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Sharknado 4: recensione in anteprima

Il franchise di film disaster-horror divenuto un fenomeno giunge alla sua quarta puntata strizzando l’occhio al blockbuster “Star Wars: Il risveglio” della Forza.

pubblicato 17 Agosto 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 08:26

 

Tutto ebbe inizio nel 2013 quando Syfy e The Asylum unirono le forze per sfornare Sharknado, il più folle disaster-movie di sempre che vedeva un tornado di squali abbattersi su Los Angeles. La messa in onda del film non si rivelò un exploit (1.37 milioni di spettatori), ma poi il passaparola dei social media si trasformò in un vero e proprio tam tam mediatico che portò gli ascolti ad oltre due milioni di spettatori e ad una speciale proiezione nei cinema. Il successo del primo film creò un fenomeno tale che un’orda di celebrità si offrirono di apparire in una moltitudine di fugaci cameo che sono diventati una caratteristica del franchise e dei sequel Sharknado 2 ambientato a New York (3.9 milioni di spettatori) e Sharknado 3 con squali a pioggia in quel di Washington (2.8 milioni di spettatori).

Sharknado 4 è ambientato cinque anni dopo il terzo capitolo con Fin che si è trasferito in una fattoria in Kansas dove vive con la madre Raye e il figlioletto Gil. In questo lasso di tempo il magnate tecnologico Aston Reynolds ha sviluppato con la sua società Astro-X una tecnologia che è in grado di utilizzare onde radio per “disinnescare” i tornado, portando alla fine del fenomeno Sharknado. Purtroppo questa nuova tecnologia nulla potrà quando dal deserto del Nevada emergerà un tornado di sabbia immune alle onde radio che investirà Las Vegas, raccogliendo un’orda di squali che Reynolds tiene in mostra presso il suo hotel-casinò a tema “Shark World”. Così un nuovo e letale sharknado inizierà una devastante avanzata di stato in stato, mutando di volta in volta in diverse variazioni che vanno dal “Roccianado” al “Lavanado” fino ad un inarrestabile “Nuclearnado” e non ci vorrà molto prima che Aston Reynolds si renda conto che solo Fin, meglio noto come “L’uomo che sussurra agli Sharknado”, è in grado di fermare questa nuova devastante minaccia.

Con Sharknado 3 il franchise sembrava aver perso un po’ di smalto, ma con una serie di questo tenore il rischio di ripetersi è sempre molto elevato, anche se nel finale con trasferta nello spazio e parto nello squalo c’era stato un colpo di coda in puro stile The Asylum che ha riportato la follia del franchise a livelli ottimali facendo ben sperare in un quarto capitolo che per fortuna non delude le aspettative, ma bensì alza il livello e ammiccando al blockbuster Star Wars: Il risveglio della Forza rende la parte fantascientifica preponderande e piacevolmente “invasiva”.

Sharknado 4 non mancherà di divertire i fan con cameo e citazioni a pioggia, nel film oltre a ripetute strizzatine d’occhio a Star Wars si possono cogliere riferimenti a Terminator, Twister, Il mago di Oz, Baywatch, Star Trek, Christine la macchina infernale e per gli amanti dell’horror c’è un intero siparietto dedicato a Non aprite quella porta legato naturalmente alla motosega che Fin utilizza come arma “ammazzasquali” e che in Sharknado 2 omaggiava l’iconico Ash della serie Evil Dead e in Sharknado 3 fruiva di una versione “spada laser”.

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Sharknado 4 presenta anche una moltitudine di “tornado con squali” alternativi, su schermo si parte con uno Sharknado di sabbia che genererà nell’ordine: Roccianado, Petrolnado, Firenado, Grandinado, Lavanado, Fulminado, Vaccanado e Nuclearnado che mostrano la meravigliosa capacità del franchise di parodiare se stesso e regalare ai fan una vera e propria mitologia pseudo-scientifica.

La serie Sharknado non nasce dal nulla, un fil rouge la lega al filone “disaster” che nel corso di decenni si è evoluto e ibridato dal classico The Blob del 1958 all’Independence Day di Roland Emmerich fino al recente San Andreas con The Rock; nel mezzo una moltitudine di film catastrofici creati per la tv, che spesso affollano i palinsesti televisivi estivi delle tv private con titoli improbabili e i cosiddetti “mockbuster” targati The Asylum come Atlantic Rim, Avengers Grimm, San Andreas Quake e la serie tv Z Nation una strepitosa e sorprendente parodia di The Walking Dead.

Sharknado 4 con un ascolto di 2. 77 milioni di spettatori vince e convince, ma il problema quando si raggiunge un tale folle equilibrio è che cosa si inventeranno per un quinto capitolo, che da questo punto in poi diventa un vero e proprio terno a lotto.

 

 

[rating title=”Voto di Pietro” value=”7″ layout=”left”]Sharknado 4: The 4th Awakens (fantascienza – azione – catastrofico / USA 2016). Un film di Anthony C. Ferrante. Con Ian Ziering, Tara Reid, David Hasselhoff, Ryan Newman, Tommy Davidson, Imani Hakim, Masiela Lusha, Gary Busey. Data di uscita non disponibile