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Anne Hathaway sarà Judy Garland al cinema – arriva il biopic

La vita di Judy Garland diventa biopic con Anne Hathaway

pubblicato 13 Febbraio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 04:13

Alla fine Harvey Weinstein ha parlato. E tutti sappiamo che quando Harvey Weinstein apre bocca c’è da credergli. Il potentissimo produttore ha infatti annunciato al The Howard Stern Show che Anne Hathaway sarà la mitologica Judy Garland al cinema, nel più classico dei biopic hollywoodiani.

Tutto prenderà vita da Get Happy: The Life of Judy Garland, biografia scritta da Gerald Clarke e pubblicata nel 2000. A detta dell’Huffington Post Weinstein vorrebbe vedere il film presto ‘realtà’, con la Hathaway unica vera scelta del produttore:

“Non c’è stato nessun provino. Ha cantato per me come Judy Garland, canta splendidamente. Ha quello sguardo… penso che sarà un buon film”.

Poche parole ma buone per ufficializzare un progetto che sorgerà da una biografia da più parti ‘criticata’. Questo perché Clarke, che amava follemente la Garland, si fidò ciecamente delle tante storie raccontate dalla stessa attrice, solitamente incline all’esagerazione e alle invenzioni. A detta dei critici questo potrebbe aver inficiato la credibilità della biografia, nata da oltre 500 interviste e ‘colpevole’ di aver portato Clarke a credere senza se e senza ma alle parole di Judy.

Per la Hathaway, Premio Oscar come Miglior Attrice non Protagonista grazie a Les Miserables, un’occasione d’oro per tornare a ‘sognare’ una seconda statuetta, visto il peso di Judy Garland, morta nel 1969 e Premio Oscar ‘giovane’ nel 1940, all’interno di Hollywood. Icona gay da sempre in prima linea nelle epocali battaglie per i diritti, la Garland ottenne due candidature agli Oscar come Miglior attrice protagonista nel film È nata una stella (1954) di George Cukor e come Miglior attrice non protagonista nel film Vincitori e vinti (1961) di Stanley Kramer. Grandissima anche come cantante, nel 1961 raggiunse la prima posizione nella Billboard Pop Albums per 13 settimane grazie al disco Judy at Carnegie Halle, vincendo il Grammy Award all’album dell’anno, il Grammy Award alla miglior interpretazione vocale femminile pop e nel 1998 il Grammy Hall of Fame Award. Il 22 giugno del 1969, appena 47enne, la morte che scioccò il mondo, dovuta ad un’assunzione eccessiva di barbiturici.

Fonte: TheBlackLot