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Roger Corman lancia il suo Quarantine Film Festival

Volete che il vostro sia il primo film ad aggiudicarsi il Corman Quarantine Film Festival? Ecco come provarci

pubblicato 18 Aprile 2020 aggiornato 29 Luglio 2020 11:47

«Il primo e si spera ultimo» nel suo genere; esordisce così Roger Corman in un suo post su Instagram, dove per l’appunto promuove questa iniziativa, a dire il vero un pelo inflazionata oramai, attraverso cui esorta registi o semplicemente aspiranti tali a cimentarsi in un cortometraggio da girare interamente tra le mura di casa, o nel proprio giardino, per i più fortunati.

A parte questo, i requisiti sono per forza di cose ridotti ad altre due semplici regole: in primis, il corto non deve superare i due minuti, e in secondo luogo dev’essere girato con uno smartphone. «Un numero sorprendente di registi di successo hanno cominciato con me. Perciò abbiamo deciso di dare vita a qualcosa di nuovo: il primo e si spera ultimo Corman Quarantine Film Festival».

Per un cineasta che del low budget ne ha fatto più che una bandiera, su cui in buona sostanza c’ha edificato una carriera e relative fortune, l’iniziativa, più che sensata, sembra quasi scontata. Non a caso Corman invita a preservare certe condizioni, consigliando di servirsi di chiunque si trovi in casa quali attori, nonché delle luci che sempre tra le mura domestiche si usano comunemente.

Il contest è partito questo mercoledì e sarà possibile parteciparvi ancora per due settimane. A cose fatte, il vincitore verrà comunicato attraverso un trailer del corto scelto, montato dallo stesso Corman. In palio? Un certificato firmato dal regista attestante che il lavoro del vincitore si è aggiudicato il Best Picture Award for the first and last Corman Quarantine Film Festival.

Per concorrere, s’ha da pubblicare il tutto servendosi dell’hashtag #CormanChallenge; al resto penserà lui (e verosimilmente il suo team). Non si è capito a che titolo, Corman ha chiamato a raccolta, tra gli altri, Eli Roth, Andy Muschietti e Peter Bogdanovich. È possibile che si debba competere anche con loro… anche se, tutto sommato, lo si farebbe ad armi pari.