Home Curiosità E’ morta Olivia de Havilland, la Melania Hamilton di “Via col vento”

E’ morta Olivia de Havilland, la Melania Hamilton di “Via col vento”

Blogo ricorda l’attrice americana Premio Oscar Olivia de Havilland scomparsa a 104 anni.

pubblicato 26 Luglio 2020 aggiornato 29 Luglio 2020 09:41

È scomparsa a 104 anni Olivia de Havilland, attrice americana due volte vincitrice del premio Oscar, protagonista di Via col vento e sorella maggiore dell’attrice Joan Fontaine. A dare la triste notizia l’addetta stampa Lisa Goldberg che ha dichiarato che de Havilland è morta per cause naturali nella sua residenza a Parigi.

Olivia de Havilland nasce a Tokyo il 1° luglio 1916 da un avvocato e un’ex attrice. Sua sorella Joan, che in seguito divenne famosa come Joan Fontaine, nacque l’anno seguente. Il suo cognome deriva da suo nonno paterno. I suoi genitori divorziarono quando Olivia aveva solo tre anni e si trasferì con sua madre e sua sorella in California. Dopo essersi diplomata al liceo si appassionò alla recitazione e in una recita scolastica di Sogno di una notte di mezza estate venne notata dal regista, attore e produttore Max Reinhardt che rimase così colpito dalla sua performance che la volle sia per la versione teatrale che, successivamente, per la versione cinematografica della Warner Bros.. Lo studio fiutato il talento dell’attrice la opziona con un contratto di sette anni durante i quali appare in Colpo proibito (1935), Alibi Ike (1935) e Capitan Blood (1935) al fianco del divo dei film d’avventura Errol Flynn con cui l’attrice reciterà in altri sette film tra cui La leggenda di Robin Hood (1938). Nel 1939 Warner Bros. permette all’attrice di recitare in Via col vento (1939) in cui de Havilland interpreta Melanie Hamilton e conquista la sua prima nomination all’Oscar come migliore attrice non protagonista.

Nel 1941 l’attrice interpreta Emmy Brown in La porta d’oro (1941), ruolo che le regalerà la sua seconda nomination all’Oscar, questa volta per la migliore attrice protagonista, la statuetta però andò a sua sorella Joan per il suo ruolo in Il sospetto (1941). Seguirà uno scontro con Warner Bros. per beghe contrattuali con de Havilland che fece causa allo studio, la causa non le permise di recitare per un po’ di tempo, ma alla fine vinse la causa e creò anche un precedente noto “de Havilland decision” che diede nuovi diritti agli attori rispetto a potenziali contratti “capestro” dei grandi studios. Ritornata sullo schermo nel 1946, Olivia apparirà in quattro film, uno dei quali, A ciascuno il suo destino (1946) le varrà l’Oscar alla migliore attrice protagonista.

Nel 1948 arriva un altro ruolo memorabile, quello di una donna che soffre di un esaurimento nervoso in La fossa dei serpenti (1948) che vale a de Havilland un’altra nomination all’Oscar per la migliore attrice protagonista, ma quell’anno perde contro Jane Wyman in Johnny Belinda (1948). Ne 1949 ancora una nomination all’Oscar alla migliore attrice protagonista per il film L’ereditiera (1949). Dopo una pausa di tre anni, Olivia torna a recitare in Mia cugina Rachele (1952), ma da quel momento in poi le sue apparizioni sullo schermo si diradano a favore di ruoli a Broadway e in tv. La sua ultima apparizione sul grande schermo risale al 1979 in The Fifth Musketeer mentre l’ultimo ruolo della sua carriera risale al 1988 nel film tv Una corona per Wally.

