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Stasera in tv: “Un amore sopra le righe” su Rai 3

Su Rai Tre la commedia francese su amore e vita di coppia interpretata da Doria Tillier e Nicolas Bedos, coppia anche nella vita reale.

pubblicato 11 Agosto 2020 aggiornato 10 Settembre 2020 14:15

Rai Tre stasera propone Un amore sopra le righe (Mr & Mme Adelman), film drammatico del 2017 diretto da Nicolas Bedos e interpretato da Doria Tillier, Nicolas Bedos, Denis Podalydès, Antoine Gouy e Christiane Millet.

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Cast e personaggi

Doria Tillier: Sarah Adelman
Nicolas Bedos: Victor de Richemont “Adelman”
Denis Podalydès: Psicologo
Antoine Gouy: Antoine Grillot
Christiane Millet: Sylvie de Richemont
Pierre Arditi: Claude de Richemont
Zabou Breitman: Preside della scuola
Julien Boisselier: Antoine de Richemont
Jean-Pierre Lorit: Marc Danchelier
Lola Bessis: Mélanie
Jack Lang: se stesso
Nicolas Briançon: Pediatra
Ronald Guttman: Padre di Sarah
Betty Reicher: Madre di Sarah
Julie Delarme: Chloé (adulta)
Joakim Latzko: Pablo
Fleur Geffrier: Marion
Clémence Thioly: Hortense
Solange Najman: Sorella di Victor

 

La trama

 

Quando Sarah incontra Victor nel 1971, non immagina che diventerà uno dei più importanti scrittori francesi e che passeranno insieme 45 anni pieni di passioni, tradimenti, delusioni e successi. Ma chi è veramente la donna che vive all’ombra del celebre marito? Il film narra le vicende amorose e i segreti inconfessabili di una coppia molto fuori dal comune, sullo sfondo della storia dell’ultimo mezzo secolo.

 

Curiosità

  • I personaggi principali del film hanno una relazione d’amore anche nella vita reale, un elemento che rende la messinscena più realistica del consueto.
  • Nicolas Bedos (Victor) è apparso per la prima volta in pubblico in alcune apparizioni televisive tra cui Semain Critique! di Franz-Olivier Giesbert, On N’est Pas Couche di Laurent Ruquier, La Nuit Des Molieres, Le Debarquement; e come colonnista per la stampa e come collaboratore per i periodici “Marianne” e “Elle”. Ma è attraverso i suoi scritti e le sue opere teatrali che ha raggiunto la notorietà. Nominato due volte ai Molières Awards, ha diretto sul palco Mélanie Laurent, Niels Arestrup, Jérôme Kircher, Macha Meril e Guy Bedos. Ha scritto anche la sceneggiatura di numerose serie televisive e film, tra cui Final Flourish (con Jeanne Moreau, Claude Rich e Jean-Pierre Marielle), The Players (con Jean Dujardin e Gilles Lellouche), Love is in the Air (con Ludivine Sagnier) e Hopefully (con Edouard Baer and Sandrine Kiberlain). Tra i suoi libri che hanno raggiunto il maggiore successo troviamo “La Tête Ailleurs”, che ha venduto più di 120.000 copie. Un amore Sopra le Righe è il suo primo film da regista seguito da La belle époque del 2019
  • Doria Tillier (Sarah) è un’attrice francese nata il 27 Marzo 1986 a Parigi. Dopo gli studi teatrali diventa Miss Meteo per Canal +, la più importante rete generalista nazionale privata francese. Lascerà la trasmissione nel 2014 per tornare alla recitazione. Nel 2015 conosce Nicolas Bedos con cui farà coppia nella vita privata e sulle scene. Debutta sul grande schermo come attrice protagonista in Un amore sopra le righe (“Monsieur et Madame Adelman”), di cui è anche co-sceneggiatrice.
  • Le musiche originali del film sono a cura del regista e protagonista Nicolas Bedos in collaborazione con Philippe Kelly. Bedos ha composto anche le musiche di La belle époque, altro film che lo ha visto regista e protagonista, mentre Kelly è alla sua prima colonna sonora cinematografica dopo aver musicato alcuni film per la tv (“Mongeville et Magellan: Un Amour de Jeunesse”, “Bienvenue à Nimbao”, “J’Ai 10 Ans”).
  • La colonna sonora include i brani: “Je reviens te chercher” di Gilbert Bécaud (dall’album “Je reviens te chercher” del marzo 1968) e “Jamais content” di Alain Souchon (dall’album “Jamais content” del dicembre 1977).

Interviste a cast e regista

 

Il regista e protagonista Nicolas Bedos racconta la genesi del film.

