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Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana: la recensione in anteprima

Leggi la recensione di Romanzo di una strage, di Marco Tullio Giordana, su Cineblog!

pubblicato 29 Marzo 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 02:53

Milano, 12 dicembre 1969. Una bomba devasta la sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano. Diciassette sono i morti e ottantotto i feriti di quella che è rimasta nella memoria come la Strage di Piazza Fontana. I primi sospetti ricadono su un gruppo di anarchici milanese, guidati dal carismatico Giuseppe Pinelli, ferroviere milanese di idee vicine alla sinistra extraparlamentare. Insieme ai soci del Circolo Anarchico Ponte della Ghisolfa sarà portato in questura per essere interrogato dal Commissario della Questura di Milano Calabresi.

La pista anarcoinsurrezionalista è spinta dalle alte sfere della polizia, ma alcuni elementi creano profondi dubbi nell’animo di Calabresi, che con Pinelli ha un rapporto di cordiale inimicizia. Fermato per i tre giorni successivi all’attentato, Pinelli muore in circostanze misteriose precipitando dalla finestra dell’Ufficio di Calabresi mentre il commissario si era assentato per alcuni minuti. Suicidio, viene dichiarato dai quattro presenti, ma le contraddizioni sono palesi fin dal primo momento. Calabresi diventa così un bersaglio innocente, perseguitato e diffamato a mezzo stampa. Lentamente le sue indagini porteranno alla luce una verità sconveniente, la strage sarebbe stata organizzata dalla destra neofascista veneta con la e la responsabilità di apparati dello Stato. Il suo rifiuto di fronte a una promozione e un trasferimento, che lo avrebbero allontanato dalla verità, condizioneranno la sua vita in modo definitivo. A distanza di oltre trent’anni la verità sulla strage non è ancora stata scritta.

Difficile dare una valutazione artistica del film di Marco Tullio Giordana senza dover mettere mano ai libri di storia per analizzare i fatti che hanno caratterizzato uno dei momenti più bui della città di Milano e, probabilmente, dell’intera Repubblica Italiana. Con una narrazione secca e senza troppi barocchismi, Giordana racconta la “sua” verità, scritta con Sandro Petraglia e Stefano Rulli, su ispirazione al libro d’inchiesta I segreti di Piazza Fontana. Giordana si candida definitivamente a seguire le tracce del cinema politico di Elio Petri e della ricerca storica di Pier Paolo Pasolini.


Romanzo

I tempi erano maturi, forse anche da diversi anni, e un film dedicato a Piazza Fontana capace di ricostruire quello che sarebbe successo era necessario. Il cinema italiano, l’opinione è diffusa, ha rielaborato troppo poco i lutti della storia nazionale e la funzione intellettuale di un film come Romanzo di una strage diventa estremamente importante per creare dibattito e rinfrescare la memoria, affinché certe realtà non si ripetano.

Giuseppe Pinelli, interpretato da un intenso Pierfrancesco Faino, e Luigi Calabresi, Valerio Mastrandea conferma la sua maturità, vengono illustrati come gli “involontari” eroi e agnelli sacrificali di un disegno più grande che del mondo anarchico milanese ha fatto solo un bersaglio e un capro espiatorio, ma dove si intrecciano i poteri forti della destra estrema e la lunga mano dei Servizi Segreti, al lavoro per soddisfare le pressanti richieste anti-comuniste americane. Semplicando in estremo, in particolare a uso degli under 40 che ai tempi ovviamente non c’erano, è il caso di ricordare che pochi anni dopo Piazza Fontana gli Stati Uniti hanno appoggiato il colpo di stato di Augusto José Ramón Pinochet che rovesciò il legittimo governo del Presidente socialista cileno Salvador Allende, non sarebbe un esercizio di fantapolitica credere che tra Italia e Cile non ci sia poi tanta distanza.

Giordana ricostruisce quei giorni con rigore filologico e giuridico, evitando di scivolare nella faziosità di parte ma non rinunciando a puntare il dito accusatore rispetto a una classe politica che ha contribuito a destabilizzare la democrazia italiana e a farla sprofondare nel terrorismo degli Anni di Piombo. Nonostante questo rigore il film risulta godibile come un thriller politico, dove però il brivido che corre sulla schiena dello spettatore dipende dalla sensazione (o il timore) che tutto sia realmente accaduto come descritto dalle cupe immagini del film.

Romanzo di una strage (drammatico, Italia 2012, 129 min) Regia di Marco Tullio Giordana, con Valerio Mastandrea, Pierfrancesco Favino, Michela Cescon, Laura Chiatti, Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio, Giorgio Colangeli, Omero Antonutti, Thomas Trabacchi, Giorgio Tirabassi, Fausto Russo Alesi, Denis Fasolo, Giorgio Marchesi, Andreapietro Anselmi, Sergio Solli, Antonio Pennarella, Stefano Scandaletti, Giacinto Ferro, Giulia Lazzarini, Benedetta Buccellato

Voto di Carlo: 8
Voto di Gabriele: 7

Romanzo di una strage sarà distribuito nei cinema da 01 Distribution a partire da venerdì 30 marzo 2012. Qui potete vedere il trailer.