivoluzionario nelle sue implicazioni. Il progetto di salute pubblica raccontato nel film è un’esperienza che non ha eguali in tutta Europa. Ciò che
si mette in pratica da dieci anni nella città di Trieste, implica una nuova visione del mondo, un’attitudine, un modo di essere, che accomunano tutti coloro che sono parte attiva del progetto: qui si affronta un nodo centrale del ‘fare salute’, la formazione di operatori e tecnici capaci di mettersi in discussione e di riportare l’attenzione sulle vite delle persone, senza vederle solo attraverso la lente della malattia.

Erika Rossi Nata a Trieste nel 1974, negli ultimi dieci anni ha raccontato storie provenienti dal suo territorio, collaborando con diverse realtà indipendenti del Friuli Venezia Giulia e affermandosi come autrice a livello internazionale. È due volte finalista del Premio Solinas documentario per il cinema e i suoi progetti sono selezionati a Eurodoc e Archidoc, programmi di formazione europea. Nel 2012 dirige e produce Trieste racconta Basaglia, vincitore al Trieste Film Festival, menzione speciale al festival Lo Spiraglio di Roma. Nel 2014 Il viaggio di Marco Cavallo viene presentato al Torino Film Festival e ottiene il Premio Franco Rossano come miglior documentario a tema sociale. Tutte le anime del mio corpo (Italia-Slovenia 2017) è stato presentato in in concorso a Visions du Rèel 2017; vincitore del Premio della Critica SNCCI al Cinepalium Festival e del Miglior Montaggio al Golden Tree International Film Festival di Francoforte. Nel 2018 è una dei registi selezionati alla Berlinale Talent Campus.