Home Notizie Stasera in tv: King Arthur con Clive Owen su Canale 5

Stasera in tv: King Arthur con Clive Owen su Canale 5

Questa sera alle 21:30 su Canale 5 andrà in onda l’avventura epica King Arthur, rilettura action datata 2004 della “Leggenda di Re Artù” diretta da Antoine Fuqua (Training Day).

pubblicato 5 Maggio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 15:04

Il film è interpretato da Clive Owen (Killer Elite), Mads Mikkelsen (007 – Casinò Royale), Joel Edgerton (Zero Dark Thirty) e Keira Knightley che torna al filone avventuroso dopo aver interpretato la figlia di Robin Hood in Gwyn – Principessa dei ladri e la ribelle Elizabeth Swann in tre film della serie Pirati dei Caraibi.

Cast e personaggi

Clive Owen (Artù); Ioan Gruffudd (Lancillotto); Mads Mikkelsen (Tristano); Joel Edgerton (Galvano); Hugh Dancy (Galahad); Ray Winstone (Bors); Ray Stevenson (Dagonet); Keira Knightley (Ginevra); Stephen Dillane (Merlino); Stellan Skarsgård (Cerdic); Til Schweiger (Cynric), Sean Gilder (Jols); Pat Kinevane (Horton); Ivano Marescotti (Vescovo Germanius); Ken Stott (Marius Honorius); Stefania Orsola Garello (Fulcinia); Lorenzo De Angelis (Alessio); Charlie Creed-Miles (Ganis).

La trama

Il giovane Artorius Castus, da tutti chiamato Artù, di padre romano e madre bretone, ha al suo fianco i cavalieri Lancillotto, Galvano, Galahad, Bors, Tristano e Dagonet, tutti gloriosi combattenti condannati, dopo la sconfitta subita in passato in un’epica battaglia, a servire l’Impero Romano per 15 anni. Proprio allo scadere del loro forzoso servizio tra le schiere romane il vescovo Germanius, che da Roma porta i salvacondotti per i cavalieri, gli impone un’ultima missione: prima di abbandonare il Vallo di Adriano artù e i suoi dovranno risalire verso nord per soccorrere Marius, un nobile romano e la sua famiglia, prima che si compia l’imminente invasione sassone.

il nostro commento

Rivisitazione muscolare, action e dall’impronta realistica della Leggenda di Re Artù. Lodevole e in parte riuscito il tentativo del regista Antoine Fuqua di dare al mito una dimensione più storica e umana, Clive Owen è un perfetto Re Artù che si muove tra suggestivi paesaggi e spettacolari battaglie combattute a fil di spada. Si percepisce il tentativo di ammiccare ad un Braveheart di fatto irraggiungibile e si finisce per smorzare violenza e sangue che avrebbero fatto di questo film un “cappa e spada” decisamente alternativo, anche se come scoprirete tra le curiosità dedicate al film c’è lo zampino della Disney sull’ammorbidimento del film concepito in originale con un alto tasso di violenza. Divertente, con qualche guizzo e un cast secondo noi molto ben amalgamato, insomma si percepisce che il film poteva aspirare a qualcosa di più, ma per chi ama il genere e cerca del solido intrattenimento, King Arthur fa senza dubbio il suo dovere.

Curiosità

– I produttori del film sostengono di presentare una versione storicamente accurata delle leggende arturiane, presumibilmente ispirata da nuovi ritrovamenti archeologici, ma la veridicità di tale affermazioni è oggetto di dibattito.

– Il film è stato girato in Inghilterra, Irlanda e Galles.

– la voce narrante nel teaser trailer originale è di Laurence Fishburne.

– C’era Michael Bay in origine designato alla regia, ma ha abbandonato il progetto a causa di problemi di budget. Bay aveva sviluppato il progetto per oltre 5 anni.

– Anche se nel film il tempo sembra molto freddo e cupo, il film in realtà è stato girato in Irlanda durante un periodo che ha registrato un caldo record.

–  Ioan Gruffudd (Lancillotto) ha raccontato che gli ci sono voluti mesi per far crescere la barba “incolta” del suo personaggio. Inoltre, a causa della sua eredità celtica (Gruffudd è gallese), la barba ha continuato a crescere rossa e ha dovuto essere tinta ogni giorno prima delle riprese, così da poterla abbinare ai suoi capelli castani.

– In totale per il film sono stati realizzati 2.500 costumi diversi e costruite 300 spade, 700 lance e 350 asce.

– La replica del Vallo di Adriano costruita per il film da una squadra di 300 uomini è lunga un chilometro e alta quasi 121 metri. Il regista Antoine Fuqua era determinato a non utilizzare CG per creare la fortificazione perchè voleva che gli attori fossero in grado di vederla e di stare in piedi sopra di essa.

– Oltre 400 comparse sono state usate come guerrieri sassoni. La maggior parte di loro non avevano mai avuto una formazione per quanto riguarda il combattimento.

– La maggior parte delle grandi scene di battaglia sono state girate utilizzando contemporaneamente 18 macchine da presa. Oltre a macchine da presa montate su operatori vestiti da comparse e lanciati nel bel mezzo dell’azione. Macchine da presa sono state montate anche su scudi, spade e cavalli.

– In un’intervista Keira Knightley ha rivelato che il suo seno è stato ritoccato digitalmente sulle locandine dei film americani per farlo apparire più prosperoso. L’attrice ha anche raccontato di aver quasi ucciso un cavallo mentre usava l’arco.

