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Dialogo sul cinema, la vita, la vodka con Kaurismäki

“Forse ho pensato di far cinema perché non sono capace di nessun lavoro onesto. Camminavo ogni giorno su e giù per le vie di Helsinki cercando di rimediare soldi per bere ma era sempre più difficile trovarne. Allora ci siamo detti: cominciamo a fare film. Uno ha chiesto: su che cosa? Io ho risposto: su

4 Luglio 2007 16:11

“Forse ho pensato di far cinema perché non sono capace di nessun lavoro onesto. Camminavo ogni giorno su e giù per le vie di Helsinki cercando di rimediare soldi per bere ma era sempre più difficile trovarne. Allora ci siamo detti: cominciamo a fare film. Uno ha chiesto: su che cosa? Io ho risposto: su questo schifo che è la nostra vita”.
E’ una frase che in effetti racchiude la filosofia dei film di Aki Kaurismäki. E cosa succede quando un regista geniale come quello finlandese incontra un importante critico e regista come Peter von Bagh? Nasce un libro che, così come viene raccontato, ricorda Il cinema secondo Hitchcock, l’appassionante e classico dialogo tra Hitchcock e Truffaut.

Uscirà a luglio nelle librerie questo Dialogo sul cinema, la vita, la vodka, in cui i due, amici e collaboratori da molto tempo, ripercorrono la filmografia di Kaurismäki, dalla trilogia operaia ai recenti e ottimi L’uomo senza passato e Le luci della sera. Cinema e arte, Finlandia, vodka e aneddoti personali: un libro per cinefili e amanti del regista, ma anche per i curiosi che vogliono approfondire la figura di uno dei registi più interessanti degli ultimi anni.

In uscita il 13 luglio a 19 euro, Isbn Edizioni.