[quote layout=”big”]E’ da quando avevo 13 anni che sogno di fare questo film. Non è stato un percorso lineare, ma ci sono arrivato indirettamente dopo varie fasi della mia vita – passando dal teatro, alla televisione, alla sceneggiatura e a molti ruoli al cinema – e non me ne pento, questo processo mi ha permesso di avere tutto il tempo necessario per capire che tipo di film volevo realizzare. Poi è arrivata Doria, grazie a lei ho trovato il coraggio di affrontare la realizzazione del film. Abbiamo un background cinematografico in comune, gli stessi punti di riferimento, abbiamo creato insieme i personaggi protagonisti e il film che abbiamo sempre sognato. Tutto ha avuto inizio da alcune improvvisazioni su cui scherzavamo spesso io e Doria per esorcizzare le nostre paure e le nostre ansie – il futuro, la famiglia, diventare adulti, i tradimenti. A un certo punto ci siamo resi conto di aver creato una vera e propria galleria di personaggi terrificanti: il marito malato di Alzheimer, la cui vita è manipolata dalla moglie per vendicarsi dei tradimenti subiti negli anni passati, o la coppia che si libera di uno dei figli per cercare di rinvigorire il loro ménage sessuale… e molti altri. Un bel gruppo di canaglie insomma! Alcune di queste scenette potevano durare per ore intere. A volte usavamo alcuni di questi avatar immaginari per sottrarci a un litigio, per appianare una discussione, per risollevare l’umore dopo un fine settimana disastroso. In Doria in particolare, la cui timidezza spesso ne inibisce la parlantina, la trasformazione era spettacolare. Non appena entrava nei panni di uno di questi personaggi – una donna libidinosa per esempio, tutto in lei cambiava radicalmente: il suo viso, la sua voce, il suo modo di muoversi. Questi nostri momenti di delirio e farneticamenti ci permettevano di affrontare numerosi temi, anche seri, con umorismo. Una sera Doria mi ha detto di avere riportato per iscritto alcune delle nostre improvvisazioni, e che avremmo potuto utilizzarle come base per la sceneggiatura di un film. Abbiamo cominciato così. Successivamente ci siamo concentrati su una sorta di studio sociologico della coppia, anche prendendo spunto dai nostri amici e dalle nostre famiglie. Come spesso accede in questi casi, il film disegna una linea tra vissuto personale e fantasia. Stranamente, sebbene il film ripercorra 45 anni di vita di coppia, la costruzione della struttura del film è emersa in modo abbastanza naturale e in breve tempo.[/quote]

 

Doria Tillier, che nel film interpreta Sarah, è la compagna anche nella vita di Nicolas Bedos. L’attrice racconta da dove arriva l’idea di scrivere la sceneggiatura a quattro mani.

[quote layout=”big”]Prima di tutto, dal fatto che abbiamo gli stessi gusti. Artisticamente parlando, siamo sempre sulla stessa lunghezza d’onda. Da quando ho incontrato Nicolas, uno dei miei passatempi preferiti è l’improvvisazione. Creiamo personaggi, inventiamo storie, cerchiamo di dare un guizzo di colore alla nostra vita sempre. Una volta, ho immaginato di essere una vecchia signora avvizzita alla quale il figlio voleva cambiare a suo favore il testamento; un’altra volta invece Nicolas era uno sciocco blogger che mi denigrava sul suo sito web. Dopo di che, senza volerlo, abbiamo finito per inventare una serie di personaggi incredibili e ben definiti, protagonisti di sketch divertentissimi e di situazioni esilaranti. Entrambi amavano l’idea di fare un film. Sebbene alla fine, non sia rimasto molto delle nostre improvvisazioni all’interno del film.[/quote]

 

Tillier spiega l’approccio ad una interpretazione che proietta potenzialmente la relazione con Bedos nel futuro, per un periodo di tempo che copre 45 anni di vita di coppia.

[quote layout=”big”]Per scrivere non è necessario che tu abbia già sperimentato ciò che racconti. Molto di quello che scrivi proviene da ciò che osservi intorno a te: genitori, amici o dai libri. Credo inoltre che proiettarsi nel futuro ci aiuti ad avere una migliore percezione del presente. Inoltre, anche se Nicolas sta vivendo solo i suoi primi trent’anni di vita, in realtà ha letto, scritto, visto e vissuto molto. Ha un atteggiamento sorprendentemente maturo nei confronti della vita. Io adoro improvvisare scene in cui interpreto anziane signore, questo forse ha ispirato Nicolas nell’immaginarmi settantenne.[/quote]

 

Doria Tillier racconta com’era il rapporto con Nicolas Bedos sul set.

[quote layout=”big”]Sono rimasta ammirata dalla sua professionalità come regista. Se un’idea era buona non vi rinunciava mai, nemmeno quando sembrava del tutto impraticabile. E se alla fine risultava essere davvero inattuabile, allora trovava un’altra idea che fosse altrettanto buona. Nicolas dava indicazioni precise su quello che voleva, ma allo stesso tempo sapeva accettare le opinioni degli altri. Era sempre pronto ad ascoltare le proposte, ma non permetteva a nessuno di influenzare il suo giudizio, nonostante la grande fatica e lo stress accumulato. Poteva anche essere al limite, ma non perdeva mai la testa e manteneva la calma. E’ per questo che avevamo tutti piena fiducia in lui: sapevamo che stavamo lavorando con una persona appassionata e sapeva in che direzione stavamo andando. Anche lo staff è stato fantastico, nessuno si è mai lamentato, sebbene a volte gli orari fossero molto rigidi e pesanti da sostenere. Si tratta di un film con molte sequenze e diversi set, quindi era fondamentale che ci fosse un clima sereno per riuscire a rispettare la scaletta prevista. Nicolas ci ha accompagnato per mano in questa splendida avventura. Per me è stato speciale soprattutto dover rispondere alle sue indicazioni. Quando conosci qualcuno così bene e intimamente e siete sulla stessa lunghezza d’onda, può essere difficile in determinati momenti accettare questo tipo di situazione e dover considerare l’altro come unuo superiore. A volte questo fatto ha urtato la mia sensibilità. Questo piccolo problema di ego però si è dissolto nel momento in cui abbiamo girato le nostre scene insieme, perché Nicolas è un attore molto generoso con i suoi partner di scena, oltre a essere totalmente disinibito. Questo suo atteggiamento rilassato mi ha aiutato molto.[/quote]

 


 

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