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Heaven Knows What: Recensione in Anteprima

Venezia 2014 | Due giovani barboni tossici e innamorati sbarcano al Lido grazie a Heaven Knows What

pubblicato 29 Agosto 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 22:44

12 mesi dopo aver presentato il documentario Lenny Cooke alle Giornate degli Autori, i talentuosi ed apprezzati Ben Safdie e Joshua Safdie, fratelli newyorkesi premiati nel 2009 agli Independent Spirit Awards grazie al film Go Get Some Rosemary, tornano a Venezia grazie ad un docu-film particolarmente attuale, Heaven Knows What. In corsa per un premio nella sezione Orizzonti, il film è nato quasi per puro caso, quando i due Safdie hanno incrociato in metropolitana Arielle Holmes, poi diventata loro musa ispiratrice. Il film è infatto tratto dalle memorie della donna, Mad Love in New York City, riuscita con il tempo a cambiare vita.

Harley, questo il nome con cui è conosciuta tra i peggiori bar della Grande Mela, è una barbona. Uno dei migliaia di senzatetto che in questi ultimi anni sono tornati ad ‘infestare’ le strade d’America. New York in testa. Colpa della crisi che nell’ultimo lustro ha strozzato l’economia occidentale, con un’intera generazione di giovanissimi senza futuro ma soprattutto presente, tanto da vagare privi di meta.

La bella Holmes non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. E’ combattiva e determinata, ma soprattutto innamorata di uno sbandato. Un tossico nonché barbone come lei, che le chiede come pegno d’amore il suicidio. Harley dovrebbe morire per renderlo veramente felice e soddisfatto. Tra elemosina da raccattare in strada e oggetti di qualsiasi tipo da rubare nei supermercati, bevande energetiche in testa, la giovane spazia tra eccessi e droghe di ogni tipo, provando inutilmente ad abbandonare e dimenticare l’amato. A starle vicino uno spacciatore, che in cambio del suo affetto le fornisce sballi gratuiti.

Attaccati alle loro ‘prede’, ai lebbrosi che vivono nell’ombra di un’America che non ha tempo ne’ voglia di occuparsi di loro. Ben Safdie e Joshua Safdie sono riusciti a dare una straordinaria credibilità alla loro nuova opera, abbattendo più volte l’invisibile muro tra finzione e realtà. Arielle Holmes e Caleb Landry Jones, giovani innamorati avvelenati da un’esistenza che da tempo non sorride loro, interpretano due senzatetto straordinariamente ‘veri’. Sporchi, due lebbrosi dei giorni nostri che hanno un’unica ambizione di vita. Quella di drogarsi.

Per riuscire a calarsi nella nuova piaga a stelle e strisce i due fratelli hanno frequentato barboni e case d’accoglienza, dividendo il set con alcuni di questi. Il risultato finale oscilla tra film e documentario, dando vita ad un ibrido che lascia lo spettatore con il dubbio tra ciò che possiamo considerare rappresentazione e ciò che è invece documentazione. La vita di due barboni tossici non permette esplosioni narrative, tutto ciò è evidente a meno che non si voglia forzare la mano, ma la tragica contemporaneità di Heaven Knows What lascia il segno. Senza falsi moralismi ne’ motivazioni e/o giustificazioni alla vita da strada dei vari protagonisti, i due fratelli registi si sono limitati a ‘inquadrare’ una realtà, quella di Arielle Holmes, da lei vissuta tra gli anni ’80 e ’90 eppure mai tanto attuale.

Crudo quanto basta nelle immagini più distruttive ed accompagnato da una colonna sonora disturbante nel suo essere ripetutamente ossessiva, Heaven Knows What illumina ciò che l’America stessa finge di non vedere, trincerandosi dietro una storia d’amore di fatto impossibile. E impossibilitata ad esistere. Con l’incendiario finale a sorpresa i due Safdie danno un senso concreto al titolo dell’opera, costringendo non solo lo spettatore ma persino la protagonista a porsi un’unica domanda: cosa diavolo è successo? Allucinazioni o realtà, per una risposta di fatto sconosciuta. Se non al cielo che tutto sa e tutto osserva. Sofferenze esistenziali in primis.

Voto di Federico: 7

Heaven Knows What (Usa, Francia, 2014) di Josh Safdie, Ben Safdie; con Arielle Holmes, Caleb Landry Jones, Buddy Duress

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