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L’uomo invisibile: curiosità e recensione del thriller con Elisabeth Moss

L’uomo invisibile è disponibile in digitale – Leggi la recensione di Cineblog del thriller-horror Blumhouse.

pubblicato 4 Aprile 2020 aggiornato 29 Luglio 2020 12:14

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ATTENZIONE!!!La recensione include SPOILER sul film.

 

La versione thriller-horror del classico fantascientifico L’uomo invisibile prodotta da Blumhouse è approdata direttamente in streaming, saltando la tappa nelle sale cinematografiche a seguito dell’emergenza Cornavirus. Il film segue Cecilia Kass, interpretata dalla Elisabeth Moss della serie tv The Hadmaid’s Tale, una giovane donna in fuga da una relazione violenta e manipolatrice con un ricco e brillante scienziato (Oliver Jackson-Cohen), Cecilia si nasconde con l’aiuto della sorella (Harriet Dyer) e di un agente di polizia loro amico d’infanzia (Aldis Hodge). Ma quando il violento ex di Cecilia si suicida e le lascia in eredità una parte cospicua della sua vasta fortuna, Cecilia sospetta che la sua morte sia solo una messa in scena. Mentre una serie di inquietanti coincidenze diventano letali e minacciano la vita di coloro che ama, la sanità mentale di Cecilia inizia a vacillare, nel suo disperato tentativo di dimostrare di essere braccata da qualcuno che nessuno può vedere.

La formula Blumhouse, costituita da budget limitati e rivisitazioni in chiave thriller-horror, stavolta funziona egregiamente dopo l’imbarazzante Fantasy Island, una versione horror dell’amata serie tv Fantasilandia su cui preferiamo stendere un velo pietoso e passare oltre. Tornando a L’uomo invisibile lo sceneggiatore Leigh Whannell specializzato in horror e qui alla sua terza regia, dopo l’ottimo Insidious 3 – L’inizio e il sorprendente Upgrade, mantiene la parte fantascientifica dell’opera originale, ma aggiorna l’elemento invisibilità donata non più da una sostanza chimica (la monocaina del film originale), ma da una tuta tecnologicamente avanzata che strizza l’occhio la sistema di occultamento dell’alieno Predator, nella parte finale del film c’è anche un omaggio visivo e sonoro proprio al classico anni ’80 di John McTiernan. L’esperienza di Whannell con l’horror e il thriller è palese, il regista maneggia con dovizia la suspense, crea uno stalker invisibile che sembra una qualche entità sovrannaturale intenta a perseguitare la protagonista, una efficace e intensa Elisabeth Moss protagonista assoluta.

L’uomo invisibile di Blumhouse non è solo un intrigante e intelligente aggiornamento di un personaggio iconico, ma è anche un’operazione che tratta l’odioso tema della violenza sulle donne, non solo fisica ma anche psicologica con partner che diventano padri-padroni e tutta parte dell’ossessione che trasforma gli uomini in stalker e che spesso sfocia nel femminicidio, reato purtroppo non ancora perseguito con la dovuta durezza (ogni riferimento ad una legislazione italiana troppo spesso dalla parte dei carnefici non è puramente casuale).

L’uomo Invisibile è un esempio da seguire sul come rivisitare classici che hanno fatto la storia del cinema di genere, il film originale del 1933, basato sul classico letterario di H.G. Wells e diretto da James Whale, all’epoca della sua uscita conquistò critica e spettatori diventando il secondo più grande successo horror della Universal dopo Frankenstein (sempre di Whale) contribuendo a lanciare l’iconico franchise dei “Mostri della Universal” che molti appassionati di horror ancora considerano di culto.