 

Filmografia

Alibi Ike, regia di Ray Enright (1935)
Colpo proibito (The Irish in U.S.), regia di Lloyd Bacon (1935)
Sogno di una notte di mezza estate (A Midsummer Night’s Dream), regia di Max Reinhardt e William Dieterle (1935)
Capitan Blood (Captain Blood), regia di Michael Curtiz (1935)
Avorio nero (Anthony Adverse), regia di Mervyn LeRoy (1936)
La carica dei seicento (The Charge of the Light Brigade), regia di Michael Curtiz (1936)
Call It a Day, regia di Archie Mayo (1937)
Avventura a mezzanotte (It’s Love I’m After), regia di Archie Mayo (1937)
L’ultima beffa di Don Giovanni (The Great Garrick), regia di James Whale (1937)
Occidente in fiamme (Gold is Where You Find It), regia di Michael Curtiz (1938)
La leggenda di Robin Hood (The Adventures of Robin Hood), regia di Michael Curtiz e William Keighley (1938)
La quadriglia dell’illusione (Four’s a Crowd), regia di Michael Curtiz (1938)
Hard to Get, regia di Ray Enright (1938)
Wings of the Navy, regia di Lloyd Bacon (1939)
Gli avventurieri (Dodge City), regia di Michael Curtiz (1939)
Il conte di Essex (The Private Lives of Elizabeth and Essex), regia di Michael Curtiz (1939)
Raffles, regia di Sam Wood (1939)
Via col vento (Gone with the Wind), regia di Victor Fleming (1939)
My Love Came Back, regia di Curtis Bernhardt (1940)
I pascoli dell’odio (Santa Fe Trail), regia di Michael Curtiz (1940)
Bionda fragola (The Strawberry Blonde), regia di Raoul Walsh (1941)
La porta d’oro (Hold Back the Down), regia di Mitchell Leisen (1941)
La storia del generale Custer (They Died with Their Boots On), regia di Raoul Walsh (1941)
L’uomo questo dominatore (The Male Animal), regia di Elliott Nugent (1942)
In questa nostra vita (In This Our Life), regia di John Huston (1942)
Thank Your Lucky Stars, regia di David Butler (1943)
Sua Altezza è innamorata (Princess O’Rourke), regia di Norman Krasna (1943)
Se non ci fossimo noi donne (Government Girl), regia di Dudley Nichols (1943)
A ciascuno il suo destino (To Each His Own), regia di Mitchell Leisen (1946)
Appassionatamente (Devotion), regia di Curtis Bernhardt (1946)
The Well-Groomed Bride, regia di Sidney Lanfield (1946)
Lo specchio scuro (The Dark Mirror), regia di Robert Siodmak (1946)
La fossa dei serpenti (The Snake Pit), regia di Anatole Litvak (1948)
L’ereditiera (The Heiress), regia di William Wyler (1949)
Mia cugina Rachele (My Cousin Rachel), regia di Henry Koster (1952)
La principessa di Mendoza (That Lady), regia di Terence Young (1955)
Nessuno resta solo (Not as a Stranger), regia di Stanley Kramer (1955)
La figlia dell’ambasciatore (The Ambassador’s Daughter), regia di Norman Krasna (1956)
L’orgoglioso ribelle (The Proud Rebel), regia di Michael Curtiz (1958)
Il diavolo nello specchio (Libel), regia di Anthony Asquith (1959)
Luce nella piazza (Light in the Piazza), regia di Guy Green (1962)
Un giorno di terrore (Lady in the Cage), regia di Walter Grauman (1964)
Piano… piano, dolce Carlotta (Hush… Hush, Sweet Charlotte), regia di Robert Aldrich (1964)
L’ultimo avventuriero (The Adventurers), regia di Lewis Gilbert (1969)
La papessa Giovanna (Pope Joan), regia di Michael Anderson (1972)
Airport ’77, regia di Jerry Jameson (1977)
Swarm (The Swarm), regia di Irwin Allen (1978)
The Fifth Musketeer, regia di Ken Annakin (1979)
I Remember Better When I Paint, regia di Eric Ellena e Berna Huebner (2009) – narratrice

 

Fonte: Variety