Home Recensioni 10 film in bicicletta: da “Ladri di biciclette” a “Senza freni”

10 film in bicicletta: da “Ladri di biciclette” a “Senza freni”

Blogo vi propone 10 film in cui la bicicletta è co-protagonista.

pubblicato 6 Aprile 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 07:19

Quando si parla della bicicletta in ambito cinematografico di solito sono un paio le assonanze che vengono subito in mente, una è tutta italiana con il capolavoro neorealista Ladri di biciclette di Vittorio De Sica e l’altra è con l’iconico volo notturno in sella ad una bicicletta di Elliot con l’amico alieno nel classico E.T. l’extra-terrestre di Steven Spielberg.

La “bicicletta” sarà al centro di questa nostra speciale classifica video che ci porterà in un viaggio di stampo “cinefilo” in cui la bicicletta sarà il mezzo con cui si muoveranno i protagonisti, l’innesco di situazioni che vanno dal drammatico al comico, ma anche ideale co-protagonista visto che alla fine stiamo parlando di un mezzo che è stato parte dell’infanzia di tutti noi e che per molti è ancora nostalgico refrain di un’epoca i bianco e nero, un modo per spostarsi in città, fare del sano movimento e perchè no cimentarsi in gare a livello agonistico.


A seguire trovate 10 film che abbiamo selezionato per voi accompagnati da video, commenti e curiosità.

 

1. Ladri di Biciclette (1948)

 

Capolavoro del 1948 che fa parte del periodo neorealista del Vittorio De Sica regista, iniziato nel 1946 con “Sciuscìà” e culminato nel 1953 con “Stazione Termini”, nel mezzo classici come “Umberto D.” e “Miracolo a Milano”. De Sica con Ladri di biciclette imprime a fuoco nella storia della cinematografia mondiale il cuore pulsante di un’Italia che cerca di sopravvivere sulle macerie del secondo dopoguerra. Intenso, struggente e per certi versi inimitabile nella sua ricercata e coinvolgente genuinità.

 

2. La bicicletta verde (2012)

 

La bicicletta verde (Wadjda) è un film del 2012 scritto e diretto dalla regista saudita Haifaa Al-Mansour.

Wadjda è una bambina di 10 anni della periferia di Riad, la capitale dell’Arabia Saudita. Nonostante viva in un mondo tradizionalista, Wadjda è una bambina affettuosa, simpatica, intraprendente e decisa a superare i limiti imposti dalla sua cultura. Dopo una lite con l’amico Abdullah, un ragazzino del quartiere con cui non avrebbe il permesso di giocare, Wadjda mette gli occhi su una bellissima bicicletta verde, in vendita nel negozio vicino casa. Vadjda vuole disperatamente la bicicletta per poter battere l’amico Abdullah in una gara.

 

3. Senza freni (2012)

 

Senza freni (Premium Rush) è un film del 2012 diretto da David Koepp e con protagonista Joseph Gordon-Levitt.

Wilee (Joseph Gordon-Levitt) è uno spericolato corriere in bicicletta che lavora nella caotica New York City insieme alla sua ex fidanzata Vanessa (Dania Ramirez). Nima (Jamie Chung), la compagna di stanza di Vanessa, una ragazza cinese che risiede in America con un visto studenti, deve far recapitare una misteriosa missiva e per la consegna chiede esplicitamente di Wilee. Quello di Wilee sembra una consegna di routine, ma quando l’ambiguo Bobby Monday (Michael Shannon), un poliziotto incline alla violenza e con il vizio del gioco d’azzardo, lo minaccerà per farsi consegnare la busta, Wilee si darà alla fuga dando il via ad un inseguimento mozzafiato per le strade della Grande Mela.

L’approccio alla regia di Koepp miscela la dinamicità di film come il francese B13 a ricercatezze visive che ci hanno ricordato il Lola corre di Tom Tykwer. Senza freni è un film che sfrutta una corposa dose di effetti visivi mai invasivi o palesemente percettibili, potremmo definire tranquillamente il film di Koepp un Fast and Furious su due ruote, un film che si fruisce tutto d’un fiato, serratissimo e ben recitato, senza dubbio un action-thriller che lascia il segno.

 

4. Bellezze in bicicletta (1951)

 

Bellezze in bicicletta è un film del 1951 diretto da Carlo Campogalliani e interpretato da Silvana Pampanini, Delia Scala e Aroldo Tieri.

Due belle ragazze romane, Delia e Silvana, vogliono diventare ballerine della compagnia del grande Totò, così partono alla volta di Milano, un viaggio che le vedrà coinvolte in una serie di peripezie.

Il film ottenne un incasso di 400 milioni di lire entrando nella top 10 dei film più visti di quell’anno, un successo che generò il sequel Bellezze in motoscooter a cui la Pampanini rifiutò però di partecipare.

Silvana Pampanini ricorda il successo clamoroso del film:

Bellezze in bicicletta ottenne un successo clamoroso. Non si aspirava a nessun modello particolare, era una via di mezzo tra il commerciale ed il divertente, tenuti su da un certo tono. Piacque perché c’era dentro di tutto, lo sport, bellissime ragazze. Tanta allegria, ingenuità, spensieratezza.

 

5. Il ragazzo con la bicicletta (2011)

 

Il ragazzo con la bicicletta (Le Gamin au vélo) è un dramma del 2011 scritto e diretto dai registi belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne. Il film è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2011, dove si è aggiudicato il Grand Prix Speciale della Giuria.

