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Quentin Tarantino – Pulp Fiction: il libro di Alberto Morsiani

Oggi che il wonder boy del cinema ha compiuto 45 anni, Pulp Fiction resta, ancora oggi, nonostante gli altri immensi film, il suo capolavoro assoluto. Poi ci sono i gangster dai nomi colorati, le hostess e le valigette, le spose vendicative e le ragazzacce, ma quella Palma d’Oro ha lasciato un segno e si è

12 Aprile 2008 15:18

Quentin Tarantino - Pulp Fiction - Lindau Oggi che il wonder boy del cinema ha compiuto 45 anni, Pulp Fiction resta, ancora oggi, nonostante gli altri immensi film, il suo capolavoro assoluto. Poi ci sono i gangster dai nomi colorati, le hostess e le valigette, le spose vendicative e le ragazzacce, ma quella Palma d’Oro ha lasciato un segno e si è posto come prototipo di un certo cinema che avrebbe avuto epigoni ed emuli a non finire. Così il critico Alberto Morsiani parla del cinema di Quentin Tarantino ed in particolare di Pulp Fiction, introducendo il suo libro Quentin Tarantino – Pulp Fiction (Lindau):

Per Quentin Tarantino, il wonder boy del cinema, è appassionante e cool solo ciò che smentisce il bell’ordine dell’irreversibilità del tempo e della finalità delle cose. Con il suo tempo circolare e reversibile, con i suoi personaggi che muoiono e resuscitano, Pulp Fiction è lì a dimostrarlo. In esso convivono iperrealismo e fiaba, rétro e postmoderno, riciclaggi e invenzioni, confronti e scontri, orologi d’oro e frappè, chopper cromate e spade katana, sermoni e sodomie, gare di twist e spari in faccia.

“Il film ha dunque appeal sia su un pubblico popolare, sia su un pubblico colto: concilia arte e consumo, alto e basso”, dice ancora Morsiani, che nel suo libro vuole analizzare Pulp Fiction attraverso contrapposizioni (il gesto e il verbo, la violenza e il linguaggio, il tempo e lo spazio, ecc.) e studiando la materia narrativa frammentata dal montaggio.

Era il 1994 e Tarantino, dopo Le iene, si poneva come protagonista assoluto della scena cinematografica. Probabile che Pulp Fiction sia il film simbolo di quel decennio, con la sua sceneggiatura amata e studiata oggi come ieri: un motivo quindi per continuare ad amare e capire il film attraverso testi come questo.

L’indice:
– L’alea e la vertigine
– Il godimento e il feticcio
– Scheda filmografica
– Sinossi
– Sinossi «cronologica»
– La storia in sequenze
– Il gesto e il verbo
– Il paesaggio e il simulacro
– Il tempo e lo spazio
– La violenza e il linguaggio
– Il fato e la grazia
– Antologia critica
– Bibliografia

Quentin Tarantino – Pulp Fiction
Alberto Morsiani
Edizioni Lindau – «Universale/Film»
pp. 272, Euro 18,50
illustrato, formato 13,5×19 cm