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Venezia 2020, The Book of Vision: trailer del film che apre la Settimana della Critica

Il film d’esordio di Carlo S. Hintermann debutta al Festival di Venezia il 3 settembre.

pubblicato 20 Luglio 2020 aggiornato 29 Luglio 2020 09:50

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

 

Disponibile il trailer italiano di The Book of Vision, il film che aprirà la 35° edizione della Settimana Internazionale della Critica a Venezia il 3 settembre.

Con “The Book of Vision”, Carlo S. Hintermann firma il suo primo lungometraggio e dirige un cast internazionale che vanta nomi come Charles Dance, attore inglese star della serie tv Il trono di spade, Lotte Verbeek, molto nota al mondo delle serie TV (The Black List, Outlander, I Borgia), Sverrir Gudnason protagonista di Borg McEnroe, Isolda Dychauk (I Borgia, Faust, TwoGirls) e Filippo Nigro.

La trama ufficiale:

Eva (Lotte Verbeek), una giovane e promettente dottoressa, abbandona la sua carriera per immergersi nello studio della Storia della medicina e mettere in discussione tutto: la propria natura, il proprio corpo, la propria malattia e un destino che sembra segnato. Johan Anmuth (Charles Dance) è un medico nella Prussia del Settecento, in bilico tra nuove spinte razionaliste e antiche forme di animismo. Book of Vision è il manoscritto capace di intrecciare le loro esistenze in un vortice ininterrotto. Lontano dall’essere un testo scientifico, il libro contiene le speranze, le paure e i sogni di più di 1800 pazienti: il medico prussiano sapeva come ascoltarli e il loro spirito vaga ancora tra le pagine, dove vita e morte fanno entrambe parte di un unico flusso. La storia di Anmuth e dei suoi pazienti darà così a Eva la forza per vivere appieno la propria vita, comprendendo che niente si esaurisce nel proprio tempo.

Altissimo il valore artistico, estetico e produttivo del film, che porta la firma di eccellenze del settore a partire dal produttore esecutivo Terrence Malick. Direttore della fotografia Joerg Widmer, tra i più celebrati direttori della fotografia europei, Scenografo David Crank, considerato uno dei più talentuosi scenografi americani e costumista Mariano Tufano, vincitore del David di Donatello per i costumi di Nuovomondo nel 2007. Musiche Hanan Townshend in collaborazione con Federico Pascucci.

 

 

[quote layout=”big” cite=”Carlo S. Hintermann – Regista]La possibilità di attraversare il tempo mi ha sempre affascinato. Forse il primo motivo per cui mi sono innamorato del cinema è la sua capacità di saltare in dimensioni temporali e spaziali diverse. The Book of Vision fa di questa possibilità un elemento di forza. La passione maturata verso i film fantasy degli anni ’80 e ’90 con i quali sono cresciuto, da I Goonies a Labyrinth, da La Storia infinita a Ritorno al futuro, ha un ruolo importante. Il meccanismo è lo stesso: aprire una porta verso una dimensione inaspettata, verso il fantastico. Dal punto di vista visivo sia la parte contemporanea che quella del passato tengono conto di questa porta: ogni luogo, ogni oggetto, ogni azione ha una valenza ambigua, in bilico tra due dimensioni.[/quote]

 

L’artwork ufficiale del film è stato realizzato da Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ, Conceptual Visual Designer del film.

[quote layout=”big”]Di questo lavoro ho provato a cogliere e isolare la visione trascendente e immanente della natura, che brulica fuori e dentro il corpo, sempre in mutamento come l’anima. Per un artista visuale raccontare le storie senza tempo è allo stesso tempo una grande sfida formale e di onestà, ma anche un’opportunità rarissima. Non posso quindi che essere grato per essere stato considerato all’altezza di presentare un’opera tanto profonda, complessa e ricca.[/quote]

 

“The Book of Vision” è co-prodotto con Entre Chien et Loup (Belgio) e Luminous Arts Productions (UK) con Rai Cinema e il sostegno della Direzione Generale Cinema e la Provincia di Trento.

 

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