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Sono solo fantasmi, la recensione: Ghostbusters in salsa napoletana per Christian De Sica

Da un’idea dello sceneggiatore de Lo chiamavano Jeeg Robot, il nuovo film di Christian De Sica.

pubblicato 11 Novembre 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 15:41

A un anno da Amici come prima, il 68enne Christian De Sica torna dietro la macchina da presa insieme al figlio Brando per girare il suo nono film da regista dal 1991 ad oggi, ovvero Sono solo Fantasmi, comedy horror nata da un’idea di Nicola Guaglianone, 4 anni fa esploso con Lo chiamavano Jeeg Robot. Chiaro, per non dire sfacciato, il riferimento a Ghostbusters di Ivan Reitman, sin dalla primissima scena e in tutto il suo sviluppo, che vede tre fratellastri inventarsi acchiappafantasmi nella città più scaramantica al mondo. Napoli.

Thomas, interpretato dal solito strabordante De Sica, è un ex mago in bolletta alla Giucas Casella epurato dalla tv dopo non essere riuscito a slegare le mani di una spettatrice; Carlo, interpretato da un Carlo Buccirosso versione ‘cummenda milanese’, è un napoletano sottomesso a moglie e suocero settentrionali, mentre Ugo, interpretato da un dimagrito Gianmarco Tognazzi, è un tonto geniale dai più visto come pazzo. I tre fratellastri si ritrovano nella vecchia casa del padre, appena deceduto e sommerso dai debiti, da estinguere in poco più di un mese. Ed è qui che nasce l’idea, in grado di cavalcare la superstizione e la credulità napoletana: diventare investigatori del paranormale. Inizialmente convinti che sia tutta una pagliacciata, i tre finiscono per ritrovarsi letteralmente in una tempesta di spettri, con una secolare strega da loro liberata che minaccia di distruggere il capoluogo campano.

E’ una commedia atipica, questa Sono solo Fantasmi firmata De Sica, perché chiamata a gestire due generi apparentemente agli antipodi. La comedy, per l’appunto, e l’horror. Far paura e sorridere al tempo stesso. Impresa tutt’altra che semplice, quella intrapresa dagli sceneggiatori Andrea Bassi (Non ci resta che il Crimine), Luigi Di Capua (Smetto quando Voglio) e Christian De Sica, che omaggia platealmente il padre Vittorio, indossandone persino gli abiti con spaventosa credibilità. Trainato dalle ottime musiche di Andrea Farri, Sono solo fantasmi ha il pregio di osare, di provare a guardare ad un tipo di commedia che sia commistione di generi, per quanto indubbiamente imperfetta (a partire da quasi tutti i personaggi secondari che sono più o meno inutili) ma al tempo stesso divertente.

A completare il cast non solo Nadia Rinaldi, che ritrova De Sica a quasi 20 anni dal mitologico Faccione (ma la mente torna subito all’epocale sketch di Anni 90), ma anche un impeccabile Leo Gullotta (dopo Uomini, Uomini, Uomini, 3 e Simpatici e antipatici) e il giovane Francesco Bruni, 12 mesi fa sempre al fianco di Christian in Amici come Prima. Un progetto ambiguo anche nei toni, perché se le risate sono spesso figlie di scurrilità varie, tra parolacce e un fantasma con il cagotto che travolge di escrementi un ristorante, l’impianto è chiaramente pensato anche per un pubblico più adolescenziale, da ammaliare attraverso l’esca di spiriti e demoni.

Il plot segue pedissequamente il capolavoro di Reitman del 1984, con tanto di apparizione paranormale iniziale ancor prima dei titoli di testa e disastro finale che rischia di cancellare l’intera città, mentre la regia di De Sica torna ad abbracciare una ventata di freschezza grazie alla presenza del figlio Brando, che prima o poi riuscirà a girare un film tutto suo senza rimanere completamente ai margini dei credits. De Sica, imbolsito come mai accaduto prima e con inedito lungo capello, traina un’opera che sfrutta la CG per rendere credibili spiriti ed eruzioni vulcaniche, mentre papà e figlio seminano jumpscare a buon mercato per provare a bilanciare i generi, con annesso intrigante cortometraggio animato al suo interno.

Il risultato è un simpatico, caciarone, volgarotto, difettoso, malinconico e curioso minestrone che guarda alle action-comedy americane anni ’80, inciampando in uno script frettoloso e a tratti caotico ma senza mai affondare in quelle sciatte regie a cui troppo spesso siamo stati abituati. Tutto questo in attesa che Christian, finalmente, possa davvero portare al cinema suo padre Vittorio in un film a lui interamente dedicato, dopo aver in questo caso dipinto un papà assente, buono, egoista e libertino.

[rating title=”Voto di Federico” value=”6″ layout=”left”]

Sono solo fantasmi (Ita, commedia, 2019) di Christian De Sica; con Christian De Sica, Carlo Buccirosso, Gianmarco Tognazzi, Gianni Parisi, Leo Gullotta, Ippolita Baldini, Francesco Bruni, Valentina Martone e Nadia Rinaldi – uscita in sala: 14 novembre