Home Recensioni La seconda notte di nozze

La seconda notte di nozze

LA SECONDA NOTTE DI NOZZE di Pupi Avati; con Antonio Albanese, Katia Ricciarelli, Neri Marcorè, Angela Luce, Marisa Merlini.Dal nord al sud, con una macchina rubata, tornando alle origini. E’ questo il viaggio che fa Lilliana con il figlio Nino, che ruba per poter far vivere bene la madre (ma siamo alla fine della Seconda

13 Agosto 2006 16:42


LA SECONDA NOTTE DI NOZZE
di Pupi Avati; con Antonio Albanese, Katia Ricciarelli, Neri Marcorè, Angela Luce, Marisa Merlini.

Dal nord al sud, con una macchina rubata, tornando alle origini. E’ questo il viaggio che fa Lilliana con il figlio Nino, che ruba per poter far vivere bene la madre (ma siamo alla fine della Seconda Guerra Mondiale, e sopravvivere è già impresa ardua) e per poter realizzare i suoi sogni. Dalla Bologna alla Puglia, dalla città alla campagna, verso un ritorno che fa male e scuote l’anima. Perchè lì, in quella bellissima villa pugliese, Lilliana ha conosciuto colui che sarebbe diventato suo marito, e col quale sarebbe fuggita al nord, spezzando il cuore di Giordano, fratello del marito, e creandosi la fama di poco di buono in famiglia. Pupi Avati racconta con molta delicatezza un racconto che ha i toni della fiaba, del romanzo storico e del melodramma. Tutto mischiato assieme, e ne tira fuori un film che è una piccola delicatezza. Rapporti umani, rapporti di odio e amore, e personaggi umanissimi e pieni di dubbi, angosce e ferite mai chiuse. Come Giordano, che disinnesca bombe: lo può fare solo lui, perchè si dice che sia matto, e allora se morisse non sarebbe una gran perdita. E che intanto non ha mai dimenticato Lilliana, e quando riceve una sua lettera resta sconvolto. Personaggi umanissimi come la stessa Lilliana, che un tempo viveva felice con il marito e che adesso vende il corpo agli uomini. Come Nino, del quale ottimismo è il punto forte e cerca sempre di migliorare, anche se a spese degli altri. La leggera malinconia che pervade La seconda notte di nozze colpisce, e tra emozioni e ironia si arriva al bel finale. Avati riconferma la sua grande capacità di dirigere gli attori, da Alabanese (che commuove per davvero) a Marcorè, dalla Ricciarelli (struccata e naturale, una gran sorpresa) alle due grandissime Angela Luce e Marisa Merlini, le zie che vivono con Giordano e disprezzano Lilliana. La lacrima potrebbe scendere proprio sulla didascalia finale: “A tutti i bambini che fecero una grande luce”.