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The Batman: Robert Pattinson non crede che il Cavaliere oscuro sia un supereroe

Robert Pattinson, il nuovo Bruce Wayne cinematografico, non crede che Batman debba essere considerato un supereroe.

pubblicato 2 Dicembre 2019 aggiornato 21 Agosto 2021 15:05

Dopo il casting a sorpresa della star di Twilight per il ruolo di Bruce Wayne nel film The Batman di Matt Reeves, Pattinson rimpiazzerà Ben Affleck che ha interpretato il Cavaliere oscuro per l’ultima volta nel film Justice League del 2017.

In una nuova intervista Robert Pattinson ha rivelato di non pensare che Batman possa essere considerato un supereroe a tutto tondo.

[quote layout=”big”]Batman non è un supereroe (ride)…È strano. Mi rifiuto sempre di considerarlo tale. Mi dico sempre: ‘Lui non lo è, perché devi avere poteri magici per essere un supereroe”.[/quote]

 

Tanto per rincarare la dose, Robert Pattinson ha anche detto che Batman non è nemmeno un vero eroe.

[quote layout=”big”]Batman non è un eroe. È un personaggio complicato. Non credo che potrei mai interpretare un vero eroe, ci deve sempre essere qualcosa di un po’ sbagliato.[/quote]

 

Che Batman non sia uno “stinco di santo”, che debba confrontarsi con i propri demoni e un trauma infantile ogni singolo giorno della sua vita, e che utilizzi metodi poco ortodossi rispetto ad un Superman o una Wonder Woman, è cosa nota, ma da qui a togliergli la “patente” di supereroe ce ne corre. Inoltre occhio al termine “poteri magici” altrimenti anche Harry Potter e Gandalf potrebbero essere considerati supereroi.

Il pensiero di Pattinson risulta un tantino semplicistico. Batman ha letteralmente forgiato il suo corpo per resistere al dolore e le sue abilità deduttive ne fanno un detective straordinario. Aggiungiamo al mix un costume che è di fatto un’armatura e una sfilza di veicoli e gadget incredibili che fanno del Cavaliere oscuro un supereroe a tutti gli effetti, di fatto superiore ad altri “vigilanti”, vedi Daredevil e il Punitore. Inoltre il solo fatto di essere un membro fondatore dell’iconica Justice League, che di certo non sono una banda di vigilanti, è un altro tassello che va a segnare il percorso del personaggio le cui motivazioni dal mero desiderio di vendetta si sono nel corso del tempo inevitabilmente evolute.

Chiaramente la definizione di supereroe non si limita ad una fredda descrizione da vocabolario (…personaggio dotato di poteri eccezionali, dei quali si serve per salvare gli esseri umani in pericolo), ma la complessità di ogni eroe o antieroe si basa su motivazioni, atti e scelte di vita che ne definiscono la personalità rendendo il discorso dei superpoteri, che siano parte del DNA o frutto di tecnologia, una questione di secondo piano rispetto ad un discorso più ampio che ribadiamo, non andrebbe eccessivamente semplificato.

 

Fonte: Today