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The Raven: Recensione in Anteprima

7 anni dopo lo splendido V per vendetta, e 3 anni dopo il tutt’altro che esaltante Ninja Assassin, James McTeigue è chiamato ad un doveroso riscatto con The Raven. Riscatto riuscito.

pubblicato 19 Marzo 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 03:26

7 anni dopo lo splendido ed incompreso V per vendetta, e 3 anni dopo il tutt’altro che esaltante Ninja Assassin, James McTeigue era chiamato ad un doveroso riscatto con The Raven, gothic-thriller in costume che prova ad immaginare gli ultimi 5 giorni di vita di Edgar Allan Poe. Il 7 ottobre del 1849, infatti, Poe si spense prematuramente, lasciando al mondo una serie di scritti diventati poi leggendari. Peccato che nessuno sappia cosa condusse Poe alla morte. I primi di ottobre del 1849 il poeta venne trovato in circostanze misteriose per le strade di Baltimora. Vagava sudicio e angosciato, indossando i vestiti di uno sconosciuto e ripetendo in continuazione il nome ‘Reynolds‘. Ricoverato in ospedale, Poe morì pochi giorni dopo, alimentando così il suo mito.

Prendendo spunto da quel poco che sappiamo sull’ultima settimana di vita del poeta, Hannah Shakespeare e Ben Livingston hanno costruito uno script particolarmente intrigante, perché capace di mischiare realtà e finzione con dovizia di particolari, fortunatamente ben architettati da James McTeigue, a cui va dato il merito di aver ‘omaggiato’ a dovere gli scritti di Poe, portando in sala omicidi efferati e particolarmente truculenti.

Ad indossare i panni dello scrittore un ritrovato John Cusack, lontanamente somigliante a Nicolas Cage e riuscito a rappresentare al meglio le angosce e i ‘mostri’ che Poe vedeva tra una sbronza e l’altra, quotidianamente e successivamente alla morte della moglie Virginia Clemm. Senza esagerare con i complimenti, perché produttivamente esplicitamente limitato da un budget tutt’altro che immenso, tanto da pagarne dazio in quanto a ricostruzione dell’epoca (comunque più che sufficiente), The Raven ha il pregio di non annoiare mai lo spettatore, riportando in sala un regista che meritava una nuova chance dopo il mezzo passo falso firmato Ninja Assassin.

Siamo nel 19° secolo, a Baltimora. Una donna e sua figlia vengono brutalmente uccise. Se inizialmente il caso appare misterioso ed irrisovibile, il detective Emmett Fields fa rapidamente una scoperta sorprendente: il delitto segue passo passo quanto scritto da Edgar Allan Poe in una delle sue tante storie a tinte horror. Mentre Poe viene interrogato dalla polizia, perché ovviamente sospettato, un altro raccapricciante omicidio spaventa la città. Ad ispirare l’assassino, ancora una volta, le storie ideate da Poe. La conclusione del detective è semplice e preoccupante: un pazzo omicida è a piede libero. Fields si appella così a Poe chiedendo il suo aiuto per fermarlo, mettendo così a rischio non solo la vita del poeta ma anche l’unica persona ‘cara’ al suo fianco, alzando immediatamente la posta in gioco. Perché l’inventore del romanzo poliziesco potrà ricorrere solo alle proprie capacità deduttive per cercare di risolvere il caso, prima che sia troppo tardi…

La corsa contro il tempo prima che lo psicopatico uccida la bella di turno; i morti che continuano a cadere per le strade di Baltimora; il passato e il presente, le paure, gli incubi e le angosce di un poeta e scrittore geniale, morto in circostanze misteriose; un assassino sorprendente e al tempo stesso metodico, che costruisce il suo personale ‘gioco’ con invidiabile capacità; un detective sprezzante del pericolo; un protagonista che ha prima toccato il cielo con un dito, per poi venire quasi dimenticato, evitato, deriso da chi prima lo incensava; e soprattutto tanti indizi disseminati lungo 109 minuti di film, da seguire con interesse.

Perché in un panorama cinematografico internazionale che non fa altro che regalarci trasposizioni, sequel, prequel, remake e reboot, va elogiato l’esperimento The Raven, capace di mischiare fatti storicamente accaduti ad altri puramente inventati, traendo forza da entrambi gli aspetti. Se la regia di James McTeigue non prende mai seriamente il volo, il film si mantiene estremamente interessante in tutta la sua scorrevole durata, grazie ad una sceneggiatura ben congegnata, fatta di pseudo colpi di scena ed intrighi investigativi, e ad una fotografia cupa e sudicia, come la Baltimora di metà ottocento. Se funziona la curiosa alchimia tra Poe e il detective Emmett Fields, interpretato da un Luke Evans in parte, colpisce positivamente la prova di John Cusack, attore misteriosamente sempre troppo trascurato dal cinema hollywoodiano, così come la presenza della bella ed affascinante Alice Eve, indubbia sorpresa. Quasi ‘holmesiano’ nella sua incalzante ed inevitabile ‘scoperta’ della verità, il mistero Poe viene montato e smontato con apprezzabile accuratezza da regista e sceneggiatori, tutt’altro che lontani dall’esser perfetti ma a cui va dato il merito di aver provato ad osare. Centrando in parte l’obiettivo.

Voto di Federico: 6,5

The Raven (Usa, Ungheria, Spagna, 2012, thriller) di James McTeigue; con John Cusack, Luke Evans, Alice Eve, Brendan Gleeson, Oliver Jackson-Cohen, Jimmy Yuill, Kevin McNally, Pam Ferris, Dave Legeno, Sergej Trifunovic, Karen Strassman, Ana Sofrenovic, Sam Hazeldine, Ian Virgo, Aidan Feore, Péter Fancsikai, Jason Ryan, Rest of cast, Milos Djuricic, Matt Slack, Brendan Coyle – uscita venerdì 23 marzo 2012QUI il trailer italiano