Home Curiosità Mai Stati Uniti: locandina, foto, trailer e note dei fratelli Vanzina

Mai Stati Uniti: locandina, foto, trailer e note dei fratelli Vanzina

Ricky Memphis, Vincenzo Salemme, Ambra Angiolini, Giovanni Vernia ed Anna Foglietta. Tutti insieme per… Mai Stati Uniti

pubblicato 30 Novembre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 19:41

29 anni dopo Dopo Vacanze in America e 20 anni dopo Sognando la California, Carlo ed Enrico Vanzina tornano negli States grazie a Mai Stati Uniti, commedia in uscita il 3 gennaio. Loro sedicesimo film degli ultimi 10 anni, Mai Stati Uniti si mostra finalmente attraverso il primo trailer, accompagnato da foto e poster. Un trailer in cui spicca soprattutto la ‘romanità’ di Ricky Memphis, da affiancare al partenopeo di Vincenzo Salemme. A chiudere il terzetto maschile Giovanni Vernia, con Ambra Angiolini ed Anna Foglietta, da ieri ‘erotica’ in sala con L’amore è Imperfetto, protagoniste femminili della pellicola. Tra gag e giochi di parole con l’inglese maccheronico all’italiana, lo script sembrerebbe praticamente essersi scritto da solo.

Un film che proverà a raccontarci la storia di Antonio (Vincenzo Salemme), cameriere rovinato dalla passione per il gioco, Angela (Ambra Angiolini), segretaria single divorata dall’ansia e dagli attacchi di panico, Nino (Ricky Memphis), ex meccanico, divorziato e senza più lavoro, Carmen (Anna Foglietta), precaria votata unicamente allo shopping e all’apparenza, e Michele (Giovanni Vernia), giovanotto ingenuo cresciuto in uno zoo. Tra di loro, a parte i guai, i cinque hanno ben poco in comune, anzi non si conoscono proprio. Ma vengono uniti da un notaio, e soprattutto dal destino, grazie all‘eredità di un padre mai conosciuto e di cui nessuno di loro sospettava l’esistenza. Erano fratelli e non lo sapevano! Adesso, per incassare l’eredità, tutti insieme devono portare le ceneri del padre negli United States of America e spargerle in un lago dell’ Arizona. In bilico tra commedia e verità, tra disavventure e confronti umani, tra feroci litigate e improvvise tenerezze, tra divertimento e sentimento, inizia così il curioso viaggio oltreoceano di questa “strana famiglia” e dei suoi componenti, che finora non sono Mai Stati Uniti…

Dopo il saltino, per finire, le note dei due fratelli Vanzina, che mettono così un punto alla loro personale ‘trilogia’ americana.


Mai Stati Uniti: locandina, foto, trailer e note dei fratelli Vanzina
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Mai Stati Uniti: locandina, foto, trailer e note dei fratelli Vanzina
Mai Stati Uniti: locandina, foto, trailer e note dei fratelli Vanzina

Questo è il terzo film, la terza commedia, che Carlo ed io ambientiamo negli United States of America. Il primo, negli anni 80 fu il cult “Vacanze in America”. Poi, negli anni 90, fu  la volta di  “Sognando la California”. Erano due film buffi, on the road, con un cast corale.
Anche “Mai Stati Uniti” è un film comico corale, on the road. Rispetto agli altri due, però, è un film più maturo che affronta un argomento di grande spessore: il senso della famiglia. Mettiamo in scena cinque personaggi male in arnese: Vincenzo Salemme, un cameriere rovinato dalla sua passione per il gioco d’azzardo, Ambra Angiolini, una segretaria d’azienda devastata dalle nevrosi, Ricky Memphis, un uomo abbandonato dalla moglie e in caduta libera, Anna Foglietta, una precaria superficiale, molto allegra nella sua vita sessuale, Giovanni Vernia, un bambinone leggermente autistico cresciuto senza genitori in uno zoo. All’inizio del film, questi cinque personaggi scoprono di essere figli dello stesso padre, insomma di essere fratelli. Il viaggio che faranno, tutti insieme, per andare a spargere le ceneri del padre in Arizona (solo così potranno mettere mano ad una cospicua eredità), è un percorso che li farà scontrare, li farà litigare, ma alla fine farà loro scoprire il senso della fratellanza. E della famiglia.
Ci tengo a ribadire che questo è un film comico. Una commedia-comica. Abbiamo cercato, insieme a Carlo e ad Edoardo Falcone, di scrivere una storia piena di situazioni buffe. Abbiamo privilegiato un dialogo sempre pieno di battute. Insomma, siamo tornati a quel cinema di grande intrattenimento popolare che è stato il marchio di fabbrica della nostra lunga cavalcata nel cinema italiano.
 Penso che sia un film onesto. Scritto con attenzione, ben recitato e soprattutto diretto con grande mestiere e con grande leggerezza da Carlo. Gli sfondi americani, in South Dakota, in Utah, in Nevada, in Colorado ed in Arizona, rendono il film molto piacevole da vedere.
Abbiamo anche cercato di contaminare la storia con riferimenti spiritosi provenienti dal  cinema americano. Dal western, ai film più propriamente on the road, “Thelma e Louise”, “Cinque pezzi facili”, “Easy Rider”, fino alle commedie giovanili di oggi tipo “Una notte da leoni”.
Credo proprio che “Mai Stati Uniti” sia un film divertente, realizzato con assoluta professionalità.


Note di Carlo ed Enrico Vanzina