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Il piano di Maggie – A cosa servono gli uomini: Recensione in Anteprima

Un po’ Allen e un po’ Baumbach, arriva in sala il gradevole Il piano di Maggie – A cosa servono gli uomini.

pubblicato 13 Giugno 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 10:22

Un po’ Allen e un po’ Baumbach, arriva in sala il gradevole “Il piano di Maggie – A cosa servono gli uomini”.

53enne moglie di Daniel Day-Lewis, Rebecca Miller torna al cinema in qualità di regista e co-sceneggiatrice sette anni dopo La vita segreta della signora Lee con il delizioso Il piano di Maggie – A cosa servono gli uomini, commedia tratta dall’omonimo romanzo di Karen Rinaldi. Un’originale e divertente opera sulle imprevedibili complessità dell’amore, sulla facile mutevolezza dei rapporti e sulla gestione di quest’ultimi in una società emotivamente parlando sempre più schizofrenica.

Splendida protagonista la sempre troppo poco pubblicizzata Greta Gerwig, musa nonché moglie di quel Noah Baumbach qui irrimediabilmente ‘omaggiato’, in una New York romantica, innevata e sentimentalmente nevrotica. Greta è in questo caso Maggie Hardin, allegra, apparentemente goffa e affidabile trentenne la cui vita è costantemente pianificata, organizzata e calcolata. Passo dopo passo. Insegnante di professione, Maggie ha deciso di volere un figlio da single attraverso l’inseminazione artificiale, se non fosse che proprio nel momento topico conosca John, collega affascinante il cui matrimonio è arrivato ad un punto di non ritorno a causa di una moglie concentrata solo sulla propria carriera professionale. Tra Maggie e John, antropologo che culla il sogno di diventare romanziere, nasce ovviamente l’amore, nonché un’adorabile bimba, presto però naufragato dinanzi alla quotidianità del rapporto. La calcolatrice Maggie studierà così un piano per far tornare l’attuale marito con l’ex moglie, senza rendersi conto che è il destino, il più delle volte, a metterci irrimediabilmente il proprio zampino.

Borghesi insofferenti a Manhattan, tra discussioni colte, sfoghi cutanei, bicchieri di vino, amori che finiscono ed altri che mai smettono di pulsare, persino quando si credono defunti e archiviati. C’è tanto Allen quanto Baumbach in questo riuscito ritorno della Miller, a cui bisogna dare il merito di aver realizzato una commedia leggera ma intelligente, mai scontata e dai dialoghi incalzanti, resi credibili da tre attori in forma smagliante. Al fianco dell’impeccabile Gerwig, così seducente nella sua ostentata ‘normalità’, un Ethan Hawke sballottolato da una parte all’altra e un’algida nonché ipnotica Julianne Moore, semplicemente meravigliosa nel suo spiccato e credibile accento danese. Uno stravagante ‘triangolo’ che prenderà presto forma per poi smontarsi e rimontarsi, tra uomini marionetta e donne dominatrici, tanto da indirizzare e plasmare le vite altrui.

Che ci siano 4 mani femminili in questo film, quelle dell’autrice Rinaldi e della regista nonché sceneggiatrice Miller, appare evidente, vista la disastrata immagine della figura maschile disegnata sui lineamenti di Hawke. Un uomo tanto seducente quanto privo di nerbo, necessitando continuamente di stimoli e imposizioni, ma c’è da dire che neanche le donne, andando a scavare dietro la maschera delle due protagoniste, possono dirsi realmente ‘linde’, in quanto manipolatrici seriali. Da una parte la ‘dolce’ e ossessiva Gerwig, dall’altra la fredda e involontariamente comica Moore, per un menage a trois che esplode sul grande schermo grazie ad una sceneggiatura arguta e brillante, perché ben amalgamata tra humor e sentimenti. Sullo sfondo eccentrici amici in crisi con cui confidarsi e quei figli che inesorabilmente, dinanzi ad una rottura della coppia, non possono far altro che subirne tutte le conseguenze emozionali.

Servono ancora gli uomini?‘, si domanda l’autrice del best-seller da cui è tratto Il piano di Maggie, briosa opera d’autore che in maniera agrodolce prova a concederci una risposta, offrendoci un ritratto realistico e inevitabilmente romanzato della donna contemporanea, non solo mamma ma anche figura perfettamente inquadrata in ambito lavorativo. Grazioso, romantico e assai piacevole il risultato finale.

[rating title=”Voto di Federico” value=”7″ layout=”left”]

Il piano di Maggie – A cosa servono gli uomini (commedia, romantico, 2016, Usa) di Rebecca Miller; con Greta Gerwig, Julianne Moore, Ethan Hawke, Bill Hader, Maya Rudolph, Travis Fimmel, Wallace Shawn, Alex Morf – uscita 29 giugno 2016