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Stasera in tv: “Jackie” su Rai 3

Rai 3 stasera propone “Jackie”, film biografico del 2016 diretto da Pablo Larraín e interpretato da Natalie Portman, Peter Sarsgaard, Greta Gerwig, Billy Crudup e John Hurt.

pubblicato 25 Luglio 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 17:53

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Cast e personaggi

Natalie Portman: Jacqueline “Jackie” Bouvier
Peter Sarsgaard: Robert Kennedy
Greta Gerwig: Nancy Tuckerman
Billy Crudup: Theodore H. White
John Hurt: padre Richard McSorley
Max Casella: Jack Valenti
Beth Grant: Lady Bird Johnson
John Carroll Lynch: Lyndon B. Johnson
Sunnie Pelant: Caroline Kennedy
Caspar Phillipson: John Fitzgerald Kennedy

Doppiatori italiani

Federica De Bortoli: Jacqueline “Jackie” Bouvier
Simone D’Andrea: Robert Kennedy
Ilaria Latini: Nancy Tuckerman
Angelo Maggi: Theodore H. White
Dario Penne: padre Richard McSorley
Luigi Ferraro: Jack Valenti
Graziella Polesinanti: Lady Bird Johnson
Francesco Pezzulli: John Fitzgerald Kennedy

 

Trama e recensione

 

Dopo che il presidente Kennedy viene assassinato, la First Lady Jacqueline Kennedy combatte attraverso il dolore e il trauma per riguadagnare la sua fede, consolare i suoi figli e definire l’eredità storica del marito.

Jacqueline Kennedy aveva solo 34 anni quando il marito venne eletto Presidente degli Stati Uniti. Elegante, raffinata e imperscrutabile, è diventata immediatamente un’icona globale, una delle donne più famose del mondo, il suo gusto in fatto di moda, arredamento e arte erano ampiamente ammirati.

Poi, il 22 novembre 1963, durante un viaggio a Dallas, John F. Kennedy
viene assassinato, l’abito rosa di Jackie è inondato di sangue del marito. Quando si trova a bordo dell’Air Force One in volo verso Washington, il mondo di Jackie e la sua fede sono completamente in frantumi. Traumatizzata e distrutta dal dolore, nel corso della settimana successiva al tragico evento si trova ad affrontare l’inimmaginabile: consolare i loro due bambini, sgomberare la sua casa accuratamente restaurata e pianificare il funerale di suo marito.

Jackie si rende conto rapidamente che i successivi sette giorni determineranno come la storia definirà l’eredità di suo marito e come lei stessa sarà ricordata. Jackie è un ritratto inflessibile di una donna tanto iconica quanto misteriosa, così come un riflettere sulla fede, la storia, la mitologia e la perdita.

 

 

Curiosità

  • Il film presentato in concorso alla 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, si è aggiudicato il premio per la migliore sceneggiatura.
  • Il film ha ricevuto tre candidature ai Premio Oscar nelle categorie Miglior colonna sonora, Migliori costumi e Miglior attrice protagonista a Natalie Portman.
  • Il personaggio di Billy Crudup, classificato come “Il giornalista” nei titoli di coda, doveva essere Theodore H. White della rivista LIFE, che ha realmente intervistato Jacqueline Kennedy.
  • Il vero abito rosa indossato da Jackie Kennedy durante l’assassinio di John F. Kennedy è attualmente conservato negli archivi del Maryland. Secondo i desideri della famiglia, non sarà esposto al pubblico fino al 2103.
  • Il regista Pablo Larraín aveva solo una condizione: avrebbe realizzato il film solo se Natalie Portman avesse accettato di interpretare Jacqueline Kennedy. Il produttore Darren Aronofsky ha concordato che era l’unica scelta:”Ti chiedi se qualcuno potrebbe interpretare Jackie. È una figura così iconica”, ha detto Aronofsky. “Ma in qualche modo Natalie ti fa dimenticare che stai guardando Natalie. In qualche modo attraverso la sua magia e il voodoo, può sparire in qualsiasi ruolo.”
  • Jacqueline Kennedy ha condotto una vita sfaccettata di potere e influenza, ma quando si è trattato di scrivere di lei, la sceneggiatrice e giornalista Noah Oppenheim ha capito che c’era una storia che parlava della sua psiche nel modo più avvincente, quella dei giorni straordinariamente consequenziali che la First Lady trascorse quasi da sola alla Casa Bianca dopo la morte di suo marito.
  • Il produttore Darren Aronofsky ha detto della sua reazione a questo film: “È stato un progetto così interessante da intraprendere. Penso che possa essere molto importante riconoscere che anche le icone che guardiamo di più sono in realtà umane. Non si indeboliscono esplorandole, non solo il loro coraggio e la loro forza, ma anche le loro paure e i loro dubbi. Penso, in definitiva, che renda qualcuno come Jackie Kennedy ancora più reale e più potente.”
  • Alla fine, tutti sul set erano stupiti da come Natalie Portman sembrava quasi consumata dall’essenza di Jacqueline Kennedy. Il produttore Mickey Liddell ha dichiarato: “In quel preciso momento, era davvero Jackie Kennedy. Era chiaro quanto studiasse, quanto leggesse e quanto si preparasse, non c’è mai stato un momento falso.”
  • Durante la turbolenta settimana, dopo l’assassinio del presidente John F. Kennedy, Jacqueline Kennedy si costruì inconsapevolmente una reputazione come una persona coraggiosa e amata come suo marito, progettando il suo funerale per farlo diventare una catarsi nazionale straordinariamente grandiosa. “Non era sua intenzione rendersi un’icona”, osserva Pablo Larraín. “Ma nel tentativo di proteggere l’eredità di suo marito, è diventata una cosa sola. C’era un divario tra il suo obiettivo e il risultato reale, che è una delle molte cose che ho trovato interessante da esplorare in questa storia.”
  • Il film costato 9 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 36.

