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Il quinto potere: Benedict Cumberbatch risponde alla lettera di Julian Assange

Benedict Cumberbatch difende il suo lavoro e il film “Il quinto potere”

di carla
pubblicato 12 Ottobre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 08:37

Avete letto la lettera che Julian Assange ha scritto a Benedict Cumberbatch? Ovviamente riguarda il film Il quinto potere (in originale “The Fifth Estate”), pellicola di Bill Condon su Wikileaks. In breve, qualche stralcio:

“Caro Benedict, Grazie per aver provato a contattarmi. (…) Il legame che si instaura tra un attore e un soggetto vivente è significativo. (…) Però devo parlarLe sinceramente. Spero che prenderete questi pensieri come un segno di rispetto, e non come cattiveria. Credo che Lei sia una brava persona, ma credo che questo film non sarà un buon film. Non credo che sarà positivo per me o per le persone a cui tengo, credo che sarà schiacciante e negativo per me e per le persone a cui tengo. (…) So che la pellicola si propone di rappresentare me e il mio lavoro sotto una luce negativa. Credo distorcerà gli eventi.. verrà distorta la verità su persone che combattono contro avversari titanici”.

Ed ecco che arriva la risposta dell’attore.

“Questo progetto è stato importante per me perché volevo raccontare una figura davvero importante dei nostri tempi. L’idea di fare un film su qualcuno così lontano dalla mia immagine o situazione ha cambiato il mio modo di vedere i mezzi di comunicazione, il potere dell’individuo di avere una voce, ed essere in grado di mettere in discussione sia le ipocrisie e le malefatte di organizzazioni e di organismi di persone potenti che governano la nostra vita… Tutto questo ha colpito profondamente le mie convinzioni sulla libertà civile, su una sana democrazia, e sui diritti umani e sugli individui che interrogano coloro che hanno l’autorità. Credo che il film, piuttosto chiaramente, illumini i grandi successi di Wikileaks e del suo fondatore Julian Assange. Ed esamina le personalità coinvolte e quello che diventerà un rapporto disfunzionale all’interno di tale organizzazione. Solo la storia sarà il vero giudice di quello che sta succedendo. “The Fifth Estate” è un potente punto di ingresso per una discussione su questo straordinario balzo in avanti nella nostra società. Volevo creare un ritratto tridimensionale di un uomo, per ricordare alla gente che non è solo quel tizio bizzarro dai capelli bianchi ricercato in Svezia. Ma è una vera forza da non sottovalutare, che ha raggiunto la realizzazione del suo grande ideale. Sono orgoglioso di essere coinvolto nell’affrontare un personaggio così controverso. A mio parere il film dovrebbe stimolare il dibattito e non il consenso”.

Assange risponderà? Aspettando di vedere il film (nelle nostre sale dal 24 ottobre) vi ricordo il trailer italiano e la cronologia della storia di Wikileaks. Nel cast, oltre a Benedict Cumberbatch, ci sono Daniel Brühl, Stanley Tucci, Laura Linney, Anthony Mackie, David Thewlis, Alicia Vikander, Peter Capaldi, Carice van Houten, Dan Stevens.

Fonte: IndieWire