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Jack Reacher- La Prova Decisiva: recensione in anteprima

Leggi su Cineblog la recensione del nuovo action-movie con Tom Cruise assoluto mattatore

di simona
pubblicato 19 Dicembre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 19:16

Jack Reacher – La prova decisiva è esattamente il film che ci aspetta dalla star, nonchè produttore, di Mission: Impossible. Adrenalinico, testosteronico, pieno di spettacolari sequenze d’azione fra inseguimenti in auto, sparatorie e scazzottate. Intrattenimento assicurato quindi: il film, sceneggiato e diretto da Christopher McQuarrie sulla base del romanzo di Lee Child, è un bel giro in giostra (anzi, sulle auto-scontro) non fosse per la scarsissima verosimiglianza e l’involontaria comicità di alcuni passaggi (le dita del cattivo The Zec-Werner Herzog sono già cult).

Una giornata qualunque a Pittsburgh. Un uomo a bordo di un furgone bianco guida fino ad un parcheggio vicino al fiume, con calma prende la mira, si concentra, controlla il respiro. Sei colpi. Cinque persone vengono uccise, mentre stanno conducendo le loro vite di tutti i giorni. La sequenza d’apertura di Jack Reacher, proprio quella al centro delle polemiche degli ultimi giorni sulla scia dell’insensata sparatoria nella scuola elementare di Newtown, è probabilmente la migliore di tutto il film. Nulla di particolarmente originale – si sono già viste decine di sequenze simili sul grande schermo – ma sapientemente girata e montata. Tutte le prove sulla scena del crimine portano in un unica direzione ed inchiodano il colpevole: James Barr, ex membro dell’esercito americano stanziato in Iraq, tiratore scelto, con alle spalle un passato abbastanza torbido da non lasciare spazio a dubbi. Ma, ovviamente, se fosse veramente Barr l’autore della strage, non ci sarebbe alcuna storia da raccontare…

Entra quindi in scena Jack Reacher: evocato dal principale sospetto durante un interrogatorio, appare al cospetto del detective incaricato delle indagini e del procuratore distrettuale, prima ancora che i due siano venuti a capo di un piccolo problema: come contattare un uomo senza fissa dimora, senza auto, cellulare nè carta di credito, che ha da tempo fatto perdere le proprie tracce e sembra essere un fantasma?

Misterioso, solitario e taciturno, Reacher è un concentrato di stereotipi tipici del genere poliziesco hard-boiled. Un eroe d’azione da manuale. Uomo tutto d’un pezzo, di integerrima onestà, naturalmente intelligentissimo (le sue intuizioni, sempre corrette, farebbero arrossire il grande Holmes), naturalmente super-addestrato, dotato di riflessi quasi sovrumani, fascino da vendere, ironia, sfrontatezza e fortuna sfacciata. Decisamente troppo per poter risultare credibile. Ci sarebbero poi da fare una serie di considerazioni sulla sua attitude da ‘vigilante’ e su fino a che punto possa essere considerato un eroe buono un tizio che uccide a sangue freddo ed amministra la giustizia secondo il proprio personale metro di giudizio…ma non è questa la sede adatta a farlo.

Cruise, bisogna ammetterlo, indossa con disinvoltura l’ingombrante personaggio – uno che, nel momento della resa dei conti finale, butta la propria arma nel fango per non privarsi del gusto di una sana scazzottata – e, dati i suoi trascorsi nei panni dell’altrettanto poco credibile Ethan Hunt, si è quasi disposti ad appellarsi alla famora sospensione dell’incredulità ed a perdonargli tutto. Quasi.

Fra scagnozzi strafatti e più maldestri di Stanlio e Ollio, che regalano al pubblico qualche sana risata non prevista dal copione, ed un super-cattivo dalle motivazioni poco chiare (a cui vengono fatte pronunciare battute talmente surreali da risultare esilaranti) i 131 minuti del film scorrono via senza annoiare. Peccato che McQuarrie-regista non abbia avuto il coraggio di osare di più, rinunciando al PG13 e calcando maggiormente la mano su alcune sequenze che, con dirette diversamente, avrebbero potuto essere dark ed inquietanti al punto giusto. Peccato, di nuovo, che McQuarrie sceneggiatore abbia puntato tutto sulla spettacolarità della storia, prestando poca attenzione al succo.

Se le performance dei pur bravi Rosamund Pike, Richard Jenkins e David Oyelowo risultano del tutto dimenticabili, quella di Robert Duvall merita uno speciale encomio. In una manciata di minuti e con pochissime battute a disposizione, Duvall riesce a cesellare un personaggio davvero degno di nota.

Voto Simona: 6+

Al cinema da giovedì 3 gennaio 2013 Qui il trailer italiano.

Jack Reacher – La prova decisiva (Jack Reacher, Thriller, USA 2012) Regia di Christopher McQuarrie, con Tom Cruise, Alexander Rhodes, Jai Courtney, Rosamund Pike, Robert Duvall, Richard Jenkins, Werner Herzog, Michael Raymond-James, David Oyelowo, Ron Pucillo, James Martin Kelly, Alexia Fast, Kristen Dalton, Nicole Forester, Christopher Stadulis, Dylan Kussman, Joseph Sikora, Sara Lindsey, Josh Helman.