– Quando Antoine Fuqua ha preso il progetto in mano, voleva Daniel Craig per il ruolo di Artù, ma il produttore Jerry Bruckheimer non ha voluto perché credeva che Clive Owen stesse per essere lanciato come il nuovo James Bond, il che avrebbe regalato ulteriore pubblicità al film (in realtà poi come sapete è successo l’esatto contrario).

– Nella sceneggiatura originale di David Franzoni, il triangolo amoroso così centrale per il mito originale tra Artù, Ginevra e Lancillotto era una parte importante della trama, come era già accaduto in altri adattamenti per il grande schermo della leggenda (vedi l’Excalibur di John Boorman). Tuttavia, durante le sue ricerche per il film, il regista Antoine Fuqua ha scoperto che non c’era nulla di vero sull’aspetto del triangolo amoroso della storia e ha chiesto a Franzoni di riscrivere il copione senza quella parte.

– Tutti gli attori principali hanno frequentato un campo di addestramento per due settimane sotto la supervisione del coordinatore degli stunt Steve Dent. La formazione comprendeva equitazione, combattimento a cavallo, tiro con l’arco, pugilato, combattimento con la spada, allenamento con i pesi oltre allo stabilire un legame con la natura selvaggia. A causa della sua età, Ray Winstone non ha potuto frequentare il corso.

– L’attore italiano Ivano Marescotti non parlava inglese quando è stato scelto per il ruolo del Vescovo Germanius e ha dovuto imparare la lingua mentre si preparava al ruolo.

– Stellan Skarsgård ha rifiutato il ruolo di Cerdic tre volte prima che il regista Antoine Fuqua riuscisse a convincerlo ad accettare. Fuqua non ha mai preso in considerazione nessun altro attore per la parte.

– Il cavallo cavalcato da Bors (Ray Winstone) nel film, è lo stesso cavalcato da Maximus (Russell Crowe) ne Il Gladiatore.

– I Woads del film avrebbero dovuto essere Pitti. Il termine Woads è stato creato per il film, perché i produttori sentivano che il termine Pitti non suonasse bene. La parola deriva dalla pianta blu che i Pitti potrebbero aver usato per dipingersi i colori di guerra prima delle battaglie.

– La lingua parlata dai Woads nel film è una combinazione di gaelico e gallese antico poiché la lingua parlata dai Pitti è andata perduta.

– Anche se in tutte le scene di massa le comparse hanno utilizzato spade finte, per tutte gli scontri “uno contro uno” nel film (come tra Artù – Clive Owen) e Cerdic (Stellan Skarsgård) o Lancillotto (Ioan Gruffudd) e Cynric (Til Schweiger) sono state utilizzate invece delle vere spade.

– La battaglia sul ghiaccio ha richiesto in toto tra storyboard, pre-visualizzazione, riprese, CG e montaggio circa 9 mesi di lavoro continuato.

– La battaglia di Badon Hill ha richiesto cinque settimane di riprese.

Dopo varie proiezioni di prova i produttori erano preoccupati che non ci fosse abbastanza umorismo nel film e così il 16 giugno, tredici giorni prima del debutto del film negli Stati Uniti, è stata girata la scena in cui Bors (Ray Winstone) rivela che i suoi numerosi figli hanno numeri invece di nomi.

– Il film era stato originariamente concepito e girato come un film “vietato ai minori” con relativo utilizzo di sangue e violenza. Tuttavia dopo che il film venne montato i dirigenti della Disney pretesero che il film venisse modificato per la censura, così da portalo ad un divieto ai 13. Questo costrinse ad un surplus di lavoro in post-produzione per rimuovere digitalmente il sangue dalle scene di battaglia. Il regista Antoine Fuqua e il produttore Jerry Bruckheimer non erano affatto soddisfatti di questa decisione e si sono opposti con forza, ma alla fine si sono dovuti arrendere alla richiesta dello studio. All’uscita nelle sale del film i due erano molto delusi dal risultato finale e in seguito Fuqua fece uscire una versione molto più violenta del film in versione DVD. Tuttavia Fuqua ha ammesso che anche la sua versione “director’s cut” era molto meno violenta di quanto fosse la sua versione ideale. Ironia della sorte, quando il film è uscito, uno delle più grandi critiche rivolte alla pellicola è stata che le battaglie erano misteriosamente prive di sangue e che questo minava ogni senso di realismo.

– il film costato 120 milioni di dollari ne ha incassati worldwide 203.

La colonna sonora

– Le musiche del film sono di Hans Zimmer che torna al genere avventuroso a sfondo storico dopo aver musicato Il gladiatore (2000) e L’ultimo samurai (2003).

– La colonna sonora include il brano “Tell Me Now (What You See)” scritto da Zimmer con la cantante irlandese Moya Brennan e interpretato da quest’ultima. La Brennan è la sorella maggiore di Enya e tra i suoi crediti cinematografici ha anche il brano “I Will Find You” parte della colonna sonora de L’ultimo dei Mohicani.

1. Tell Me Now (What You See) – Moya Brennan
2. Woad To Ruin – Hans Zimmer
3. Do You Think I’m Saxon? – Hans Zimmer
4. Hold The Ice – Hans Zimmer
5. Another Brick In Hadrian’s Wall – Hans Zimmer
6. Budget Meeting – Hans Zimmer
7. All Of Them! – Hans Zimmer

Trailer e video