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Siberia di Abel Ferrara, nuovo trailer, in sala dal 20 agosto

L’ultimo film di Abel Ferrara sarà uno dei primi ad aprire la prossima stagione nelle sale italiane

pubblicato 29 Luglio 2020 aggiornato 10 Settembre 2020 14:29


(Clicca sull’immagine per guardare il trailer)

Un sempre piuttosto indaffarato Abel Ferrara ha fatto in tempo a portare il suo ultimo film, Siberia, in Concorso all’ultima Berlinale e con protagonista Willem Dafoe. Ad appena otto mesi da allora, lo vedremo in sala pure noi, precisamente a partire dal 20 agosto 2020 grazie a Nexo Digital.

Un film diverso rispetto agli ultimi suoi lavori romani, documentari (come Alive in France, Piazza Vittorio o The Projectionist) o meno, come il viscerale Tommaso. Proprio quest’ultimo sembra rivelarsi un po’ la prova generale di Siberia, un primo tentativo di raccontare il tormento di un uomo partendo dalle immagini. D’altronde è lo stesso Ferrara a chiarire.

Dopo Pasolini questa storia ha iniziato a prendere forma nella mia mente: immagini assurde, a dir poco strane, lontane dalla città, lontane dalla modernità. Le ho lasciate scorrere dentro di me. Un posto, una sorta di universo alla Jack London, mute di cani, una serie di incontri e di soste nel corso di un viaggio, segnati da luoghi e tempi selvaggiamente diversi. Non ho tentato di scrivere una sceneggiatura perfetta, ma al contrario di raccogliere queste immagini attingendo alla memoria, cercando di creare delle opportunità, di provocare il nostro modo di pensare, di comporre un’esperienza da registrare, sperando che sia abbastanza trasparente e piena di vita da risuonare negli spettatori. Cose che a volte sono difficili da spiegare, ma che è sempre interessante tradurre in un’esperienza puramente cinematografica. Questo non è un addio a quello che ho fatto e abbiamo fatto sino ad ora – è una continuazione. A partire dal mio primo film mi sono immerso sempre più nell’oscurità. Nutro un grande desiderio per quello che il cinema può essere.

La vicenda ha come protagonista Clint, un uomo tormentato che si è ritirato in una baracca isolata tra i ghiacci, nella speranza di ritrovare la serenità. Clint gestisce un piccolo locale, frequentato dai rari viaggiatori di passaggio e dai pochi abitanti della zona. Ma neanche in questo isolamento riesce a trovare pace. Una sera, con la sua slitta e i suoi cani, si mette in viaggio verso il mondo che un tempo conosceva, nel tentativo di affrontare se stesso. Un viaggio nei sogni, nella memoria e nell’immaginazione, alla ricerca della sua vera natura.