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Torino 2010: commenti a caldo su Mr. Nice, Bus Palladium e Super – Con Trailer

Il 28° Torino Film Festival giunge alla conclusione, e per noi finisce piuttosto bene. Oltre ad esserci divertiti con l’innocuo Burlesque (leggete la nostra recensione per i dettagli), abbiamo “scovato” un altro dei nostri film preferiti in assoluto della rassegna: Caterpillar di Koji Wakamatsu. Ma ci siamo anche innamorati di un altro degli ultimi tre

pubblicato 5 Dicembre 2010 aggiornato 28 Agosto 2020 19:06

Il 28° Torino Film Festival giunge alla conclusione, e per noi finisce piuttosto bene. Oltre ad esserci divertiti con l’innocuo Burlesque (leggete la nostra recensione per i dettagli), abbiamo “scovato” un altro dei nostri film preferiti in assoluto della rassegna: Caterpillar di Koji Wakamatsu. Ma ci siamo anche innamorati di un altro degli ultimi tre film che abbiamo visto, di cui vi proponiamo i nostri commenti a caldo.

Restate sintonizzati con Cineblog anche domani, per un post di riassunto con un commento globale su questa edizione del festival e il riepilogo di tutti i voti dei film.

Mr. Nice – di Bernard Rose
Howard Marks, un tempo studente modello, diventa pian piano il boss di un impero sullo spaccio di droga, presa dal Pakistan al Canada, dalla Thailandia agli Usa e da Hong Kong all’Olanda. Divenuto comunque professore, ma decisamente annoiato di questa vita, decide che la sua vita è proprio quella “adrenalinica” dello spaccio internazionale…

“Era l’uomo più ricercato della Gran Bretagna e ha passato solo sette anni nella prigione più dura degli Stati Uniti. Vi piacerà”. Così Howard “Mr. Nice” Marks si descrive nella sua omonima autobiografia, e penso che sia un buon punto di partenza per iniziare a capire la statura del personaggio.

Il film di Bernard Rose incomincia con un’inquadratura a camera fissa su un teatro, in cui il protagonista, di spalle, s’introduce al pubblico. Ma nonostante la trovata che preannuncia qualcosa di “spettacolare” e particolarmente elaborato, e nonostante la prima scena in cui i primi anni di vita di Marks vengono descritti con uno stile da “cinema muto”, il film tenta di stare – per quanto è possibile – il più ancorato possibile alla realtà senza strafare stilisticamente.

Più di due ore che rischiano di farsi un po’ sentire, nonostante la simpatia di alcune situazioni. Se il film riesce a reggere è anche grazie alla bravura degli attori, ad iniziare da Rhys Ifans, qui in un ruolo che sembra essere stato quasi scritto apposta per lui.

Voto Gabriele: 6

bus-palladium Bus Palladium – di Christopher Thompson
Parigi, anni 80. Lucas, Manu, Philippe, Jacob e Mario sono amici fin dall’infanzia. Passano le serate al Bus Palladium, un noto locale, suonando, in cerca di realizzare il loro sogno: sfondate come rock band. Quando i Lust (il nome del gruppo) iniziano ad avere successo, l’equilibrio inizia a vacillare. Anche per colpa dell’arrivo di Laura.

Al di là di quello che si possa pensare leggendo la trama, Bus Palladium non parla della musica, bensì è un nuovo tassello per quel che riguarda i film generazionali ed adolescenziali. E’ chiaro che ciò che interessa a Thompson, attore qui al suo esordio dietro la macchina da presa, sono innanzitutto i personaggi.

Gli interessano soprattutto Lucas e Manu e il rapporto d’amicizia che inizia ad incrinarsi con l’arrivo di Laura, che diventa subito la ragazza del secondo ma di cui s’innamora il primo. E quindi si tirano in ballo due temi che in un film del genere, ambientato anche nel periodo degli anni 80, sono quasi “obbligatori”: l’amore e la droga.

Bus Palladium poteva sicuramente essere un film migliore. E’ troppo sfilacciato e poco convincente dal punto di vista narrativo, anche per il disequilibrio con cui il regista affronta le storie e le tematiche. Però ha un’apprezzabile colonna sonora e dei giovani, bravissimi attori, ad iniziare da Marc-André Grondin, che abbiamo già amato in C.R.A.Z.Y..

Voto Gabriele: 5.5

Bus Palladium Trailer:

ellen_page_super

Super – di James Gunn
Frank vive con la bella moglie. Che però un giorno decide di abbandonarlo per un altro uomo. Disperato, decide di dare una svolta alla sua vita ed ha un’illuminazione: vestirà i panni di un supereroe, si vendicherà e combatterà pure la criminalità e le ingiustizie. Nasce così Crimson Bolt, che presto avrà anche un’assistente, Libby, giovane commessa di un negozio di fumetti.

Kick-Ass e Scott Pilgrim vs. the world non vi bastano? E allora, cari amici cinefili e/o nerd, beccatevi questo irresistibile Super, opera seconda dell’americano James Gunn, tra i volti storici della Troma e sceneggiatore di Tromeo and Juliet. Che, mescolando cinecomix e fumetti, follie trash e gag memorabili, sforna un film che diverrà presto un cult come i due titoli prima citati.

Con un bel ritmo ed una serie di trovate gustosissime, ad iniziare dai colorati titoli di testa animati, Gunn ci narra di un uomo che è disposto a tutto pur di riavere la sua donna. Ma dietro ad una scelta del genere, e dietro alla scelta assurda di indossare una maschera da supereroe, c’è tutta la frustrazione di una vita vissuta al minimo e nella totale insoddisfazione.

Super quindi non è “altro” che una spietata analisi travestita da film comico della nostra condizione di continua insoddifazione e ricerca di riscatto. Anche perché Gunn dopotutto è in cerca di un posto nel mondo e di un’identità. Grande cast, che comprende il protagonista Rainn Wilson, Liv Tyler, Kevin Bacon ed una folle, azzeccatissima Ellen Page.

Voto Gabriele: 8

Ellen Page in Super:

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