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Antigone: trailer e trama del film di Sophie Deraspe al cinema a settembre

La regista canadese Sophie Deraspe si ispira ad una storia vera per rileggere in chiave moderna il personaggio di Antigone.

pubblicato 3 Agosto 2020 aggiornato 10 Settembre 2020 14:24

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A settembre arriva nei cinema italiani, grazie ad una partnership tra Parthénos Distribuzione e Lucky Red, il film Antigone di Sophie Deraspe, presentato con successo a numerosi festival, tra cui Toronto International Film Festival 2019, dove è stato premiato come Miglior Film Canadese, e alla 14° Festa del Cinema di Roma.

La regista canadese Sophie Deraspe si ispira ad una storia vera per rileggere in chiave moderna il personaggio di Antigone: una giovane donna piena di coraggio, che lotta con tutte le sue forze per difendere la sua famiglia da un’ingiustizia subita, anteponendo alle leggi degli uomini quella del cuore e dell’amore, in una storia di ribellione contro l’ingiustizia di profonda attualità.

 

La trama ufficiale:

Antigone (Nahéma Ricci) è una studentessa brillante: 17 anni, il primo amore e un futuro promettente. Quando il fratello maggiore Eteocle (Hakim Brahimi) viene ucciso dalla polizia, metterà in gioco tutto per salvare l’altro fratello, Polinice (Rawad El-Zein), incarcerato per aver aggredito il poliziotto che ha fatto partire il colpo. Alla legge degli uomini Antigone sostituisce il proprio senso di giustizia, fondato sull’amore e sulla solidarietà per la sua famiglia. “Ho infranto la legge ma lo rifarei, il cuore mi dice di aiutare mio fratello” diventa la voce del coro, guidato dall’amato Emone (Antoine Desrocher), che invade le strade e i social network in una rivolta generazionale in cui tutti i giovani si riconoscono in Antigone.

 

NOTE DI REGIA

Avevo circa vent’anni quando ho letto per la prima volta ​ Antigone​ . Questa tragedia greca mi ha colpito immediatamente e sono stato sedotta e affascinata dall’intelligenza, dall’onestà e dalla virtù irremovibile del personaggio. Nonostante la sua giovane età, la sua esperienza limitata e il potere del suo antagonista (il re), Antigone difende ciò in cui crede. È stato corroborante per me! Dopo la versione di Jean Anouilh, ho quindi letto la versione originale di Sofocle. Ho scoperto una Antigone la cui ricerca della giustizia è tanto più forte perché si basa su leggi che considera superiori a quelle scritte dagli uomini. Antigone parlava moltissimo alla giovane donna che ero in quel momento, così tanto che una forte intuizione mi disse che un giorno mi ci sarei dedicata…Anni dopo, dopo aver già diretto due film, ho ascoltato un’intervista rilasciata da una delle sorelle di Freddy Villanueva, morto in un parco di Montreal durante un raid della polizia che era andato storto. Ho iniziato a immaginare che questa sorella potesse essere un’Antigone. Da quel momento in poi, la storia si è sviluppata…Volevo dare vita, nel nostro tempo e nel contesto sociale delle nostre città occidentali, all’integrità di Antigone, al suo senso di giustizia e alla sua capacità di amare. Nel mio adattamento, la figura reale dell’autorità è divisa tra vari personaggi, che vanno dagli agenti di polizia ai magistrati, alle guardie carcerarie, passando per la figura paterna, con la quale Antigone inizia la negoziazione. Il film è in qualche modo una storia che riguarda un realismo sociale. [Sophie Deraspe]