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Roma 2010: torna Hideo Nakata con The Incite Mill – 7 Day Death Game

Grande fermento al Festival Internazionale del Film di Roma per il ritorno in sala di Hideo Nakata con The Incite Mill – 7 Day Death Game. Uscito lo scorso weekend in Giappone, con poco più di 2 milioni e mezzo di dollari incassati, il film del maestro nipponico strizza l’occhio al mondo del giallo e

pubblicato 2 Novembre 2010 aggiornato 28 Agosto 2020 19:31

Grande fermento al Festival Internazionale del Film di Roma per il ritorno in sala di Hideo Nakata con The Incite Mill – 7 Day Death Game. Uscito lo scorso weekend in Giappone, con poco più di 2 milioni e mezzo di dollari incassati, il film del maestro nipponico strizza l’occhio al mondo del giallo e alla sua regina incontrastata, ovvero quell’Agatha Christie autrice dell’indimenticato Dieci Piccoli Indiani, qui palesemente ‘omaggiato’ e ricordato, ma in salsa ‘reality show’.

112.000 yen l’ora. Tanto vengono pagati 5 uomini e 5 donne, pronti ad entrare all’interno della misteriosa Paranoia House dopo aver risposto ad uno scarno annuncio di lavoro: “essere osservati 24 ore al giorno per sette giorni“. Si inizia poveri, si finisce ricchi. Peccato che una volta entrati ad ognuno di loro venga assegnata una delle dieci stanze senza serrature presenti all’interno della ‘casa’, con annessa un’inquietante cassa contenente un’arma. Dei “bonus economici” vengono assegnati a chi uccide, a chi viene ucciso e a chi scopre il presunto assassino. L’esperimento finisce dopo sette giorni o quando rimangono solo due partecipanti. Il tutto contro tutti è iniziato, con guardie meccaniche assassine e corpi senza vita che iniziano a cadere sin dalla prima notte… sotto l’0nnipresente occhio della telecamera.

Abbandonate le sue tipiche atmosfere horror, il padre di The Ring arriva in ritardo nel voler portare in sala un reality show ‘estremo’, dove è la morte a macinare share, confezionando così un giallo che puzza di già visto, privo di tensione e particolarmente scontato nella sua evoluzione, a causa anche di un protagonista continuamente preso da demenziali attacchi isterici e ad una serie di ridicole motivazioni che portano i 10 ad accusarsi a vicenda. Un atto di accusa all’imbarbarimento della tv, sempre più vicina a quel limite che oggi ci appare irraggiungibile, ma probabilmente dietro l’angolo, quando nulla farà più scandalo, morte in diretta compresa.

In sostanza tanta noia, soprattutto nella prima soporifera mezz’ora, poco sangue e pochissima tensione, ingrediente principale all’interno di film di ‘genere’, per un vero e proprio ‘giallo’ dai toni cupi e freddi, ben fotografato ma malamente scritto, anche nello pseudo colpo di scena finale alla Saw. Hollywood sicuramente ne farà un remake, provando a ripetere il boom di The Ring, ma questa possibile notizia non è certo sinonimo di qualità per l’atteso ritorno di Hideo Nakata, decisamente deludente.

Voto Federico: 5