Home Festival di Cannes On The Road: la recensione di Cineblog da Cannes 2012

On The Road: la recensione di Cineblog da Cannes 2012

Il famoso romanzo Sulla Strada di Jack Kerouac arriva al cinema.

pubblicato 13 Ottobre 2012 aggiornato 1 Agosto 2020 01:07

On the Road, tratto dall’omonimo romanzo di Jack Kerouac, è uscito nei cinema italiani l’11 ottobre. Vi riproponiamo la nostra recensione dal Festival di Cannes 2012 che avevamo pubblicato in anteprima a maggio. Fateci sapere se vi è piaciuto o meno!

“I think of Dean Moriarty,
I even think of Old Dean Moriarty the father we never found,
I think of Dean Moriarty.”

Subito dopo la morte del padre, Sal Paradise, un aspirante scrittore di New York, incontra l’affascinante Dean Moriarty, sposato con l’emancipata e seduttiva Marylou. Sal e Dean diventano subito amici. Determinati a non restare imprigionati in una vita soffocante, i due amici partono per un viaggio sulla strada assieme a Marylou. Assetati di libertà, i tre giovani ragazzi si dirigono verso la scoperta del mondo, verso nuovi incontri, e verso la scoperta di loro stessi.

Molto probabilmente, On the Road era il film più atteso del 65esimo Festival di Cannes. Innanzitutto perché si tratta della prima, e per questo “epocale”, trasposizione cinematografica di Sulla Strada, il romanzo cult di Jack Kerouac, simbolo della Beat Generation. Poi perché si tratta di un film dalla gestazione lunghissima. Prima ci aveva provato Francis Ford Coppola a portarlo sul grande schermo, e il regista è rimasto co-produttore del film assieme alla sua American Zoetrope. Infine, era un film atteso perché Walter Salles ha lavorato per anni al progetto, e finalmente oggi ha visto il buio della sala.

Il libro di Kerouac era un minuzioso, episodico e cronologico rapporto in prima persona dei suoi tanti viaggi da New York verso la costa ovest degli Stati Uniti. Uno dei punti focali del romanzo, tuttavia, era il rapporto dell’autore – sotto lo pseudonimo di Sal Paradise – con l’affascinante Dean Moriarty (pseudonimo di Neal Cassady), conosciuto grazie ad alcuni amici comuni. Però, se non ricordo male, nel primo centinaio di pagine Sal viaggiava da solo da New York a Los Angeles: qui questa sezione è ridottissima, e praticamente quasi non esiste, se non per qualche scena iniziale.

On_the_road_film_stewart

Si “viaggia” sostanzialmente poco, nell’On the Road di Walter Salles, ma non è una scelta sbagliata. Il film è senza dubbio episodico come la sua fonte, ma sceglie cosa mostrare dei racconti del libro e cosa no, perdendo per forza di cose più di qualcosa: qualcuno potrebbe per esempio obiettare che la parte dedicata ad Old Bull Lee (William Burroughs, interpretato da un Viggo Mortensen in parte) è davvero troppo frettolosa. Ma alla fine, nelle intenzioni di Salles, quel che conta è l’economia del film, e non era davvero possibile portare tutto ciò che era narrato nel romanzo al suo interno.

Il regista sceglie sostanzialmente di narrare con il suo On the Road un bromance, ovvero la storia di una fortissima relazione tra due ragazzi, Sal e Dean, spesso al limite dell’amore omosessuale: in una scena i due ragazzi stanno per fare sesso assieme a Marylou, prima che Sal s’imbarazzi e chieda a Dean di andarsene (se la memoria non mi inganna, nel romanzo Dean chiede semplicemente all’amico di andare da solo a letto con la ragazza), mentre in una scena successiva Sal osserva da una porta socchiusa l’amico mentre ha un rapporto sessuale a pagamento con un uomo (Steve Buscemi). Anche qui, se non vado errato, nel romanzo Dean rifiutava l’offerta.

Sam Riley and Garrett Hedlund in On the Road

L’omosessualità è ancora più esplicita grazie al personaggio di Carlo Marx, alter ego di Allen Ginsberg, interpretato molto bene da Tom Sturridge: il ragazzo è infatti visibilmente invaghito di Dean, con il quale ha un rapporto d’amicizia speciale, ed è invece il “rivale” di Marylou. On the Road non ha “paura” di mostrare l’uso di droga, mostra scene scene di sesso ed una generosa Kristen Stewart, che non sfigura nel suo ruolo da bella-e-sfatta: però, così come per la tematica omosessuale, sembra “trattenersi” proprio nel punto in cui il film potrebbe infiammarsi e diventare davvero ribelle.

Conferma che, se pur non cadendo in un semplice road movie per teenager, Salles ha in mente un pubblico mainstream. Anche qui non c’è qualcosa di particolarmente sbagliato nell’approccio dell’autore, che riesce a dosare anche l’uso della voce off di Sal/Kerouac senza che diventi troppo invasiva, un rischio che un libro del genere prometteva di sicuro. Però non basta questo a rendere On the Road un film appassionante, o addirittura soltanto coerente.

Viggo Mortensen in On the Road

La “magia” di On the Road sul grande schermo si ferma lì, nella sua bella e professionale confezione, fatta di meravigliosi e mozzafiato landscape americane, fotografate con rara perfezione e ottimi colori da Eric Gautier, il quale era coinvolto anche in Into the Wild, che a molti ricorderà in alcuni momenti proprio il film di Salles. C’è pure un montaggio curato, per non parlare di quello sonoro, e una splendida selezione musicale (c’è molto buon jazz, come nel libro d’altronde).

Eppure On the Road resta opaco, se non addirittura meccanico nel suo sviluppo, e sinceramente risulta anche un po’ tedioso. A chi si rivolge, in definitiva, un film come questo? Gli appassionati del libro, quelli puristi nudi e crudi, avranno da ridire a priori, mentre gli altri si troveranno un concentrato di episodi di cui non sapranno bene che fare. Questo è, molto semplicemente, il punto, ed è quello più banale di tutti: Sulla Strada è un romanzo infilmabile. Volevamo la conferma? L’abbiamo appena avuta.

Sarebbe stato opportuno forse “ispirarsi” e narrare una storia nuova, senza crearsi troppi problemi. Ma va dato atto a Salles di aver comunque tentato un’impresa quasi da folli con coraggio, e il risultato, chissà, è l’unico che si può tirare fuori da un libro del genere: facciamocene una ragione, a meno che tra qualche anno non arrivi un altro “folle” a provarci e a stupirci. Di questo On the Road ci ricorderemo poche cose, e la prima che mi viene in mente è la prova d’attore di Garrett Hedlund: affascinante, tenero (“Sal: I love you as ever”), fisico e sensuale, in un film che cerca disperatamente un’anima e una ragione per pulsare di vita propria, ma non la trova.

Voto di Gabriele: 5
Voto di Federico: 5

On the Road (Usa 2011 – Drammatico) di Walter Salles con Sam Riley, Garrett Hedlund, Kristen Stewart, Kirsten Dunst, Tom Sturridge, Viggo Mortensen, Amy Adams, Alice Braga, Steve Buscemi, Danny Morgan, Giovanna Zacarías, Elisabeth Moss, Terrence Howard. Dall’11 ottobre 2012 al cinema. Ecco il trailer italiano.

Festival di Cannes