Cyril ha quasi dodici anni e una sola idea fissa: ritrovare il padre che lo ha lasciato temporaneamente in un centro di accoglienza per l’infanzia. Cyril incontra (complice una bicicletta) Samantha, che ha un negozio da parrucchiera e che accetta di tenerlo con sé durante i fine settimana. Cyril non è del tutto consapevole dell’affetto di Samantha, un affetto di cui ha però un disperato bisogno per placare la sua rabbia…

 

6. Appuntamento a Belleville (2003)

 

Appuntamento a Belleville è un film d’animazione del 2003 scritto e diretto da Sylvain Chomet.

La trama ci narra del piccolo Champion che nonostante tutti gli sforzi di sua nonna cresce infelice. Solo un triciclo ricevuto in dono sembra dare gioia a Champion che crescendo si appassionerà così tanto al ciclismo da riuscire a guadagnarsi un posto tra i corridori del Tour de France.

Il film di Chomet è un raffinato esempio di cinema d’autore europeo che la veste animata rende ancor più intrigante e surreale.

 

7. Le biciclette di Pechino (2001)

 

Le biciclette di Pechino (Shiqi sui de dabùn che) è un dramma cinese del 2001 diretto da Wang Xiaoshuai.

Guo Liang, giovane e povero fattorino pechinese perde il proprio lavoro dopo aver subito il furto della bicicletta tenuta in comodato. Il padrone gli promette di riassumerlo se egli sarà in grado di ritrovarla. Nel frattempo la bici è stata acquistata al mercato delle pulci dallo studente Li Bin, vittima di insicurezze e discriminazioni sociali, il quale ne ha bisogno per far colpo su una ragazza…

Prendendo spunto dal capolavoro neorealista Ladri di biciclette, il film di Xiaoshuai Wang ha il medesimo vigore realista nel proporre un ritratto schietto della gioventù cinese e di un paese con tutte le sue inestricabili contraddizioni.

 

8. Turbo Kid (2015)

 

Turbo Kid segna l’esordio alla regia di Anouk Whissell, François Simard e Yoann-Karl Whissell. Il film è nato come un cortometraggio iscritto al concorso per l’antologia horror The ABCs of Death. Il corto purtroppo non ha avuto un posto nell’antologia, gli venne preferito “T is for Toilet” di Lee Hardcastle, ma il produttore Ant Timpson ha chiesto ai realizzatori se avrebbero preso in considerazione l’idea di trasformare la loro storia in un lungometraggio e come potete intuire la cosa è andata in porto.

La storia ambientata nel 1997 in un mondo post-apocalittico ormai in rovina segue un orfano chiamato The Kid (Munro Chambers), che sopravvive da solo contro la siccità di un inverno nucleare attraversando una landa desolata sulla sua BMX e recuperando scarti per scambiarli con una scarsa fornitura di acqua. Quando Apple (Laurence Leboeuf), la sua nuova migliore amica dai capelli rosa viene rapita da un seguace del male supremo chiamato Zeus (Michael Ironside), The Kid ispirandosi al suo eroe dei fumetti “Turbo” cerca il coraggio per salvarla e combattere con Zeus, il suo spietato braccio destro Skeletron e il loro feroce esercito mascherato.

Colonna sonora impeccabile per un action a sfondo post-apocalittico che rende omaggio agli anni ’80, regalando coreografici sprazzi di violenza e splatter. Nel cast c’è anche il veterano Michael Ironside (Scanners, Atto di forza, Starship Troopers) che interpreta uno spregevole e folle villain per un gioiellino che miscela suggestioni e omaggi da Mad Max, Ken il guerriero e il cult Manborg.

 

9. Pee-wee’s Big Adventure (1985)

 

Pee-wee’s Big Adventure è una commedia del 1985 che segna l’esordio del regista Tim Burton. Il film vede protagonista Paul Reubens che aveva già vestito i panni di Pee-wee Herman nello show The Pee-wee Herman Show (1981) per poi riprendere il ruolo nella serie tv per bambini Pee Wee’s Playhouse, in onda dal 1986 al 1990. Reubens è tornato recentemente a vestire i panni del personaggio nel sequel Pee-wee’s Big Holiday diretto da John Lee.

Pee-Wee Herman è un tipo strambo che ama la sua bicicletta più di ogni altra cosa al mondo e mai e poi mai la venderebbe alla sua nemesi, Francis Buxton, un ricco viziato che pensa di poter avere tutto ciò che vuole grazie al suo denaro. Purtroppo la bici viene rubata scatenando la disperazione di Pee-Wee Herman e una tragicomica ricerca della sua inseparabile amica a due ruote.

 

10. Quicksilver – Soldi senza fatica (1986)

 

Quicksilver – Soldi senza fatica è un dramma a sfondo poliziesco del 1986 diretto da Thomas Michael Donnelly e interpretato da Kevin Bacon e Laurence Fishburne.

Jack Casey è un giovane broker di successo che da milionario si ritrova sul lastrico. Casey traumatizzato dal suo fallimento fa ora il corriere in bicicletta a Wall Street, qui conosce Voodoo un suo collega che gli parla della possibilità di guadagnare soldi facili lavorando per un malvivente noto come Zingaro.