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Cloverfield, l’analisi del Boxoffice

Il fenomeno Cloverfield è ormai passato, come un ciclone, spazzando i botteghini di mezzo mondo, per poi affievolirsi molto velocemente. Il mostro targato J.J. Abrams negli States ha esordito con incassi record, 46 milioni di dollari in 4 giorni, per poi crollare improvvisamente. Uno spaventoso -68.3% il weekend successivo, seguito da un -61.9% in quello

19 Febbraio 2008 11:00



Il fenomeno Cloverfield è ormai passato, come un ciclone, spazzando i botteghini di mezzo mondo, per poi affievolirsi molto velocemente. Il mostro targato J.J. Abrams negli States ha esordito con incassi record, 46 milioni di dollari in 4 giorni, per poi crollare improvvisamente. Uno spaventoso -68.3% il weekend successivo, seguito da un -61.9% in quello dopo. Nell’ultimo weekend, dopo 40 giorni esatti dalla sua uscita, il film si è classificato 20°, con un totale di 78 milioni di dollari.

E fuori dagli Usa come si è comportato? Andiamolo a vedere. Qui in Italia il film è stato una delusione totale, con meno di 5 milioni di dollari raccolti, in Inghilterra ha toccato quota 15, in Germania meno di 3, in Francia 5 e in Spagna meno di 4. A conti fatti, parliamo di 68 milioni di dollari raccolti fuori dagli Usa.

In conclusione in totale il film ha incassato nel mondo 145 milioni di dollari, dopo esserne costati appena 25. Un successo clamoroso, e in parte inatteso, ma seriamente rischioso in vista di un possibile sequel. Considerando che un buon 60% degli incassi sono arrivati dal primo weekend di programmazione, con un crollo successivo praticamente ovunque, tutto sarà nuovamente legato alla campagna di Viral Marketing che verrà allestita per il sequel. Ma J.J. Abrams e soci riusciranno nell’impresa di ripetere una campagna convncente e misteriosa come la prima? Il rischio è altissimo e la sfida pare davvero ardua.

Il passaparola ha obiettivamente troncato le gambe alla pellicola, che per ripetersi dovrebbe riuscire a convincere gli spettatori del primo film a ritornare in sala per il conoscere i nuovi segreti che il secondo capitolo promette.

Senza una fine, senza un perchè, senza spiegazioni di nessun tipo, di materiale per continuare la saga ce ne sarebbe a volontà. Ma il difficile sarà proprio come imbastire tutta la campagna di marketing, con la speranza di ringalluzzire la curiosità di tutti quegli spettatori che, una volta visto il film, sono probabilmente usciti dal cinema delusi, dando il via al passaparola negativo.

La stessa ‘tecnica’ di ripresa e il risicato budget di partenza dovranno per forza di cose cambiare, aumentando così ancor di più i rischi. Ma in casa Universal si fidano ciecamente e sono pronti a scommettere su un nuoco incredibile successo. Voi ci credete? Non ci resta che attendere…