Home Festa del Cinema di Roma Roma 2013 – Gods Behaving Badly – Recensione in Anteprima

Roma 2013 – Gods Behaving Badly – Recensione in Anteprima

Dei dell’Olimpo a New York interpretati da Sharon Stone, Christopher Walken, John Turturro e Oliver Platt. Arriva Gods Behaving Badly

pubblicato 13 Novembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 07:23

Si possono avere a disposizione attori del calibro di Sharon Stone, Christopher Walken, John Turturro e Oliver Platt e dar vita ad un film che definire impresentabile è dire poco? Assolutamente sì. Vedere per credere Gods Behaving Badly di Marc Turtletaub, da non confondere con Jon Turteltaub. Inspiegabilmente Fuori Concorso al Festival Internazionale di Roma, il film, tratto da un romanzo della scrittrice inglese Marie Phillips, ha inorridito al mattino la basita platea stampa. Tralasciando la divertente ma tutt’altro che originale idea di fondo alla Percy Jackson, con gli antichi dei greci indeboliti e non umani tra gli umani di New York, il film di Turtletaub, fino ad oggi solo produttore, è riuscito nell’impresa di massacrare un casting straordinariamente ricco, rovinato da una sceneggiatura di una idiozia indicibile ed una regia agghiacciante sotto tanti, troppi punti di vista.

Affascinante, come detto, il soggetto. L’idea di partenza, a quanto pare completamente trasformata da Turtletaub e dai produttori, tanto da tramutarla in una commedia di stampo romantico. In un palazzo della Grande Mela vivono Zeus, Apollo, Artemide, Apollo, Afrodite e tutti gli Dei dell’Olimpo, piombati sulla Terra e sempre più deboli proprio a causa degli umani, che non credono più nella loro esistenza. A cambiare i piani di questa stramba famiglia una coppia ‘mortale’, ovvero Kate e Neil, la cui relazione viene ostacolata dalla leggendaria ostilità che da tempo infinito divide gli antichi dei greci tra loro. Ed ad approfittarne, ovviamente, sarà proprio lui, il temibile Ade, signore dell’Oltretomba finalmente giunto all’agognata vendetta nei confronti dell’odiato fratello…

Christopher Walken nei panni di un recluso Zeus, John Turturro in quelli di un vanesio Ade, Sharon Stone splendida Afrodite, ed Oliver Platt innamorato Apollo. Punti di partenza fermi ed inattaccabili, all’apparenza, eppure affondati da un regista esordiente, autore di un inutile e a tratti imbarazzante disastro. Perché Gods Behaving Badly questo è, un disastro. Stupido nella scrittura, allucinante dal punto di vista visivo, con effetti speciali talmente poveri da non crederci, privo di senso e di ritmo, trascinato da un’ironia penosa, voci off che entrano ed escono a loro piacimento, ed intermezzi flash chiamati a rapidi spiegoni totalmente fuori luogo.

Tralasciando alcune battute e un paio di buone trovate, vedi l’Ade paradisiaca con un Turturro in ottima forma, Gods Behaving Badly non riesce mai a trovare una sua posizione. Chiara e definita. Perché non è demenziale come potrebbe essere un film dei Farrelly, ma neanche originale, intelligente e spiazzante come potrebbe essere una commedia di Chris Columbus. Non è un action ne’ un fantasy, non è una storia d’amore ne’ un film ‘comico’. E’ tutto e niente, è un frullato di ‘vorrei ma non posso’ che sin dai primi minuti dimostra tutta la propria pochezza, tanto da esordire con dei terribili titoli di testa. L’incredulità è totale, minuto dopo minuto, tra siparietti che vorrebbero far ridere senza quasi mai riuscire nell’impresa e l’evoluzione di una trama poco fluida che raramente cattura l’attenzione dello spettatore. Se un titolo come questo si fosse chiamato ‘Gods Movie‘, e a dirigerlo ci fossero stati i tanto giustamente sbertucciati Aaron Seltzer e Jason Friedberg, nessuno si sarebbe stupito se non i suoi celebri, celebrati e talentuosi protagonisti. Finiti non si sa come in un simile calderone di inadeguatezza cinematografica.

Voto: 2

Gods Behaving Badly (Usa, commedia, 2013) di Marc Turtletaub; con Alicia Silverstone, Ebon Moss-Bachrach, Sharon Stone, Christopher Walken, John Turturro, Edie Falco, Oliver Platt, Rosie Perez, Nelsan Ellis, Will Swenson, Henry Zebrowski, Gideon Glick, Aasif Mandvi, Glenn Fleshler

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