Home Curiosità Easy living – La vita facile: trailer del film di Orso e Peter Miyakawa (Al cinema dal 24 settembre)

Easy living – La vita facile: trailer del film di Orso e Peter Miyakawa (Al cinema dal 24 settembre)

Il 24 settembre arriva nei cinema il film d’esordio dei fratelli Orso e Peter Miyakawa.

pubblicato 31 Agosto 2020 aggiornato 20 Settembre 2020 15:24

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Il 24 settembre arriva nei cinema italiani, con I Wonder Pictures, il film Easy living – La vita facile diretto da Orso e Peter Miyakawa, una commedia delicata e sincera che ha conquistato il pubblico all’ultimo Torino Film Festival e che, con leggerezza, sfiora argomenti quanto mai attuali. Alla regia una coppia di fratelli all’esordio per una storia che ci parla di chi siamo e di chi vorremmo essere.

La trama ufficiale:

Cosa potrebbe succedere se un quattordicenne, una studentessa che contrabbanda medicinali e sigarette e un maestro di tennis americano con velleità artistiche decidessero di aiutare un migrante a varcare il confine con la Francia? Siamo a Ventimiglia e tra tennis club, cene consumate a lume di candela e vecchi film visti al cinema, l’improbabile trio composto da Brando, Camilla e Don, insieme a Elvis, legati tra loro da un bizzarro legame di amicizia, affronterà una piccola ma grande avventura. Una commedia delicata e sincera che ha conquistato il pubblico all’ultimo Torino Film Festival e che, con leggerezza, sfiora argomenti quanto mai attuali. Alla regia una coppia di fratelli all’esordio, Peter e Orso Miyakawa, per una storia che ci parla di chi siamo e di chi vorremmo essere, tutta giocata sul filo sottile dell’ironia e con un tocco di speranza e umanità.

Il film è interpretato da Manoel Hudec, Camilla Semino Favro, Alberto Boubakar Malanchino, James Miyakawa, Giorgio Serra, Brando Facente, Francesco Sala, Alessandro Bonsignori, Giovanna Luraschi, Caterina Molino e Maddalena Corrarati.

Alberto Boubakar Malanchino, che interpreta Elvis, è nato a Cernusco sul Naviglio nel 1992. A luglio del 2016 si diploma in recitazione alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. Partecipa nello stesso anno alla Biennale college di Venezia. Dopo la formazione accademica, inizia a lavorare come attore di prosa. Tra i registi con cui ha collaborato si citano: Moni Ovadia e Silvio Peroni. A maggio 2018 debutta al Teatro Franco Parenti con il monologo “Verso Sankara”. Attivo in tevisione, ha partecipato a diversi progetti tra cui: “La strada di casa” “Crozza nel Paese delle meraviglie” e “Camera Cafe”. Nel 2019 partecipa alla produzion Netflix “Summertime” e viene scelto come coprotagonista per la serie “Doc – Nelle tue mani” regia di Jan Michelini. Nello stesso anno presta la voce all’orso Tonio, personaggio del film d’animazione La famosa invasione degli orsi in Sicilia”, prodotto dalla Indigo film.

 

 

NOTE DI REGIA

 

Siamo cresciuti passando le vacanze estive a Mentone, sul confine tra la Francia e l’Italia. Un confine che all’epoca quasi non esisteva. Durante la nostra infanzia, la fatiscente struttura metallica anni ‘70 della frontiera rimaneva lì, abbandonata, a pochi passi dal mare, ad arrugginirsi nella salsedine. Dopo il liceo, ci siamo entrambi trasferiti negli Stati Uniti per continuare gli studi. Per qualche anno non siamo più andati a Mentone. Quando ci siamo ritornati, abbiamo subito notato una grossa differenza. Nel periodo della nostra assenza, le crescenti tensioni causate dal terrorismo internazionale, unite a una politica europea basata spesso su interessi nazionali, avevano fatto entrare la Francia e l’Italia in uno stato di grande agitazione. La prima conseguenza riguardava proprio la fronti. Quell’edificio di confine, rimasto deserto per anni, era tornato alla ribalta, più splendente che mai: esercito francese da una parte, esercito italiano dall’altra, camionette dei militari, perquisizioni. Ventimiglia si è lentamente trasformata in un luogo di attesa e di tensione. Migliaia di migranti hanno cominciato a concentrarsi lì, bloccati, alcuni anche per mesi, nella speranza di riuscire ad arrivare in Francia. Quest’atmosfera di sospensione si è piano piano trasformata in normalità e le dinamich quotidiane di frontiera (come la differenza di prezzo di medicine, benzina, alcol e sigarette) vi si sono gradualmente adattate. Aver vissuto in prima persona il cambiamento di un luogo che conosciamo tanto bene, ci ha fatto venire voglia di raccontarlo in un film. Ma, ci siamo chiesti, un film che tratta di argomenti così gravi, urgenti e drammatici, dev’essere per forza una tragedia? [Orso e Peter Miyakawa]