 

[rating title=”Voto di Pietro” value=”7.5″ layout=”right”]

Il film è disponibile su:

TIMvision

CHILI

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Rakuten Tv

 

Curiosità

  • Inizialmente il film doveva far parte del “Dark Universe”, con Johnny Depp nel ruolo del personaggio principale e Ed Solomon per la sceneggiatura, ma sono stati apportati dei cambiamenti al “Dark Universe” per concentrarsi sulla narrazione individuale e abbandonare il concept di universo condiviso dopo il fallimento al botteghino del reboot La mummia con Tom Cruise, che a sua volta è stato un tentativo di riavviare il “Dark Universe” dopo la delusione al botteghino di Dracula Untold (2014).
  • La parete esterna dell’istituto mentale ha dei graffiti che raffigurano Billy il Pupazzo, la bambola che il killer Jigsaw usa in Saw – L’enigmista (2004). Il regista Leigh Whannell ha scritto e recitato in Saw – L’enigmista (2004).
  • Il romanzo originale “L’uomo invisibile” viene pubblicato per la prima volta nel 1897. L’adattamento cinematografico più celebre del romanzo è quello del 1933 diretto dal regista James Whale ed interpretato da Claude Rains. Altri film ispirati al personaggio includono Avventure di un uomo invisibile di John Carpenter con protagonista Chevy Chase, L’uomo senza ombra di Paul Verhoeven con Kevin Bacon e la parodia Gianni e Pinotto contro l’uomo invisibile. Nel 1940 venne realizzato una versione del personaggio al femminile dal titolo La donna invisibile con protagonista Virginia Bruce.
  • Questo film segna il primo tentativo del produttore Jason Blum di riavviare il “Monster Universe” degli Universal Studios.
  • Armie Hammer e Alexander Skarsgard sono state le prime scelte dello studio per il ruolo di protagonista.
  • Il nome del personaggio principale, Cecilia, deriva dal latino “Caecus” che significa cieco.
  • Elisabeth Moss ha doppiato una ragazza in un episodio di Batman: The Animated Series. La trama presentava un uomo che aveva trovato il modo di diventare invisibile e ad un certo punto tentò di rapire sua figlia, interpretata da una giovane Moss.
  • David S. Goyer è stato ingaggiato per scrivere la sceneggiatura all’inizio del 2007. Goyer è rimasto attaccato al progetto fino al 2011 con poco o nessun sviluppo del film.
  • L’uomo al colloquio di lavoro con Cecilia è interpretato da Benedict Hardie, che è apparso anche nel precedente film di Leigh Whannell, Upgrade (2018).
  • Easter Egg – Quando Cecilia dorme e Adrian le sta fotografando, al suo risveglio alza lo sguardo e vede un cappello e un trench su un appendiabiti. Questo è un riferimento al travestimento dell’Uomo Invisibile nella serie originale del 1933-1951.
  • Easter Egg – Quando Cecilia è in ospedale e vede un paziente che la fissa su una barella, tutta la sua testa è fasciata a parte i suoi occhi. Questa estetica della testa fasciata è un riferimento al travestimento dell’Uomo Invisibile nella serie originale dal 1933-1951.
  • (SPOILER) In entrambi i film del 1933 e del 2020, l’Uomo Invisibile viene ucciso da un colpo di pistola. Dove il fuoco viene usato nell’originale per attirarlo fuori dal nascondiglio per finire ucciso dalla polizia, un estintore è stato usato nel remake per scoprire il personaggio ucciso con una pistola.
  • Sul muro dell’ospedale c’è un poster che mostra due figure nere, ma una di esse ha pezzi mancanti, questo fa presagire come apparirà l’Uomo Invisibile una volta che il suo abito è stato danneggiato da Cecilia.
  • Il film risolve il problema più grande con le versioni precedenti della storia. A causa di come funziona la biologia dell’occhio umano, se tutte le cellule di una persona fossero trasparenti, la persona invisibile non sarebbe in grado di vedere. Cambiare l’invisibilità in una tuta, simile all’alieno di Predator (1987) aggira questo problema comune. (FINE SPOILER)

La colonna sonora

 

  • Le musiche originali del film sono del compositore britannico Benjamin Wallfisch (Lights Out – Terrore nel buio, Annabelle 2: Creation, It 1 & 2, Shazam!, Hellboy).

TRACK LISTINGS:

1. Cobolt
2. Escape
3. He’s Gone
4. This Is What He Does
5. We’ve Got That In Common
6. Make It Rain
7. Attack
8. Why Me
9. The Suit
10. Asylum
11. He’s Behind You
12. House Fight
13. It’s All a Lie
14. Surprise
15. Denouement

 

 

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