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Cuccioli – Il paese del vento: recensione in anteprima

Dai produttori della serie tv “Cuccioli”, quattro anni dopo il film d’animazione “Il Codice di Marco Polo”, un’altra colorata incursione su grande schermo “interattiva” e a misura di bambino.

pubblicato 25 Marzo 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 03:12

A dieci anni dal debutto su Rai 2 della serie d’animazione “Cuccioli” Sergio e Francesco Manfio, rispettivamente regista e produttore esecutivo della serie tv, si cimentano con un secondo lungometraggio per il grande schermo dopo “Il Codice di Marco Polo”, portando gli amatissimi Cuccioli in una nuova e rutilante avventura ricca di azione e divertimento, che mette in evidenza un impatto visivo di alto profilo e l’intenzione di rivolgersi “senza se e senza ma” ad un pubblico di giovanissimi.

In questa nuova avventura i Cuccioli abitano a Soffio, meglio noto come il Paese del vento: un piccolo paese dove tutto, ma proprio tutto, funziona grazie all’energia eolica. La perfida Maga Cornacchia vuole impossessarsi della fonte di energia che genera il vento donando energia a Soffio con l’intenzione di mettere a ferro e fuoco il paese con le sue macchine infernali, ma i Cuccioli non hanno intenzione di rimanere con le mani in mano e faranno ancora squadra per sconfiggere Maga Cornacchia e i suoi scagnozzi.

Lode all’idea di accennare alla problematiche di energie alternative ed ecosostenibilità veicolate nel film attraverso la contrapposizione di buoni (energia pulita) e cattivi (energia inquinante), così come agli omaggi e citazioni che non mancano con una strizzatina d’occhio all’animazione giapponese con Miyazaki e lo Yattaman di Tatsuo Yoshida, all’iconica Disney con la malvagia Maga Cornacchia che omaggia la fattucchiera Amelia, il sovrano di Soffio a mezzavia tra il Re Julien di Madagascar e il protagonista del videogame Sly Racoon e una divertente sequenza con la papera Diva che imita Marilyn.

Questa nuova avventura dei Cuccioli senza dubbio non deluderà i piccoli fan della serie tv, infatti si punta in toto su una fidelizzazione ormai consolidata, tanto che il film sembra a tuti gli effetti, a livello di trama, una sorta di versione estesa di un episodio della serie, presentato per l’occasione in una intrigante veste hi-tech a cui si aggiunge un tentativo di rendere l’esperienza visiva oltremodo immersiva, non solo con il 3D (il film sarà disponibile anche in 2D), ma anche con una interattività virtuale che vede i personaggi del film e il narratore (un aquilone) rivolgersi alla platea chiedendo di partecipare alla storia, un’idea interessante che se cerca di dare un surplus di dinamicità agli eventi narrati su schermo, rischia al contempo di frammentare la storia già di per sé priva di guizzi e di una semplicità disarmante.

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Cuccioli – Il paese del vento è un film d’animazione che si distingue per la mancanza di qualsivoglia appeal per un pubblico che vada oltre quello dei bambini, questa produzione italiana è concepita con l’intenzione di lasciare il modo degli adulti a debita distanza, non si percepisce l’intenzione, come in quasi tutti i cartoon di ultima generazione, di strizzare l’occhio ad una platea il più variegata possibile, ma l’obiettivo primario è di rivolgersi ai più piccini con un linguaggio e un impatto visivo assemblati con estrema cura e piglio “pedagogico”, con particolare attenzione a non inserire elementi di violenza all’interno della narrazione, anche se nel finale spunta una inattesa scena che vede Maga Cornacchia cercare di eliminare il pulcino “Senzanome” con un’arma impropria, scena smussata a dovere da gag e battute, ma che non può non spiccare in un contesto “bonario” come quello dell’intero film.

Voto di Pietro: 6

Cuccioli – Il paese del vento (animazione / Italia 2014). Un film di Sergio Manfio. Con le voci di Monica Ward (La gattina Olly), Laura Lenghi (La papera Diva), Paolo Lombardi (Il cagnolino Portatile), Edoardo Nevola (Il coniglio Cilindro), Gigi Rosa (Il ranocchio Pio), Paola Giannetti (Maga Cornacchia), Gerolamo Alchieri (Ambrogio), Enrico di Troia (Cuncun), Franco Mannella (Canbaluc), Stefano Mondini (Il Custode del vento), Nanni Baldini (Re Ciclone). Al cinema dal 27 marzo 2014.