Note di regia


“Una pallottola ha attraversato il collo del Presidente; una successiva pallottola, letale, ha frantumato il lato destro del cranio…” Sua moglie Jacqueline Kennedy, trentaquattrenne, era seduta accanto a lui”. “Accanto a lui”. Cosa avrà provato? Tutti conosciamo la storia dell’assassinio di John F. Kennedy. Ma cosa succede se spostiamo la nostra attenzione su di lei? Come saranno stati i giorni successivi per lei, annegata nel dolore, i figli lontani, gli occhi di tutto il mondo puntati addosso? Jackie era una regina senza corona, che perse in un colpo solo trono e marito. Donna piena di stile, desiderabile, sofisticata, Jacqueline Kennedy è stata una delle donne più fotografate e presenti nella cronaca del XX° secolo. Eppure sappiamo poco di lei. Estremamente discreta e imperscrutabile, è forse la donna famosa meno conosciuta dell’era moderna. Mi piace pensare che non avremo mai certezze su di lei. Non conosceremo mai il suo profumo, o che luce avesse negli occhi quando la incontravi. Tutto ciò che possiamo fare è cercare. E mettere insieme un film fatto di frammenti. Brandelli di ricordi. Luoghi. Idee. Immagini. Persone. Il Presidente Kennedy morì giovane, il tempo in cui rimase in carica venne interrotto bruscamente, i pochi successi conseguiti rischiavano di essere presto dimenticati. Persino mentre era offuscata dal dolore della perdita, Jacqueline Kennedy sapeva che qualcuno avrebbe dovuto portare a compimento la sua storia. Nel corso di pochissimi giorni riuscì a trasformare suo marito in una leggenda. Definì la sua immagine e rafforzò quella che sarebbe stata la sua eredità politica. E facendo questo divenne lei stessa un’icona, conosciuta per sempre in tutto il mondo con il solo nome di battesimo… Jackie. [Pablo Larrain]

 

La colonna sonora

  • Le musiche originali del film, candidate ad un Premio Oscar, sono di Mica Levi, la compositrice e cantautrice britannica, nota anche come “Micachu”, è alla sua prima nomination all’Oscar e alla sua seconda colonna sonora cinematografica dopo aver musicato il dramma fantascientifico Under the Skin con Scarlett Johansson.
  • La compositrice Mica Levi si è ispirata al mood dell’epoca, con strumenti vintage e influenze che vanno dai maestri jazz degli anni ’60, John Coltrane e Morton Feldman, al musical “Camelot” di Lerner e Lowe, che il presidente John F. Kennedy amava.

 

[quote layout=”big”]Sul computer, ho messo insieme un gruppo di strumenti che mi piacevano e che sembravano essere dell’epoca, il vibrafono, i flauti, gli archi, un po’ di clarinetto, un po’ di piano e percussioni. Anche i rullanti erano importanti, dando un tocco militare ad alcuni di essi.[/quote]

  • Il regista Pablo Larraín ha trovato la colonna sonora sorprendente. “Ciò che amo di Mica (Levi), è che capisce che l’immagine è una cosa, il suono è un’altra e la musica è un’altra ancora e non dovrebbero essere la stessa cosa per creare una quarta idea. Lei crea musica molto emotiva, musica che, quando la metti con le immagini, crea qualcosa di molto imprevedibile, pieno di terrore esistenziale e di bellezza.”

TRACK LISTINGS:

1. Intro
2. Children
3. Car
4. Tears
5. Autopsy
6. Empty White House
7. Graveyard
8. Lee Harvey Oswald
9. Walk To The Capitol
10. Vanity
11. Decision Made
12. Burial
13. The End
14. Credits

 

 

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