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Il castello magico: Recensione in Anteprima

CGI di buon livello, ritmo discreto ed una storia che fa presa sui più piccoli. Il castello magico del duo belga Degruson/Stassen si appresta ad uscire nelle nostre sale sotto qualche positivo auspicio

pubblicato 30 Dicembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 05:41

Un adorabile gattino si perde tra gli spropositati meandri urbani di un mondo sin troppo pericoloso per uno della sua taglia. Vaga in cerca di un riparo, oramai ignaro su dove possano essersi rintanati i suoi vecchi e distratti padroni. Finché un vecchio ed inquietante castello non premia gli sforzi della povera bestia. Si fa per dire.

Dopo la tartaruga Sammy, Ben Stassen e Jeremy Degruson mettono piede sulla terra ferma illustrandoci il grottesco salvataggio di un castello per opera di un gruppo di animali, aiutati da un manipolo di simpatici automi costruiti dal proprietario. All’interno di un contesto pensato anzitutto per un pubblico abbastanza giovane, che di fatto apprezzerà.

Tra rivalità, sfide ed episodi rocamboleschi, Il castello magico mescola svariati elementi che lo rendono un piacevole film d’animazione, senza troppe pretese se non quella di intrattenere i piccini in primis, finendo però col non dispiacere nemmeno ai più grandicelli.

Il leitmotiv, così come la struttura, non ha nulla di particolarmente originale sebbene tenda timidamente a discostarsi da temi chiave della stragrande maggioranza dei film d’animazione degli ultimi tempi, quale per esempio quello vertente sulla diversità. Argomento che in qualche modo si può anche far rientrare, ma la storia del piccolo Tuono si muove più nell’ambito dell’integrazione, la cui discriminante non è una vera e propria diversità bensì l’estraneità. Quasi tutto il film procede lungo tale linea di narrazione, con il povero gattino costantemente incalzato ed escluso da un coniglio ciccione e dalla sua aiutante, una topolina che indossa a fatica i panni dell’indisponente.

Senza però osare più di tanto, il tutto si limita a questa antipatia infantile che talvolta fa sorridere altre meno. D’altronde, come già anticipato, non vi sono soluzioni narrative di particolare rilevanza: abbiamo l’amabile vecchietto su cui fare colpo, la missione da compiere che è la difesa del castello e l’immancabile villain, il nipote speculatore che cerca in tutti i modi di vendere la proprietà dello zio. Non ci giureremmo sul fatto che ai bimbi possa sfuggite la contrapposizione tra l’attempato zietto ed il nipote arrivista. Il primo mite, quasi al verde dopo un’esistenza votata alla magia, di cui ne ha fatto anche una professione; il secondo cinico, impaziente e senza scrupoli, avido di denaro, per il quale è disposto a tutto.

Come scrivevamo, nulla di particolarmente sottile o ricercato, non a caso il target è quello. Ma se a questo si unisce un discreto ritmo nonché qualche uscita alquanto divertente, ecco che avete il film adatto per uno spensierato pomeriggio (o serata) in famiglia. Un tenore grafico stavolta abbastanza credibile ed in linea con altre, ben più blasonate produzioni fanno il resto.

Voto di Antonio: 6

Il castello magico (The House of Magic, Belgio, 2013) di Jeremy Degruson e Ben Stassen. Con Riccardo Suarez, Giorgio Lopez, Christian Iansante, Carlo Valli, Perla Liberatori e Roberto Stocchi. Nelle nostre sale da dopodomani, mercoledì 1 gennaio 2014.