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Cattivi vicini 2: recensione in anteprima

A dispetto dell’idiozia di certi sketch e della vicenda in generale, Cattivi vicini 2 si pone come commedia solo all’apparenza superficiale, mentre invece descrive indirettamente un contesto disseminato di convenzioni sociali, istanze di cui si fa portavoce burlandosene

pubblicato 30 Giugno 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 09:40

Teddy (Zac Efron) fatica ad integrarsi in questa sua nuova vita post-college: uscitone senza pezzo di carta, non gli resta che guardare i suoi amici che si vantano di essersi sistemati, chi con un app che ti ingrandisce il pene, chi in procinto di convolare a nozze. Lui, al contrario, a quel mondo fatto di festa e fratellanza è rimasto. Mac (Seth Rogen) e Kelly Radner (Rose Byrne) invece? La loro primogenita è nata ma poiché in arrivo c’è la seconda decidono di cambiare casa.

In gergo si chiama escrow, ossia la caparra che in ambito immobiliare i futuri acquirenti danno ad un intermediario per bloccare l’immobile: da lì in avanti hanno trenta giorni per ripensarci. Sembra fatta per i coniugi Radner, se non fosse per un piccolo intoppo: morta la fratellanza ecco sbarcare una sorellanza nella casa accanto. Shelby (Chloe Moretz), una matricola, la fonda insieme a due amiche e si affida a Teddy per far fondo alla sua esperienza. Ma le cose prendono una strana piega.

Cattivi vicini 2 si pone furbescamente quasi come antidoto al politicamente corretto, a partire dalla questione relativa alla parità dei sessi, affrontata con piglio cialtronesco come un po’ tutte le tematiche “sensibili” evocate. Sboccata, sopra le righe, ce n’è per tutti: dalla bimba che gioca con un dildo abbigliato a mo’ di principessa, giù fino alle battutacce su ebrei e Olocausto. Ma è solo una patina, s’intende, efficace nella prima parte, meno nella seconda, quando oramai ci si è, per così dire, ‘ambientati’.

Lo schema è il medesimo: giovani contro adulti che si danno battaglia a colpi di dispetti, di cui alcuni discretamente cattivi. Stoller talvolta sembra cercare il grottesco, ma pur non trovandolo riesce comunque a consegnarci alcune scene discrete, tra cui quelle più riuscite sono senz’altro quelle muscolari, che vedono gente volare o cadere malamente per intenderci. Non mancano sketch divertenti, costituiti per lo più da botta e risposta che funzionano e strappano qualche risata, quantunque, come già accennato, alla lunga la diatriba uomo/donna esaurisce la sua verve comica.

Interessante tuttavia è il personaggio di Zac Efron, la cui ironia mette in discussione il personaggio che sta diventando, tutto muscoli e addominali, il belloccio di turno carico d’insicurezze ed in cerca perciò di continue conferme. Ed è indicativo che laddove Cattivi vicini 2 si prenda meno sul serio, ebbene, lì funziona meglio, ossia quando non si sforza di veicolare messaggi meno disimpegnati, sebbene in maniera sottile, attraverso uno humor caciarone e superficiale. L’eterna ragazzina Chloe Moretz rappresenta un innesto riuscito, che ha il merito di portare su schermo un tipo diverso di ragazzina viziata, non più stupida e capricciosa, bensì intraprendente e alla mano a dispetto della poca esperienza.

Insomma, Cattivi vicini 2 è film solo all’apparenza leggero, perché tale è il tenore; eppure il suo è un ritratto che presuppone una discreta confidenza coi codici sociali così per come accettati e promossi da quella parte progressista e democratica degli USA. Non solo. Denota anche una posizione che va sempre più prendendo piede, specie tra le nuove leve di certa ideologia, per quanto sia possibile filtrarla attraverso un prodotto di Hollywood, ovvero la desacralizzazione di quei tabù che oramai possono e devono essere affrontati senza quella pesantezza che ancora oggi contraddistingue i discorsi di tanti ben intenzionati.

Quindi sì, il film di Stroller è senz’altro un film politico (ammesso che ne esistano di apolitici o non politici), schierato e confezionato sottoforma di commedia. Una commedia che per l’appunto appartiene ad un nuovo filone, versione aggiornata del fenomeno American Pie, a sua volta aggiornamento dei vari Porkys e La rivicinta dei nerds. Di analogo vi è, tra l’altro, la medesima spinta alla serializzazione, termine forse improprio, ma che ci serve per indicare quel processo che da un film ne tira fuori una saga che, nel corso di più capitoli, segue lo sviluppo di più personaggi a distanza di tempo e nel corso degli anni. Comunque nulla a che vedere con capisaldi come Animal House.

Attraverso un film perciò tendenzialmente sciocco, Stoller e soci danno vita ad un’operazione a suo modo intelligente, accessibile a chiunque, sebbene la ricezione nei termini di cui ne ho discusso prevede che si sia macerati in quel brodo che è la rete ogni qualvolta affronta una tematica sociale rilevante. E non è da tutti ultimamente, nell’ambito della commedia hollywoodiana, riuscire a mascherare certe istanze con la medesima attenzione mista a sfacciataggine. Opera paraculo, dunque? Certo, senza però l’affanno di doverlo mascherare più di tanto.

[rating title=”Voto di Antonio” value=”6.5″ layout=”left”]

Cattivi vicini 2 (Neighbors 2, USA, 2016) di Nicholas Stoller. Con Seth Rogen, Zac Efron, Rose Byrne, Chloë Grace Moretz, Dave Franco, Ike Barinholtz, Christopher Mintz-Plasse, Kiersey Clemons, Lisa Kudrow e Carla Gallo. Nelle nostre sale da giovedì 30 giugno.