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Earth – La recensione in anteprima

Earth (Earth) di Alastair Fothergill e Mark Linfield, con la voce di Paolo Bonolis. C’erano una volta i documentari prodotti dalla Disney in cui gli scorpioni danzavano al ritmo della musica conty e gli scarabei giocavano un’esilarante partita a calcio con le loro piccole palline di sterco. Era la serie La natura e le sue

17 Aprile 2009 15:30

Earth, Disney Nature Earth (Earth) di Alastair Fothergill e Mark Linfield, con la voce di Paolo Bonolis.

C’erano una volta i documentari prodotti dalla Disney in cui gli scorpioni danzavano al ritmo della musica conty e gli scarabei giocavano un’esilarante partita a calcio con le loro piccole palline di sterco. Era la serie La natura e le sue meraviglie realizzata tra il 1953 e il 1960, documentari in cui il mondo della natura veniva antropomorfizzato e raccontato come fosse un cartone animato grazie a trucchi di montaggio. Documentari di puro intrattenimento che nel loro intimo non cercavano di proporsi come strumenti didattici o di informazione.

La casa di produzione di Topolino sceglie di ritornare nel mondo del documentario con il marchio di Disneynature proponendo un ricco menù di uscite, di cui Earth è solo un’avanguardia. La nostra terra, così recita il sottotitolo in italiano, vuole raccontare attraverso il racconto con la voce di Paolo Bonolis, la straordinaria avventura di tre famiglie (orsi bianchi, megattere, elefanti) del regno animale attraverso le stagioni di un anno e il loto sorprendente viaggio intorno al pianeta Terra, per lo meno questo è quello che recita il comunicato stampa. La collaborazione con BBC, Discovery Channel e Greenlight Media garantisce l’alta qualità delle immagini, spesso di grande impatto visivo. Un documentario in cui però stride il tono fortemente didattico che si crea con la giustapposizione tra voce narrante e immagini, a fronte di una palese epurazione di ogni elemento della natura che possa turbare la sensibilità dei piccoli spettatori a cui è rivolto il film. Il documentario può quindi essere la rappresentazione solo di una porzione di realtà?

Il regista Alastair Fothergill ha dichiarato che il suo film è in un certo senso un’evasione, perché il suo scopo è mostrare gli spettacoli naturali del nostro pianeta, cose che in pochi possono vivere di persona. Fothergill non sbaglia quando parla di evasione, almeno se questo termine viene associato al concetto di realtà e di etica del documentario. Come mamma Disney pretende, il film infatti è perfetto per essere mostrato a una numerosa nidiata di cuccioli d’uomo. Le immagini che raccontano le meraviglie della natura sono quasi totalmente epurate da ogni tipo di riferimento che possa provocare scomode domande rivolte ai genitori che, così, possono avere il cuore in pace di aver fornito un sano intrattenimento educativo ai propri piccoli.

Earth è infatti un concentrato di immagini stupefacenti, panorami mozzafiato e stucchevoli tenerezze dei goffi movimenti dei cuccioli ma dove viene tralasciato il fondamentale distinguo che nella natura non esiste un buono e un cattivo, tra chi caccia e chi viene cacciato, e che la legge del più forte non è un cattivo esempio da non seguire, semmai l’unica vera legge di sopravvivenza. Così il lupo appare cattivo perché se affamato assale il branco di gazzelle puntando gli esemplari più giovani e inesperti.

I momenti migliori del film sono gli spezzoni inseriti sui titoli di coda (ormai un must di casa Disney) che svelano alcuni momenti di backstage offrendo ai documentaristi alcuni minuti “davanti alla cinepresa” e attraverso queste immagini si possono capire come sono state girate alcune sequenze particolarmente complesse dal punto di vista realizzativo. Non classificatelo come documentario, se per esso intendete un film che rappresenti la verità e non solo una immagine edulcorata di essa.

Earth uscirà nelle sale il 22 aprile.
Voto Carlo 5