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John Carter: le recensioni dei critici

Carino, stupido, divertente, piacevole, complicato, lungo, pasticciato, mediocre… ecco gli aggettivi più usati per descrivere John Carter.

di carla
pubblicato 13 Marzo 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 03:08


Mentre scrivo il post vi segnalo che su RottenTomatoes il Tomatometer dei critici sul film John Carter è a 51% mentre quello del pubblico è 72%. Ma vediamo con più attenzione qualche recensione, visto che la nostra vi ha fatto tanto discutere (attualmente siamo a 122 commenti!).

    Christopher Orr – The Atlantic: La performance più indelebile nel film è Woola, un cane a sei zampe marziano.

    Rick Groen – Globe and Mail: Non è male, incorniciato da una partenza decente e da una solida rifinitura ma ha cedimenti nel mezzo come un materasso a buon mercato.

    Jim Lane – Sacramento News & Review: …molto divertente…

    Michelle Alexandria – Eclipse Magazine: E’ bello vedere un adattamento che si erge sulle sue proprie gambe. Non è così grande o epico come vuole essere, ma è piacevole.

    Scott Nash – Three Movie Buffs: Troppo lungo, troppo complicato e poco divertente.

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    Diva Velez – TheDivaReview.com: Basato su un romanzo del 1912 di Edgar Rice Burroughs, John Carter è un pasticcio confuso e troppo lungo. E’ un film che avrebbe dovuto aspettare altri cento anni per avere una buona sceneggiatura.

    Jason Di Rosso – MovieTime, ABC Radio National: A volte lo spettacolo è accattivante, ma è sempre un po’ troppo stupido.

    Mike McGranaghan – Aisle Seat: Non è che John Carter sia brutto, è solo molto mediocre. E la mediocrità è mortale in questo genere.

    Geoffrey MacNab – The Independent: E’ uno di quei film bloccati nel purgatorio tra live action e animazione.

    Tom Huddleston – Time Out: È costato una cifra spropositata (si parla di più di 250 milioni di dollari), i protagonisti principali (con l’eccezione di qualche voce celebre prestata a pupazzi animati al computer) sono più o meno sconosciuti, la storia è familiare solo a una piccola minoranza di appassionati di fantasy, la trama è complicatissima e condita da nomi assurdi, location bizzarre e da uno dei titoli più tristi che si ricordino, e infine la regia è di un novellino, alla prima esperienza con un action movie prodotto da una major.

Con chi siete d’accordo (o in totale disaccordo?)